Negli ultimi giorni si fa un gran parlare di DeepSeek, un’intelligenza artificiale sviluppata in Cina e considerata particolarmente innovativa sotto diversi punti di vista. L’IA in questione tuttavia, considerando la sua provenienza non è vista di buon’occhio da diversi Paesi, se in Italia infatti il Garante della privacy ha già bloccato DeepSeek, negli Stati Uniti ne è stato vietato l’uso ad alcuni enti governativi, militari e agenzie varie.
Proprio oltreoceano potrebbe farsi sempre più agguerrita la caccia all’IA cinese, almeno stando ad una nuova proposta di legge del senatore repubblicano Josh Hawley, che prevede notevoli sanzioni anche per il semplice utilizzo di questi strumenti.
Multa da 1 milione di dollari per scoraggiare l’utilizzo delle intelligenze artificiali cinesi negli USA
La battaglia tecnologica tra Stati Uniti e Cina si intensifica ulteriormente con una nuova proposta di legge, che potrebbe limitare l’accesso alle intelligenze artificiali sviluppate da aziende cinesi; per quanto non espressamente chiamata in causa, DeepSeek può tranquillamente essere considerata come la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso.
L’obbiettivo principale della nuova normativa proposta è quello di proteggere la competenza del Paese nello sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale e aumentare le sanzioni commerciali sulla Cina, penalizzando coloro che utilizzano qualsiasi tecnologia di intelligenza artificiale proveniente dal paese asiatico.
La nuova legge propone di “proibire a cittadini statunitensi di promuovere capacità di intelligenza artificiale all’interno della Repubblica Popolare Cinese e per altri scopi“, paventando al contempo il divieto di importazione di tecnologia IA o proprietà intellettuale dalla Cina 180 giorni dopo l’emanazione della legge.
Di conseguenza, chiunque utilizzi o distribuisca tecnologia AI made in China potrebbe essere ritenuto in palese violazione della nuova normativa, le cui sanzioni penali includono multe fino a 100 milioni di dollari per le entità e 1 milione di dollari per gli individui, ma non è tutto, i trasgressori saranno ineleggibili per contratti federali, licenze e assistenza finanziaria per cinque anni.
La proposta di legge inoltre proibisce anche l’esportazione, la riesportazione o il trasferimento interno di tecnologia di intelligenza artificiale dagli Stati Uniti alla Cina, vietando di fatto ai cittadini statunitensi di condurre attività di ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale in Cina, collaborare con entità cinesi o condividere la ricerca sull’intelligenza artificiale con cittadini legati al governo o all’esercito cinese.
Come sempre in questi casi, tutto nasce da una serie di preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale, le intelligenze artificiale cinesi potrebbero raccogliere dati da cittadini e aziende americane, fornendo così informazioni potenzialmente sensibili a Pechino; inoltre, c’è il timore che queste tecnologie possano essere utilizzate per la diffusione di propaganda o per influenzare l’opinione pubblica occidentale.
Bisognerà attendere per scoprire come evolverà la situazione, anche se non è così remota la possibilità che la nuova proposta di legge venga accolta favorevolmente e diventi a tutti gli effetti operativa.
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Cosa cambia tra Amazfit Active 2 Standard e Premium? Tutte le differenze
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo