Adobe continua il suo percorso di integrazione dell’intelligenza artificiale nei suoi software di punta e, dopo una fase di test, ha ufficialmente reso disponibile per tutti gli utenti di Premiere Pro (versione 25.2) la funzione Generative Extend, annunciata a ottobre come uno dei primi strumenti basati sul suo modello video AI generativo Firefly. Si tratta di una tecnologia basata sull’IA generativa, pensata per semplificare e velocizzare il montaggio video, offrendo un livello di automazione avanzato che potrebbe rivelarsi particolarmente utile per content creator, professionisti del settore e, più in generale, per chiunque lavori con il video editing; ma questa non è l’unica novità.

Adobe Premiere Pro riceve Generative Extend, un nuovo pannello di ricerca e Premiere Color Management

La nuova funzione menzionata in apertura permette di allungare automaticamente una clip video senza bisogno di girare nuove scene, generando fotogrammi coerenti con il contesto originale; in altre parole, grazie all’IA, Adobe Premiere Pro analizza il contenuto del video e utilizza modelli generativi per estendere il metraggio senza introdurre artefatti evidenti o distorsioni.

Un simile approccio ricorda da vicino le tecnologie di riempimento generativo già viste in Photoshop (come il Generative Fill) e rappresenta un passo avanti significativo per l’editing video basato sull’intelligenza artificiale. La funzione può rivelarsi utile in diversi scenari pratici, ad esempio per aggiungere qualche secondo in più a una scena senza dover ricorrere a rallentamenti artificiali o riprese aggiuntive.

Oltre a Generative Extend, Adobe ha introdotto anche un nuovo pannello di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, progettato per semplificare la navigazione tra i contenuti di un progetto; grazie a questa innovazione, gli utenti possono individuare rapidamente clip, effetti e impostazioni attraverso comandi di ricerca avanzati, utilizzando descrizioni di testo che includono oggetti, posizioni, angolazioni della telecamera ed effetti, migliorando sensibilmente l’efficienza.

Un’altra novità significativa è Premiere Color Management, un sistema di gestione del colore migliorato che garantisce maggiore coerenza cromatica tra le clip, riducendo il rischio di variazioni indesiderate e semplificando la correzione del colore; la funzione trasforma automaticamente i file log e raw direttamente in SDR o HDR senza tabelle di ricerca per semplificare il passaggio diretto alla modifica. Questo aggiornamento si rivela particolarmente utile per chi lavora con più sorgenti video e ha necessità di mantenere una qualità visiva uniforme.

Adobe ha reso Generative Extend disponibile per tutti gli utenti di Premiere Pro, segnando una svolta importante nell’uso dell’IA nel mondo del montaggio video; la nuova funzione è gratuita per un “tempo limitato“, dopodiché richiederà agli utenti di spendere i crediti generativi Firefly. L’azienda non ha specificato quanti crediti saranno necessari per l’utilizzo, ma ha affermato che “il prezzo varierà in base al formato, alla frequenza dei fotogrammi e alla risoluzione del video“.

Sebbene il potenziale di Generative Extend sia indiscutibile, resta da vedere come i professionisti del settore accoglieranno questa innovazione e quali saranno i limiti pratici dell’algoritmo nel gestire scene più complesse; in ogni caso, Adobe sembra voler puntare sempre di più sull’AI generativa per semplificare il flusso di lavoro e ampliare le possibilità creative degli utenti.