Anche per il 2020, e fino al 31 dicembre 2022, sarà possibile usufruire del bonus TV, un contributo una tantum stanziato dal Ministero finalizzato a supportare il passaggio dallo standard di trasmissione DVB-T a quello DVB-T2. Il bonus era già stato attivato lo scorso anno, come previsto dalla legge di Bilancio 2019, e gli utenti potranno disporre fino all’esaurimento delle risorse economiche messe in campo.
Indice:
In questo approfondimento cercheremo di fare chiarezza sul bonus TV 2020, spiegando dettagliatamente come funziona, a chi spetta, come farne richiesta e quali sono i dispositivi compatibili che è possibile acquistare.
Bonus TV 2020: come funziona
Il bonus TV 2020 è uno sconto dedicato per l’acquisto di un nuovo televisore o decoder. A quanto ammonta lo sconto per il Bonus TV 2020? Il fondo stanziato per il bonus è di 151 milioni di euro, e che dovrebbero riguardare l’acquisto di circa 3 milioni di dispositivi: se la matematica non è un’opinione, il valore del bonus è di 50€.
Sul sito del MISE si parla di contributo fino a 50€, in quanto il prodotto acquistato può anche avere un valore inferiore: in quel caso verrà rimborsato il costo fino al raggiungimento del prezzo di vendita del dispositivo. L’incentivo si rivolge a tutte le famiglie che hanno un ISEE inferiore a 20.000€ e si inserisce nell’ottima del taglio del digital divide.
Il bonus di 50€ per l’acquisto di un apparecchio per la visione del digitale terrestre o di una nuova TV dotata della tecnologia adeguata a captarlo si è reso necessario dopo la riforma delle frequenze del digitale terrestre.
Nei prossimi mesi e fino al 2022, nelle varie regioni italiane verrà effettuato lo switch-off: in pratica, i vecchi ricevitori del digitale terrestre non saranno più in grado di captare il segnale dei canali liberi. Questo in parte è dovuto all’avvento del 5G, che si è conquistato una fetta importante nello spettro delle trasmissioni radio, e che rende necessario spostare le frequenze televisive; altra ragione importante per questo cambiamento è data dall’adozione di una nuova tecnologia di trasmissione, che renderà possibile trasmettere con una risoluzione più elevata, in maniera più efficiente.
Largo spazio quindi a canali in HD e 4K, anche su reti pubbliche come la RAI, ma lo scotto della medaglia è che molti italiani dovranno aggiornare la propria TV o decoder: è qui che entra in ballo il bonus TV 2020, rendendo disponibile un contributo una tantum fino a 50€. Il contributo, sotto forma di sconto, viene applicato direttamente dal venditore in fase di acquisto e impatta il prezzo del prodotto acquistato.
Bonus TV 2020: come richiederlo
Se siete curiosi di sapere come richiedere il bonus TV 2020, sappiate che è facilissimo, in quanto i requisiti per poterne disporre sono soltanto due: avere un ISEE non superiore a 20.000 euro e essere cittadini italiani. Chi ha diritto al bonus TV, per ottenere lo sconto, deve presentare al venditore un modulo compilato in cui si autocertifica che:
- Il valore ISEE relativo al nucleo familiare di cui fa parte non è superiore a 20.000 euro (guida sul come calcolare l’ISEE 2020)
- Altri componenti del nucleo familiare di appartenenza non abbiano già fruito del contributo
Trovate il modulo Richiesta Bonus TV sul sito del MISE a questo indirizzo. L’acquisto può essere finalizzato sia in un negozio fisico che online, ma i venditori devono essere tassativamente registrati sulla piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate, oltre che ad essere venditori operanti in Italia o in UE. Maggiori informazioni le potete trovare sulla pagina dedicata del Ministero dello Sviluppo Economico.
Bonus TV 2020: quali TV e decoder posso acquistare?
Il contributo comprende i dispositivi appartenenti alle categorie TV, decoder terrestri e satellitari. Le TV possono essere smart oppure no, l’importante è che siano in grado di ricevere trasmissioni DVB-T2 con codifica HEVC main 10. I prodotti compatibili con il bonus TV 2020 sono migliaia, ma se volete potete controllare l’idoneità di un particolare modello di decoder al seguente indirizzo. Si tratta di un vero e proprio catalogo contenente una lista ricca, ma non esaustiva, di prodotti compatibili con le specifiche tracciate dal Ministero. In linea di massima, se un prodotto è stato immesso sul mercato italiano dopo Gennaio 2017, deve per legge essere compatibile con le specifiche di cui sopra: se non siete sicuri, potete anche farvi aiutare nella scelta dal venditore stesso.
Molti si chiedono come capire se la propria TV è compatibile con il DVB-T2, o il proprio decoder: se avete acquistato il prodotto prima di Gennaio 2017, c’è un modo molto semplice per verificarlo. Per verificare la compatibilità con il digitale terrestre di nuova generazione, eseguite questo piccolo test:
- Accendete la vostra televisione o decoder
- Andate al canale 100 (RAI) o 200 (Mediaset)
- Controllate che venga visualizzata la seguente schermata
Se viene visualizzata correttamente questa schermata o una simile, allora la nostra TV o decoder è già compatibile con il protocollo DVB-T2. Se invece abbiamo assenza di segnale, allora bisognerà procedere con l’acquisto di un nuovo dispositivo.
Bonus TV 2020: lo switch-off del digitale terrestre, regione per regione
Una delle ragioni principali per cui, entro il 2022, i dispositivi per il digitale terrestre dovranno essere dotati di un decoder con tecnologia DVB-T2 è che cambieranno le frequenze di trasmissione. In parte perché le reti telefoniche di nuova generazione necessitano di bande di frequenze finora ad appannaggio esclusivo delle trasmissioni televisive in chiaro; in parte perché l’adozione di uno standard di comunicazione più efficiente consentirà di guardare i canali del digitale terrestre con una qualità video superiore.
Le nuove reti 4G e 5G infatti utilizzeranno, per le comunicazioni ad ampio spettro, la banda 700 Mhz, finora utilizzata esclusivamente dalle trasmissioni del digitale terrestre. Emittenti importantissime come la RAI hanno già presentato il proprio piano d’azione in previsione dello switch-off: data la possibilità di poter trasmettere con una qualità superiore, in gioco c’è anche l’ambizioso progetto di trasmettere solo canali in alta risoluzione ed avere almeno un canale in 4K entro il 2022.
Se siete interessati a conoscere quando lo switch-off avverrà nella vostra regione, vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento. Il contributo di 50€ sarà disponibile fino al 31 Dicembre 2022 o una volta esaurite le risorse stanziate.
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