Elon Musk ha finalmente fissato una data per la prima missione non equipaggiata di Starship verso Marte, un evento che potrebbe segnare un momento storico nell’esplorazione spaziale. Secondo quanto dichiarato dal CEO di SpaceX e Tesla, il razzo riutilizzabile Starship partirà per il pianeta rosso alla fine del 2026, e avrà a bordo un passeggero molto speciale: il robot umanoide Optimus sviluppato da Tesla.

Elon Musk annuncia: il robot Optimus “metterà piede” su Marte entro la fine del 2026 grazie a Starship

L’annuncio è arrivato venerdì scorso tramite un post su X (ex Twitter), dove Musk ha delineato la sua visione per i prossimi anni dell’esplorazione marziana: “Starship parte per Marte alla fine del prossimo anno, trasportando Optimus”. Il fondatore di SpaceX ha inoltre aggiunto dettagli sulla tempistica per le future missioni con equipaggio umano, specificando che “se questi atterraggi andranno bene, gli sbarchi umani potrebbero iniziare già nel 2029, anche se il 2031 è più probabile”.

Non è la prima volta che Musk accenna alla possibilità di inviare Optimus su Marte. Già lo scorso anno aveva espresso l’intenzione di includere sia il robot umanoide che un esemplare di Cybertruck nelle prime missioni non equipaggiate verso il pianeta rosso. La conferma di questa timeline rappresenta però un passo importante nella concretizzazione di questi piani.

Vale la pena ricordare che Elon Musk ha una lunga storia di previsioni ambiziose sui tempi di realizzazione dei suoi progetti. Nel 2018, ad esempio, aveva previsto che SpaceX avrebbe potuto lanciare un razzo verso Marte con umani a bordo entro il 2024, una previsione che non si è avverata considerando che i test di Starship sono iniziati solo nel 2023.

Nonostante questo precedente, SpaceX ha mostrato progressi significativi con il programma Starship nell’ultimo anno. L’azienda ha intensificato la frequenza dei test e ha raggiunto traguardi importanti, come la prima cattura riuscita del booster Super Heavy di Starship dopo il decollo lo scorso ottobre, dimostrando la fattibilità del concetto di razzo completamente riutilizzabile.

Tuttavia, il cammino verso Marte non è privo di ostacoli. Durante un lancio all’inizio di questo mese, SpaceX ha nuovamente catturato con successo il booster Super Heavy, ma ha perso lo stadio superiore a causa di quella che l’azienda ha definito “rapida disassemblazione non programmata”: in parole povere, un’esplosione in volo che ha disseminato frammenti del razzo nelle aree circostanti. Questo è stato il secondo lancio consecutivo in cui detriti provenienti da Starship sono piovuti al suolo, il che sottolinea l’importanza di continuare i test per rendere il razzo un prodotto affidabile per i viaggi spaziali riutilizzabili.

Parallelamente ai suoi ambiziosi piani per Marte, Musk ha anche condiviso alcune previsioni sul futuro di SpaceX nel mercato dei lanci spaziali. In un post su X pubblicato sabato mattina, ha affermato che si aspetta che SpaceX lancerà oltre il 90% della massa di carico utile della Terra in orbita quest’anno. Secondo le sue stime, la Cina rappresenterà circa il 5%, mentre il resto del mondo, incluse altre parti degli Stati Uniti, costituirà l’altro 5%. Ha inoltre previsto che questa percentuale aumenterà ulteriormente, fino a raggiungere quasi il 100%, una volta che Starship verrà lanciato con maggiore frequenza.

“Quando Starship sarà lanciato ad alta frequenza, SpaceX probabilmente trasporterà in orbita più del 99% della massa di carico utile della Terra. Questo è necessario per rendere Marte una civiltà autosufficiente”, ha aggiunto Musk.

Il robot Optimus, che potrebbe diventare il primo umanoide a mettere “piede” su Marte, è uno dei progetti più ambiziosi di Tesla nel campo della robotica. Presentato originariamente come Tesla Bot, questo robot bipede è stato progettato per svolgere compiti pericolosi o ripetitivi al posto degli esseri umani. La sua presenza su Marte potrebbe rappresentare un importante banco di prova per valutare le capacità dei robot umanoidi in ambienti estremi e potenzialmente aprire la strada a una futura colonizzazione del pianeta rosso.

Mentre attendiamo di vedere se questa volta le previsioni di Musk si avvereranno, una cosa è certa: SpaceX continua a spingere i confini dell’esplorazione spaziale e, a prescindere dalle tempistiche esatte, sembra sempre più probabile che in un futuro non troppo lontano assisteremo alla prima missione umana su Marte.