In questa Pasquetta insolita, che ci vede tutti bloccati in casa a causa dell’emergenza sanitaria in atto, ci pensa Google a fornirci una distrazione con alcune interessanti novità che riguardano da un lato Chrome OS e dall’altro l’app di YouTube per dispositivi mobile.

Chrome OS: largo alle PWA

Dite la verità: anche a voi in passato è capitato di prendere in considerazione Chrome OS – magari per un computer non troppo prestante o costoso –, ma alla fine avete virato su altro a causa della situazione delle app.

Rispetto a qualche anno fa, comunque, la situazione si è fatta decisamente più incoraggiante e il merito è delle PWA. Probabilmente avete sentito parlare delle Progressive Web Apps anche in riferimento ai device Android, ma Chrome OS, che appunto è un sistema operativo costruito attorno al browser di Google, è il loro habitat ideale. Lo dimostra chiaramente la scelta di Big G di distribuire alcune importanti PWA, come YouTube TV e Twitter, per Chrome OS sul Google Play Store al posto delle app per Android.

Dal momento che le PWA sono di fatto dei siti web, esse rappresentano una soluzione ideale per i Chromebook, sia per quanto riguarda lo spazio occupato che per il minore impatto sulla batteria.

YouTube TV e Twitter sembrano essere gli unici due esempi attualmente funzionanti, ma il funzionamento è già incoraggiante. Come si vede dall’immagine, una volta cercata l’app sul Google Play Store e cliccato su Installa, Google riconosce che il device è un Chromebook/Chrome OS e non lascia nemmeno la possibilità di optare per l’app per Android, virando direttamente sulla PWA corrispondente.

Dominic Ng, manager presso Chrome OS Apps Platform in Google, ha definito questo progetto come uno dei suoi lavori ingegneristici più impegnativi e soddisfacenti. Dal punto di vista degli utenti di Chrome OS, invece, questi sono i primi importanti segnali di una significativa svolta.

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YouTube sta testando i “capitoli”

Questa mattina vi abbiamo parlato di un interessante cambiamento che YouTube sta testando nell’app per Android a proposito della sezione commenti. Adesso rimaniamo in casa YouTube e parliamo di un’altra novità sperimentale: l’introduzione dei capitoli per i video.

La nuova funzione permetterebbe agli utenti di aprire i video e passare direttamente alle parti di proprio precipuo interesse, oppure anche di rivedere un passaggio particolarmente significativo e quant’altro. Pensate, ad esempio, ai video che includono interi album: in questo modo sarebbe possibile passare al volo da un brano all’altro senza andare a tentativi con il cursore.

Il funzionamento dei capitoli per i video di YouTube è presto detto: essi vengono generati automaticamente sulla base dei timestamp inclusi dai creator nelle descrizioni dei propri video. Insomma questo meccanismo, che non prevede quindi un inserimento automatico, dipende in larga parte dai creatori dei video: niente timestamp, niente capitoli. Naturalmente questo non esclude tassativamente che in un futuro neanche troppo lontano il colosso di Mountain View decida di sfruttare ancora una volta il machine learning per potenziare la feature e integrare i capitoli anche senza la collaborazione dei creator.

A proposito di questi ultimi, nella pagina ufficiale di supporto viene chiarito che qualora i creator che attualmente partecipano alla fase sperimentale della feature non volessero più farlo (opt out), dovrebbero semplicemente modificare il primo timestamp nella descrizione del proprio video in modo tale che sia diverso da 0:00 (va bene anche 0:01).

Alcuni utenti – come testimoniato su Twitter da Podcastage – hanno già iniziato a vedere i capitoli nei video di YouTube, con qualche ritocco alla UI: la timeline del video risulta suddivisa in vari segmenti (i capitoli, appunto) e passandoci sopra viene mostrato il titolo del singolo capitolo, insieme all’avanzamento in quella parte del video. Inoltre XDA conferma che il test riguarda al momento sia l’app per dispositivi Android che quella per iOS.

 

Cosa pensate di queste novità per Chrome OS e YouTube? Ditecelo nei commenti.

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