A vent’anni dall’introduzione del primo Tutor, il 7 marzo è stato avviato un nuovo sistema, Tutor 3.0, che controllerà non solo la velocità dei veicoli sulle autostrade, ma anche altri parametri. Al momento è operativo su 26 tratte della rete autostradale, soprattutto in quelle gestite da Autostrade per l’Italia, il principale concessionario delle autostrade a pedaggio.

Le novità del Tutor 3.0 e le tratte sulle quali è in funzione

Il Tutor, spiega Autostrade per l’Italia che ha sviluppato la tecnologia, è il sistema che “permette di rilevare l’eccesso della velocità calcolata tenendo conto del tempo impiegato dagli automobilisti per viaggiare su tratte delimitate da due portali posizionati ad una distanza variabile tra loro”. Dopo il primo anno dall’installazione, il tasso di mortalità è calato significativamente (-56%), motivo per cui nel tempo il sistema è stato installato sulle tratte più pericolose.

Attualmente è presente su circa 1.600 km di carreggiate e il suo funzionamento è piuttosto semplice: le telecamere poste su di un varco registrano la targa e l’orario di passaggio di un veicolo per poi confrontarlo con quello di passaggio sotto un altro varco posto a diversi chilometri di distanza. La differenza di tempo tra le due rilevazioni, sulla base della distanza tra i due varchi, consente al Tutor di calcolare la velocità media del veicolo e di stabilire se è stata superiore o meno al limite stabilito.

È quindi sostanzialmente un sistema legato alla velocità, tanto che in questi anni di utilizzo del Tutor mediamente in autostrada si è registrata una riduzione del 25% della velocità di picco e del 15% della velocità media.

Il nuovo sistema, ancora una volta sviluppato da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia di Stato sulla piattaforma tecnologica Navigard, mira a migliorare ulteriormente la sicurezza stradale. Per farlo, le telecamere di ultima generazione del Tutor 3.0 consentono di identificare la tipologia di veicolo (auto, camion, moto, ecc.) e di ottenere immagini di qualità superiore, permettendo rilevazioni anche in condizioni di scarsa visibilità (pioggia, nebbia, ecc.).

Oltre a rilevare la velocità con maggiore precisione (grazie a sensori e algoritmi più avanzati), il Tutor 3.0 permette di monitorare i sorpassi e il peso dei mezzi pesanti, individuare veicoli contromano tramite un nuovo algoritmo di intelligenza artificiale, segnalare trasporti di merci pericolose su tratte vietate e rilevare anomalie nei tachigrafi. Infine, il Tutor 3.0 aiuterà la Polizia di Stato a identificare i veicoli che eludono regolarmente il pagamento del pedaggio.

Come riportato dal sito della Polizia di Stato, questo è l’elenco delle 26 tratte sulle quali è stato implementato il nuovo Tutor 3.0 con l’obiettivo di estenderne l’introduzione entro il 2027:

  • 7 tratte sulla A1 Milano-Napoli di cui 4 tra Chiusi e Monte San Savino in entrambe le direzioni, 1 tra Castelnuovo di Porto e Settebagni in direzione Roma e 1 tra l’Area di Servizio Tevere e Fabro in direzione Firenze;
  • 5 tratte sulla A27 Mestre-Belluno, tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana;
  • 5 tratte sulla A9 Lainate-Como-Chiasso, tra Saronno e Lomazzo Nord, sia in direzione Chiasso che in direzione Lainate;
  • 4 tratte sulla A14 Bologna-Taranto, tra Pesaro e Rimini Sud in entrambe le direzioni;
  • 5 tratte sulla A11 Firenze-Pisa Nord, tra Montecatini e Prato Est sempre in entrambe le direzioni.