L’Agenzia delle Entrate ha appena introdotto un’importante novità che cambierà il modo in cui i cittadini ricevono le comunicazioni ufficiali. Dal 12 marzo 2025 è disponibile un nuovo servizio online che consente di registrare un “domicilio digitale”, attraverso il quale ricevere atti, avvisi e qualsiasi altra comunicazione direttamente via email certificata, abbandonando definitivamente la tradizionale corrispondenza cartacea.

Questa innovazione, prevista dal decreto legislativo n. 13/2024, rappresenta un significativo passo avanti nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana, rendendo più semplice, immediata e sicura la ricezione di documenti ufficiali.

Cos’è il domicilio digitale e a cosa serve

Il domicilio digitale non è altro che un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) o un altro servizio di recapito certificato qualificato. Registrandolo presso l’Agenzia delle Entrate, i cittadini possono ricevere in formato digitale diversi tipi di comunicazioni. Di seguito ne elenchiamo alcuni:

  • Atti e comunicazioni per cui non è previsto obbligo di notifica
  • Atti, avvisi e provvedimenti che per legge devono essere notificati
  • Comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione

Si tratta quindi di un sistema completo che centralizza tutte le comunicazioni ufficiali in un unico canale digitale, eliminando la necessità di controllare la cassetta delle lettere fisica o di recarsi presso gli uffici postali per il ritiro di raccomandate.

Chi può utilizzare il nuovo servizio

Il domicilio digitale non è accessibile a tutti. Il servizio è rivolto esclusivamente a:

  • Persone fisiche
  • Professionisti
  • Enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi, elenchi, registri professionali o nel registro delle imprese

Sono invece esclusi tutti i soggetti i cui indirizzi PEC devono già essere iscritti nell’Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti (INI-PEC), come stabilito dall’articolo 6-bis del Codice dell’amministrazione digitale.

Inoltre, come precisato nel provvedimento del 7 ottobre, ogni utente può eleggere un solo domicilio digitale e non può indicare un indirizzo già associato ad altri utenti, garantendo così l’unicità del canale di comunicazione.

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Come registrare il proprio domicilio digitale

La procedura per attivare il domicilio digitale è stata progettata per essere semplice e accessibile. Ecco i passaggi da seguire:

  1. Accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate utilizzando le proprie credenziali di identità digitale: SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
  2. Indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata o altro servizio di recapito certificato qualificato.
  3. Validare l’operazione inserendo il codice che verrà inviato direttamente alla casella indicata.

Con la stessa procedura sarà possibile modificare o revocare in qualsiasi momento il domicilio digitale già registrato, o anche semplicemente confermare quello precedentemente comunicato all’Agenzia.

Vantaggi della digitalizzazione delle comunicazioni

Il passaggio alla comunicazione digitale offre numerosi vantaggi per i cittadini. Innanzitutto, elimina i ritardi postali e il rischio di mancata consegna delle comunicazioni cartacee. Ricevere le comunicazioni via PEC garantisce inoltre la certezza della data di ricezione e la possibilità di conservare in modo sicuro e organizzato tutta la documentazione.

Si tratta anche di un passo importante verso la sostenibilità ambientale, con una significativa riduzione del consumo di carta e dell’inquinamento legato alla distribuzione fisica della corrispondenza.

Infine, il sistema permette di accedere alla documentazione in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, semplicemente accedendo alla propria casella di posta elettronica certificata, senza necessità di conservare ingombranti archivi cartacei.

L’introduzione del domicilio digitale rappresenta quindi un’evoluzione significativa nella relazione tra cittadino e Pubblica Amministrazione, che allinea l’Italia agli standard europei di digitalizzazione dei servizi pubblici e rendendo più efficiente e moderna l’interazione con l’Agenzia delle Entrate.