Entrerà in funzione appieno entro la fine del 2027 Navigard, un nuovo sistema di controllo autostradale avanzato e versatile che mira a rendere più sicure le autostrade italiane. È la piattaforma di Autostrade per l’Italia che raggruppa varie tecnologie per migliorare la sicurezza, uno strumento di monitoraggio dei mezzi pesanti, che si integra anche con i già esistenti sistemi Tutor e Vergilius per il rilevamento della velocità, e che sarà quindi utile anche per molto altro.

“Il monitoraggio della rete effettuato grazie ad algoritmi complessi e tecnologie all’avanguardia: dal controllo dei sorpassi pericolosi dei mezzi pesanti e dei veicoli contromano, al monitoraggio dinamico del rispetto dei limiti di massa consentiti” si legge nel comunicato stampa con cui la Polizia di Stato e Autostrade per l’Italia lo hanno presentato venerdì scorso.

Come funziona Navigard e che può fare

Sviluppato da MOVYON, azienda tecnologica del Gruppo Autostrade per l’Italia, Navigard è una sorta di “cervellone” che gestisce un’ampia mole di dati rilevati da vari sistemi in alcuni casi già presenti sulla rete autostradale con l’obiettivo di aumentare la sicurezza in diversi modi: controllando i sorpassi dei mezzi pesanti e il rispetto dei limiti di massa consentiti, con l’accertamento delle velocità di transito, o ancora, tramite il controllo di ostacoli e veicoli contromano.

Lo fa basandosi su molte soluzioni tecnologiche, compresi i menzionati sistemi Tutor e rilevatori di velocità Vergilius già attivi, che si aggiungono ai vari radar, telecamere e server periferici con cui Navigard monitora e gestisce la rete autostradale.

Una serie di radar distribuiti lungo la rete autostradale permette a Navigard di controllare che i mezzi pesanti non si trovino in corsia di sorpasso, radar che, in caso di infrazioni, attivano le telecamere per scattare delle fotografie che verranno poi inviate al sistema centrale per le opportune verifiche.

Il sistema è in grado anche di rilevare in modo dinamico la massa dei veicoli in transito basandosi su vari sensori posti sul manto stradale. In caso di superamento dei limiti consentiti vengono attivati dei sistemi di allarme che avvisano le autorità preposte, chiamate a intervenire poi per impedire ai veicoli pesanti di transitare sui tratti autostradali non adatti. A questo si aggiunge anche una tecnologia che, tramite sensori ottici digitali e telecamere, consente di verificare in maniera dinamica il rispetto della massa consentita dei veicoli in transito.

C’è poi un sistema di sicurezza apposito per gallerie più lunghe di 500 metri che, tramite sensori e telecamere, rileva la presenza di veicoli contromano e altri ostacoli, permettendo di conseguenza di segnalarlo tramite i canali attivi, come i pannelli a messaggio variabile lungo il percorso.

Presente anche una soluzione di monitoraggio del percorso dei veicoli che trasportano merci pericolose, utile anche per segnalare loro tratti non consentiti. Navigard è anche in grado di individuare chi prova a eludere il pagamento dei pedaggi e di rilevare i dati del tachigrafo sui mezzi pesanti tramite antenne DSRC apposite.

Come dicevamo, entro il 2027 tutte le funzioni di Navigard saranno attive, anticipate da alcuni strumenti come il rilevamento della presenza di veicoli contromano e altri ostacoli in galleria, la cui attivazione è prevista entro il 2026. Ne sapremo di più nei prossimi mesi.

“La piattaforma tecnologica Navigard è un progetto che testimonia ancora una volta come la sinergia virtuosa tra Autostrade per l’Italia e la Polizia di Stato abbia consentito di fare un ulteriore passo avanti verso un obiettivo che accomuna tutti gli attori coinvolti nella tutela della mobilità: garantire la sicurezza stradale attraverso l’innovazione tecnologica” ha detto Renato Cortese, il direttore centrale della Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato.