Dal 2015, anno in cui è stata fondata, Revolut ha conosciuto un percorso di crescita ed espansione molto interessante. Da alternativa ai servizi di cambio valuta è diventata nel tempo una piattaforma di servizi bancari completa che mette a disposizione di privati e aziende un insieme di strumenti per gli investimenti ma anche per la gestione delle spese e i pagamenti.

Revolut è una società inglese regolata dalla Banca di Lituania (e dalla Banca Centrale Europea), tanto che i conti correnti aperti fino a oggi avevano un IBAN che iniziava con LT. Concluso il periodo di test iniziato lo scorso 18 novembre, Revolut è diventata una banca italiana a tutti gli effetti grazie alla succursale Revolut Bank UAB.

Cosa cambia per i vecchi e nuovi clienti

Qualcosa era già nell’aria quando solo poche settimane fa Revolut ha lanciato sul mercato italiano la possibilità di richiedere i prestiti personali. Ora che Revolut è una banca italiana, supervisionata dalla Banca d’Italia e dalla Banca Centrale Europea, è possibile ottenere un IBAN che inizia con IT. Ma non solo.

Tutti i nuovi clienti riceveranno fin da subito, aprendo un conto Revolut, un IBAN italiano che inizia con IT, mentre per gli attuali clienti bisognerà attendere ancora qualche giorno prima di poter migrare il proprio conto a un IBAN italiano. Da gennaio 2025, infatti, sarà possibile avviare la pratica per il passaggio da un conto con IBAN lituano a uno con IBAN italiano. I depositi dei clienti manterranno la copertura fino a 100000€ del Fondo di Garanzia dei depositi della Banca di Lituania.

La possibilità di avere un IBAN italiano rappresenta un grande vantaggio per gli utenti che vivono e lavorano nel nostro Paese. L’IBAN italiano, infatti, consente di semplificare le procedure per l’accredito dello stipendio, l’esecuzione dei pagamenti e la domiciliazione delle bollette sul conto corrente. Inoltre per Revolut si tratta di una scelta strategica con la quale ampliare il proprio portafoglio di utenti che in Italia conta già quasi 3 milioni di utenti.

Oggi rispetto al passato c’è un’offerta molto ampia e variegata di banche e istituti che offrono conti correnti e servizi competitivi e concorrenziali rispetto a quelli delle banche tradizionali. Non essere una banca fisicamente presente sul territorio nazionale e non avere un IBAN italiano è per molti utenti un limite e un motivo per orientarsi verso altre soluzioni. Con la decisione di diventare una banca italiana, Revolut conta di arrivare a 4 milioni di clienti entro la fine dell’anno.

Già oggi Revolut viene utilizzato dagli italiani come un conto corrente abituale per le operazioni quotidiane: la quota nazionale di transazioni è di circa il 70%. Inoltre Revolut ha registrato quest’anno 300 milioni di transazioni da parte dei clienti italiani, con una crescita dell’86% rispetto al 2023. Il trend di crescita, confermato anche dal fatto che Revolut è stata l’app finanziaria più scaricata nel 2024, potrebbe consolidarsi nel prossimo anno con l’azienda che può diventare una valida alternativa alle banche tradizionali. Oltre ai prestiti personali già disponibili e all’IBAN italiano, nelle prossime settimane Revolut lancerà un nuovo prodotto per consentire ai clienti di maturare interessi sui propri depositi.