A partire da oggi, OpenAI rende disponibile nel Regno Unito e nel resto della Comunità Europea, Italia compresa, il suo strumento di generazione video Sora. L’accesso al sistema è incluso senza costi aggiuntivi per chi possiede un abbonamento a ChatGPT Plus o Pro, sebbene siano previsti alcuni limiti nel suo utilizzo.

Lanciato inizialmente negli Stati Uniti lo scorso dicembreSora ha subito un ritardo nell’arrivo nel nostro Paese a causa delle normative dell’Unione Europea in materia di intelligenza artificiale, decisamente più stringenti rispetto al resto del mondo. Per chi non lo sapesse, questo strumento di OpenAI permette di generare video dalla durata variabile a partire da un prompt di testo, con risultati sulla carta entusiasmanti e realistici.

Sora arriva in Italia, ma c’è ancora qualche problema

Come spiegato in apertura, Sora è disponibile anche nel nostro Paese con alcuni limiti nel suo utilizzo, in base all’abbonamento scelto. Gli utenti abbonati a ChatGPT Plus, dal costo di circa 20 dollari mensili, possono creare fino a 50 video al mese a risoluzione 720p della durata massima di 5 secondi (o 10 secondi in 480p), mentre gli abbonati al piano Pro da 200 dollari al mese hanno accesso a generazioni lente illimitate, 500 generazioni rapide e possono creare video in 1080p fino a 20 secondi di durata.

Il piano mensile scelto dà a disposizione dell’utente un certo numero di crediti, visualizzabili all’interno delle impostazioni del proprio profilo sul sito ufficiale di Sora. Ogni generazione scala un determinato numero di crediti in base al tipo di video che si desidera creare, secondo la tabella che potete visualizzare qui sotto.

OpenAI lancia ufficialmente Sora anche in Italia, ma con dei limiti 1

Sora integra inoltre diversi strumenti di editing per migliorare i contenuti generati con l’intelligenza artificiale. Troviamo la funzione Remix che permette di modificare, rimuovere o reinterpretare elementi del video, mentre la funzione Re-Cut consente di identificare i fotogrammi chiave del video e prolungare le scene in entrambe le direzioni. Sono presenti infine le funzioni Loop, per creare ripetizioni continue, e Blend, che permette di fondere due video in un’unica clip, oltre ad una serie di stili e filtri preimpostati da applicare al video.

Nonostante le sue potenzialità, Sora non è però ancora esente da difetti. Il sistema fatica a gestire correttamente la fisica degli oggetti, portando a fenomeni come la scomparsa improvvisa di elementi o di movimenti innaturali. Altre volte capita invece che non riesca a comprendere appieno il prompt testuale che gli viene fornito, portando a risultati lontani da quelli richiesti. La base di partenza, tuttavia, è decisamente buona e non potrà che migliorare con il passare dei mesi.