Purtroppo continuano a succedersi assurdi episodi di antenne telefoniche che vengono date alle fiamme, probabilmente come conseguenza delle fake news diffuse nelle scorse settimane (più volte smentite dalla comunità scientifica) e secondo le quali la connettività 5G potrebbe favorire la diffusione del Coronavirus.
E così com’è avvenuo la scorsa settimana in Sicilia, anche in questo caso ad essere stata data alle fiamme non è un’antenna 5G ma un’installazione 4G (usata da Vodafone, Iliad e WINDTRE), il che ha causato inevitabili problemi alla rete, lasciando isolate migliaia di persone.
Ancora tante persone isolate per un’antenna bruciata
Questo ennesimo atto doloso, che si è verificato in Puglia (in località Bari – Loseto), non fa altro che confermare che quello che inizialmente poteva sembrare soltanto un fenomeno passeggero si sta trasformando in una pericolosa moda: bruciare le antenne telefoniche è un atto già gravissimo di per sé, ma lo diventa ancora di più in un momento critico come quello che stiamo vivendo, in quanto potrebbe impedire a tante persone di richiedere aiuto in caso di necessità.
La speranza è che le autorità riescano a trovare una soluzione per impedire che questo genere di atti dolosi continui a ripetersi in lungo e in largo per il Paese.
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