Nonostante non sia il browser più diffuso (gli utenti preferiscono generalmente Google Chrome, Safari, Firefox e Microsoft Edge), Opera è un browser che fa dell’innovazione uno dei suoi tratti caratteristici. Come ricordato dalla stessa azienda norvegese proprietaria del browser web, Opera è stato il primo browser a introdurre le schede, la VPN integrata, i messenger nella barra laterale e più recentemente, a mettere al centro il benessere digitale e a includere l’intelligenza artificiale nativa all’interno del browser. Proseguendo sulla strada dell’intelligenza artificiale, Opera ha recentemente presentato in anteprima Browser Operator, il primo browser a integrare un agente AI. Di cosa si tratta? Probabilmente la prossima rivoluzione dei browser, che potranno svolgere attività per gli utenti in maniera autonoma.
Come cambia la navigazione web con Browser Operator
Internet, per come lo conosciamo, non sarebbe lo stesso senza i browser. I browser, infatti, sono i programmi tramite i quali accedere a Internet e visualizzare siti web. È grazie ai browser che possiamo digitare l’URL di un sito e visitarlo, visualizzare contenuti multimediali, interagire con le applicazioni web e scaricare i file. Ormai abbiamo imparato a familiarizzare con questi software, ad apprezzarne la velocità e le diverse funzionalità, ma quanto introdotto ora da Opera rappresenta un passaggio importante nel modificare (o addirittura rivoluzionare) il modo in cui gli utenti interagiscono con il browser.
Quanto introdotto da Browser Operator non è una novità in assoluto. È, infatti, un agente AI, come lo è Operator lanciato a inizio dell’anno da OpenAI. La principale, ma non l’unica, differenza è che Operator di OpenAI è uno strumento accessibile tramite un piano in abbonamento di ChatGPT Pro, mentre Browser Operator è un vero e proprio browser che integra l’intelligenza artificiale direttamente nel flusso di navigazione.
Cosa cambia? Il video di presentazione, sebbene in inglese, è piuttosto eloquente.
Nel primo esempio viene chiesto all’agente AI di trovare 12 paia di calzini bianche della Nike in una determinata taglia. Browser Operator effettua la ricerca e aggiunge i prodotti al carrello, svolgendo le operazioni che l’utente avrebbe dovuto fare autonomamente.
Analogamente accade nel secondo esempio, quando la richiesta è più articolata. A Browser Operator viene chiesto di cercare due biglietti per la partita di Premier League del Newcastle che si svolgerà in casa nel mese di aprile, precisando che i ticket del settore ospiti vanno bene, ma solo se gli altri non sono disponibili e a condizione che costino meno di 250 sterline e possibilmente che siano in posti che gli consentano di essere all’altezza della metà del campo. Anche in questo caso, Browser Operator effettua la ricerca, tanto che alla fine i biglietti sono nel carrello, pronti per essere acquistati.
Ancora più sorprendente il terzo esempio quando l’utente chiede a Browser Operatori di trovare i biglietti aerei da Oslo a Newcastle, andata e ritorno, per 2 persone partendo 1° aprile e tornando il 4 dello stesso mese. Si vede chiaramente come i campi di ricerca di Booking.com vengano compilati correttamente per rispondere a quella specifica richiesta. In più al termine della ricerca viene chiesto di trovare anche un alloggio per le stesse date e, ovviamente, il browser si occupa di soddisfare anche questa necessità.
Gli esempi mostrano le diverse potenzialità di Browser Operator che non solo esegue i comandi richiesti e si può interagire con l’agente AI, ma si ferma quando ha bisogno di un intervento umano (come per la compilazione di un modulo, la conferma di un ordine o lo svolgimento di un’altra attività che richieda dati sensibili) e mostra tutti i passaggi che ha effettuato per eseguire l’attività richiesta.
L’aspetto interessante è che Browser Operator comprende le istruzioni scritte in linguaggio naturale e le esegue. Opera chiarisce che, a differenza di altre soluzioni similari, il funzionamento di Browser Operator non si basa sugli screenshot o l’acquisizione video della sessione di navigazione, ma utilizzando una rappresentazione testuale della pagina Web (più precisamente la struttura ad albero del Document Object Model (DOM), che rappresenta la gerarchia degli elementi HTML e XML di una pagina). Al di là dell’aspetto prettamente tecnico la differenza è importante sia in termini di prestazioni che di privacy.
Browser Operator, infatti, non ha bisogno di comprendere lo schermo e, quindi, è più veloce nell’elaborazione dei comandi. Ma soprattutto che l’agente AI, essendo integrato nel browser, non necessita di server nel cloud o altri applicativi. In questo modo tutti i dati (cronologia di navigazione, accessi, impostazioni dei cookie, eccetera) vengono gestiti in locale sul dispositivo sul quale è installato Browser Operator, rendendo l’esperienza di utilizzo più sicura.
Al momento, Browser Operator è disponibile in anteprima in Feature Preview, e l’azienda norvegese prevede di lanciarlo in futuro.
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: La piattaforma outdoor Komoot diventa italiana, acquistata da Bending Spoons
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo