Apple ha recentemente presentato il nuovo iPhone 16e, la proposta che va a completare la gamma iPhone 16 configurandosi come il modello più economico tra quelli presenti nel catalogo della Mela morsicata.

Realizzato a immagine e somiglianza di iPhone 14, con alcuni dovuti aggiornamenti (porta USB-C al posto della Lightning e scheda tecnica recente per supportare Apple Intelligence), il nuovo iPhone “economico” fa sì che tre storiche presenze all’interno della gamma iPhone siano ufficialmente andate in pensione.

iPhone 16e pensiona gli iPhone SE

Alla fine, coloro che suggerivano che il nuovo modello di iPhone economico si sarebbe chiamato iPhone SE (2025) hanno perso la scommessa: dopo tre generazioni, lanciate nel 2016, nel 2020 e nel 2022, il colosso di Cupertino ha optato per un cambio di rotta nella nomenclatura degli iPhone economici.

Apple ha scelto il nome iPhone 16e per far sì che, già a prima vista, gli utenti collochino il dispositivo proprio all’interno della gamma iPhone 16. In realtà, l’ultimo arrivato si posiziona un gradino sotto (due se consideriamo il prezzo) rispetto ai modelli base della gamma, smartphone con cui condivide gran parte della scheda tecnica e delle potenzialità.

Dai pensionati iPhone SE, il nuovo iPhone 16e eredita esclusivamente la singola fotocamera posteriore (aggiornata però con un sensore da 48 megapixel) e il collocamento sul mercato, dove risponde ancora una volta alla voce di “iPhone più economico” seppur con un prezzo più elevato di 100 euro rispetto al modello di terza generazione (mostrato nella seguente immagine).

Apple iPhone SE 2022 - colorazioni

Apple ha dismesso il tasto home con Touch ID

Con iPhone 16e, Apple ha sposato il design con notch, introdotto con iPhone X (nel 2017) e poi ottimizzato nel tempo che avevamo avvistato per l’ultima volta sugli iPhone della serie numerata con gli iPhone 14 e iPhone 14 Plus del 2022.

Questo cambio di rotta nel design significa una sola cosa: Apple ha dismesso una delle sue invenzioni più iconiche, ovvero il tasto home con integrato il Touch ID, elemento che era già sparito dagli iPad con il lancio del modello di decima generazione (anche se il Touch ID è rimasto, ricollocato nel tasto di accensione/spegnimento, sugli iPad).

Nel catalogo Apple è stato presente un iPhone dotato di tasto home sin dall’avvento del primo iPhone: l’ultimo modello dotato di questa soluzione della serie numerata è stato iPhone 8 (2017); l’ultimo modello presente a catalogo fino a poche ore fa era iPhone SE (2022).

Il tasto home degli iPhone si è anche evoluto nel tempo: alla nascita era un semplice tasto fisico per ritornare alla schermata iniziale; con iPhone 5S (2013) è stato dotato del Touch ID; con iPhone 7 (2017) è stato trasformato in un tasto “virtuale” (a stato solido) che simulava il “clic” tramite feedback aptico.

Addio display LCD: ora tutti gli iPhone hanno display OLED

Il nuovo iPhone 16e mutua il suo display da iPhone 14 e, di conseguenza, può vantare un pannello OLED a 60 Hz con luminosità di picco in HDR a 1200 nit: si tratta del primo iPhone “economico” a offrire un pannello del genere; infatti, tutti e tre i modelli precedenti, offrivano un pannello LCD.

Il primo modello della gamma iPhone dotato di una soluzione del genere è stato iPhone X nel 2017; sebbene i display LCD abbiano resistito per altri due anni sugli iPhone della serie numerata (con iPhone Xr e iPhone 11) e per qualcosa in più sugli iPhone SE (coi modelli del 2020 e 2022), è arrivata la pensione anche per loro.

Con l’uscita di scena di iPhone SE (2022), tutti i modelli di iPhone acquistabili su Apple Store (quindi quelli ancora ufficialmente in commercio) dispongono di un display OLED, sebbene iPhone 16e sia l’unico dotato di un notch e non della Dynamic Island.

Chissà se questo particolare possa essere in lista per il pensionamento con il modello economico di prossima generazione, magari iPhone 17e?!