Torniamo a occuparci di Siri, l’assistente digitale targato Apple, e, più nello specifico, della versione potenziata grazie all’intelligenza artificiale.

Promessa dal colosso di Cupertino con l’annuncio di Apple Intelligence dello scorso giugno al WWDC24, la nuova versione dell’assistente non è ancora stata distribuita e già da tempo si parlava di possibili ritardi, ora confermati direttamente da Apple.

Apple ritarda ufficialmente l’aggiornamento di Siri

Il 10 giugno 2024 Apple ha presentato ufficialmente Apple Intelligence, lanciandosi nel mondo dell’intelligenza artificiale con un bel po’ di ritardo rispetto ai principali competitor.

Tra le funzionalità promesse in fase d’annuncio, vi erano grossi miglioramenti per Siri, tra cui un rinnovamento estetico, la capacità di soddisfare domande legate a funzionalità e impostazioni dei dispositivi Apple, l’integrazione con ChatGPT, la capacità di comprendere e interagire con i contenuti presenti sullo schermo e la capacità di fornire risposte contestuali.

A settembre, poi, con il rilascio delle beta 1 di iOS 18.1, iPadOS 18.1 e macOS 15.1 Sequoia, Apple ha reso disponibili ai beta tester le prime funzionalità di Apple Intelligence: sul fronte dell’assistente, le uniche novità riguardavano il rinnovamento estetico e la capacità di rispondere a domande inerenti al dispositivo Apple. Per l’integrazione di ChatGPT, invece, abbiamo dovuto attendere il secondo aggiornamento intermedio dei tre sistemi operativi coinvolti.

Da allora non sono più arrivate novità sull’assistente se non le solite piazzate di Mark Gurman di Bloomberg che a metà febbraio ha spostato il debutto del rinnovato Siri con iOS 18.5 a maggio e a inizio marzo ha addirittura suggerito che il ritardo potesse essere ancora più corposo, spostando il tutto addirittura al 2027.

Il nuovo Siri debutterà nel 2026

John Gruber di Daring Fireball, che recentemente ha anticipato l’arrivo di Visual Intelligence sugli iPhone 15 Pro (e poi ciò si è effettivamente concretizzato durante l’attuale ciclo di sviluppo), ha condiviso le parole di Jacqueline Roy, una portavoce di Apple, che ha così dichiarato:

Siri aiuta i nostri utenti a trovare ciò di cui hanno bisogno e a svolgere le attività rapidamente, e solo negli ultimi sei mesi, abbiamo reso Siri più conversazionale, introdotto nuove funzionalità come ‘digita a Siri’ e la conoscenza dei prodotti, e aggiunto un’integrazione con ChatGPT. Abbiamo anche lavorato su una Siri più personalizzata, dandole maggiore consapevolezza del vostro contesto personale, nonché la capacità di agire per voi all’interno e tra le vostre app. Ci vorrà più tempo del previsto per implementare queste funzionalità e prevediamo di distribuirle nel corso del prossimo anno.

Dopo le tante speculazioni, dunque, è arrivata la conferma ufficiale da parte di Apple. La situazione reale è un po’ meno drammatica di quella dipinta qualche giorno fa da Mark Gurman, anche se mostra comunque un colosso di Cupertino più in ritardo del previsto.

Probabilmente, i suggerimenti di Mark Gurman sul fatto che dalle parti di Cupertino stessero pensando di tirare una linea e ricominciare da capo con Siri, un po’ come fatto da Amazon con Alexa Plus, sviluppando un modello tutto nuovo per implementare le nuove funzionalità (promesse).

D’altronde non è la prima volta che sbuca fuori il 2026 parlando del nuovo Siri: lo stesso Mark Gurman, nel novembre del 2024, aveva suggerito che Apple stesse lavorando a una versione decisamente più smart dell’assistente, nota internamente come LLM Siri, che potrebbe essere annunciata alla WWDC25 (di giugno) per poi debuttare il prossimo anno, con uno degli aggiornamenti intermedi di iOS 19, macOS 16 e soci, o potrebbe addirittura non arrivare prima della WWDC26 (e quindi prima di iOS 20).

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