Quando si parla di rumor che riguardano Apple e i suoi piani futuri, spesso e volentieri, c’è lo zampino di Mark Gurman, firma di Bloomberg che è storicamente ben informata su ciò che scorre sotto ai ponti dalle parti di Cupertino.
Il giornalista, nelle ultime puntate della sua newsletter, ha parlato di MacBook Pro M5, di una nuova versione dello Studio Display e di interessanti novità in arrivo su Vision Pro; c’è spazio anche per una possibilità, potenzialmente fastidiosa per gli utenti, che vedremo presto sull’app Mappe. Facciamo ordine.
Indice:
I primi device Apple con chip M5 potrebbero essere i MacBook Pro
I MacBook Pro potrebbero essere i primi dispositivi targati Apple a potere contare sul Silicon M5, chip la cui produzione di massa è iniziata da un paio di settimane.
Come anticipato, questa tesi è sostenuta dal solito Mark Gurman di Bloomberg che colloca il lancio della nuova generazione di notebook di fascia alta della Mela morsicata nell’autunno del 2025 (tra ottobre e novembre).
I MacBook Pro M5 non saranno gli unici MacBook attesi nel corso di quest’anno: prima di loro, probabilmente già tra febbraio e marzo, arriveranno i MacBook Air con chip Apple Silicon M4 che anticiperanno di poco gli aggiornamenti per Mac Studio e Mac Pro che guadagneranno i chip di quella che, ancora oggi, è la famiglia più recente.
Tornando ai protagonisti dell’indiscrezione, qualora ciò venisse confermato, i MacBook Pro M5 potrebbero anticipare gli iPad Pro M5, attesi tra fine 2025 e inizio 2026: rispetto allo scorso anno, quindi, precedenza ai computer Mac rispetto agli iPad di punta.
Apple intensifica lo sviluppo di un nuovo Studio Display
Rimanendo sempre in ambito computer, Mark Gurman ha affermato che il colosso di Cupertino lancerà la nuova versione del costosissimo monitor Studio Display tra la fine del 2025 (magari proprio insieme ai computer Mac con chip M5) e l’inizio del 2026.
Dal punto di vista delle specifiche, il nuovo modello (noto internamente con il codice J427) sarà pressoché identico a quello attuale, mantenendo la diagonale da 27 pollici.
Le uniche altre indiscrezioni trapelate finora sul prossimo Studio Display provengono da Ross Young, analista della DSCC, che tramite un post su X ha svelato che il colosso di Cupertino stesse preparando un display con retro-iluminazione mini-LED, probabilmente la vera novità del modello 2025/26 che giungerà a circa 4 anni di distanza dalla prima versione del monitor dedicato ai professionisti.
Apple Intelligence potrebbe sbarcare anche su Vision Pro
Dal mondo dei computer a quello dello spatial computing: la terza indiscrezione di giornata parla di Apple Vision Pro e, nello specifico, del fatto che il visore potrebbe presto ricevere una nuova app multimediale per contenuti “spaziali” e il supporto ad Apple Intelligence con un prossimo aggiornamento software.
Per quanto concerne la suite di intelligenza artificiale della Mela morsicata, il visore diventerebbe la quarta categoria di dispositivi (dopo iPhone, iPad e computer Mac) a guadagnare funzionalità come gli strumenti di scrittura, Image Playground e le Genmoji.
C’è più mistero, visto che si tratta di qualcosa di “inedito”, attorno all’app multimediale spaziale: non è infatti chiaro se si possa trattare di un semplice contenitore per video e app spaziali o se si possa trattare di un negozio specializzato nella vendita di questi contenuti.
Pubblicità in arrivo nell’app Mappe di Apple?
L’ultima indiscrezione di giornata, diffusa sempre da Mark Gurman di Bloomberg, non parla di dispositivi o intelligenza artificiale ma si concentra su un’app che il colosso di Cupertino offre sui propri dispositivi, ovvero Apple Maps.
Nel 2022 il giornalista sosteneva che il team di sviluppo della Mela morsicata stesse valutando la possibilità di implementare annunci pubblicitari all’interno dell’app ma l’idea è stata accantonata, almeno finora.
Pare, infatti, che questa possibilità possa presto tradursi in realtà, non attraverso banner pubblicitari tradizionali ma attraverso risultati di ricerca sponsorizzati (un po’ come già accade in altre app concorrenti come Google Maps e Waze e in altre app di Apple come l’App Store).
Quindi, in definitiva, si tratterebbe di pubblicità ma non dovrebbe risultare poi così invasiva (ad esempio, i risultati di una ricerca potrebbero includere luoghi che pagano Apple per essere mostrati). Il team di sviluppo deve ancora avviare l’iter per implementare la funzionalità, pertanto potrebbe ancora passare un po’ di tempo prima che la pubblicità faccia la sua comparsa su Apple Maps.
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