Nella notte del 15 marzo, alle 00:03 ora italiana, la capsula Dragon di SpaceX ha dato il via alla missione Crew-10, un evento di fondamentale importanza per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e per il ritorno a Terra degli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams. Questo lancio, avvenuto dal complesso 39A del Kennedy Space Center, ha visto il razzo Falcon 9, al suo secondo utilizzo, portare in orbita quattro nuovi astronauti: Anne McClain e Nichole Ayers della NASA, Takuya Onishi dell’agenzia spaziale giapponese JAXA e il cosmonauta russo Kirill Peskov.

Crew-10: un lancio cruciale per la rotazione degli equipaggi e il ritorno a casa di Wilmore e Williams

L’obiettivo principale della missione Crew-10 è la rotazione degli equipaggi a bordo della ISS, i quattro nuovi arrivati prenderanno il posto dell’equipaggio della missione Crew-9, che ha avuto inizio il 28 settembre; tuttavia, questo cambio di consegne è particolarmente significativo, poiché permetterà a Butch Wilmore e Suni Williams, che si trovano sulla ISS da nove mesi, di fare finalmente ritorno sulla Terra.

La missione di Wilmore e Williams è stata tutt’altro che ordinaria, inizialmente i due astronauti avrebbero dovuto trascorrere solo otto giorni nello spazio, a bordo della navicella Starliner di Boeing ma, problemi tecnici emersi durante il volo, hanno costretto la NASA a prolungare la loro permanenza sulla ISS.

Anche il lancio della missione Crew-10 ha subito diversi ritardi, principalmente a causa di problemi tecnici: inizialmente, l’equipaggio avrebbe dovuto viaggiare a bordo di una nuova capsula Dragon, ma problemi alle batterie hanno costretto SpaceX a riutilizzare la Dragon Endurance, già utilizzata in precedenza; inoltre, SpaceX ha dovuto affrontare alcuni problemi con il razzo Falcon 9, che hanno portato alla sostituzione di alcuni attuatori dei motori Merlin.

La lunga permanenza di Wilmore e Williams sulla ISS è stata anche oggetto di strumentalizzazione politica, Elon Musk ha accusato la precedente amministrazione di aver “abbandonato” i due astronauti, mentre i funzionari della NASA hanno smentito queste affermazioni, sottolineando che la missione Crew-10 è una normale rotazione degli equipaggi.

Nei prossimi mesi, l’equipaggio di Crew-10 continuerà a condurre esperimenti scientifici fondamentali per la ricerca spaziale e terrestre, tra cui studi sulla microgravità, test su nuovi materiali e ricerche mediche che potrebbero avere implicazioni anche per le cure sulla Terra. Inoltre, la missione Crew-10 segna un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra NASA, SpaceX e le agenzie spaziali internazionali, con l’obiettivo di garantire una presenza costante dell’uomo nello spazio. Il futuro della ISS, infatti, passa anche attraverso missioni come questa, che permettono la rotazione regolare degli equipaggi e assicurano la continuità delle operazioni a bordo.

Per il momento, tutto procede secondo i piani: l’arrivo della Crew-10 è previsto per il 16 marzo 2025 verso le 04:30 ora italiana (dopo circa 28 ore di viaggio), quando i quattro astronauti si agganceranno alla ISS e inizieranno ufficialmente la loro missione.

Dopo il cambio di consegne, l’equipaggio della missione Crew-9 inclusi Wilmore e Williams farà ritorno sulla Terra (la partenza è al momento fissata per mercoledì prossimo 19 marzo), l’ammaraggio della capsula Dragon è previsto al largo della Florida, condizioni meteo permettendo; la NASA non ha ancora annunciato i piani per l’arrivo a Houston, ma è possibile che si tenga una cerimonia con funzionari della Casa Bianca.