Ho utilizzato le Nothing Ear (1) per un anno intero, è quasi un record per me. Il tutto tra alti e bassi, le ho amate per il loro design, le ho valutate nella media per qualità audio ma non le ho mai sostituite per la loro comodità e per la loro unicità. Nothing aveva un compito facile facile per le Ear (2), migliorare il migliorabile nel look ed alzare tremendamente la qualità audio. Spoiler, ci è riuscita.
Nothing Ear (2) design
Le Nothing Ear (2) ad un primo sguardo possono sembrare uguali alla precedente generazione ma le dimensioni del case delle Ear (2) sono state ridotte. Un piccolo cambiamento che si fa sentire in termini di ergonomia e trasportabilità.
I profili sono più netti ed offrono un grip maggiore ma ciò che mi ha colpito maggiormente è il maggior numero di dettagli e ritocchi che ci sono in giro per la scocca. Il blocco bianco interno perde la texture delle Ear (1) ma va oltre la scocca in plastica trasparente, ora è possibile toccare materiali diversi. Il blocco in plastica farà anche da base alle cuffie per evitare l’eccesso di graffi della precedente generazione.
Tutto il gioco di trasparenze è aumentato grazie all’utilizzo di un processo di lavorazione dei materiali migliorato, sia per il case che per le cuffie. C’è una differente costruzione interna che si nota chiaramente dalla trasparenza ma il più grande cambiamento è il sistema di controllo tramite gesture. Sulle Ear (1) con swipe e tocco, adesso con pressione sulle cuffie.
Il case ha la certificazione IP55, IP54 per le cuffie, c’è il supporto alla ricarica wireless, c’è la USB-C ed il Bluetooth è in versione 5.3. 50 grammi il peso del case e 4,5 quello delle cuffie che sono super comode all’orecchio, anche dopo tante ore di utilizzo. Dal punto di vista puramente estetico, messi da parte i gusti personali, sono le cuffie true wireless più belle in circolazione, senza se e senza ma. Le Nothing Ear (2) hanno una quantità di dettagli impressionanti, riflessi, giochi di trasparenza e un piccolo spirito nerd che rivela le componenti interne.
Nothing Ear (2) scheda tecnica
Per fare il cambio di passo Nothing stilato una scheda tecnica molto interessante per le sue cuffie true wireless. Ecco le specifiche delle Nothing Ear (2):
- Driver custom 11,6 mm
- AAC, SBC, LHDC 5.0
- Dual connection
- Controlli pressione
- Ricarica wireless
- ANC Fino a 40 dB
- Certificazione IP54/IP55
- Batteria 485 mAh
- Compatibilità con Assistenti vocali
- Tecnologia a bassa latenza
- App Nothing X
Nothing Ear (2) prestazioni
Nothing però aveva un solo compito, alzare ancora di più la qualità audio delle Ear (1) e con queste Ear (2) ci è riuscita in un solo colpo. Dal punto di vista tecnico è stato svolto un ottimo lavoro sul driver custom da quasi 12mm sia in termini di materiali utilizzati che in termini di costruzione con un design dual chamber che veicola meglio il suono e l’airflow.
Sono stati riposizionati anche i microfoni, davvero ottimi per le chiamate e che funzionano davvero bene per la cancellazione attiva del rumore che come al solito prevede la modalità trasparenza (migliorata parecchio) ed un bel po’ di personalizzazioni.
Dal punto di vista prettamente sonoro le Ear (2) sono molto meglio delle Ear (1), sono certificate Hi-Res, hanno il supporto anche al codec LHDC 5.0 e fin dal primo ascolto si percepisce uno spessore maggiore delle tracce audio. Complessivamente rispondo molto meglio alle frequenze, il sound stage è più ampio, personalmente non sono un audiofilo ma è palese il miglioramento tecnico dei driver ed anche del tuning di Nothing.
Ed una spintarella in più arriva anche dall’app Nothing X con la possibilità di personalizzare gesture, cancellazione del rumore ed anche il suono con un equalizzatore basico ma funzionale per fare un po’ di fine tuning. Molto apprezzata l’integrazione con Mimi, un servizio di personalizzazione audio integrato nell’app Nothing che tramite un test di una decina di minuti permette di avere un profilo personalizzato in base alla propria capacità d’ascolto.
Autonomia di circa 6 ore per cuffia, grazie al case le ore di utilizzo salgono a circa 34-35, ovviamente con cancellazione del rumore attiva le cuffie durano meno, un’oretta e mezza in meno.
Nothing Ear (2) conclusioni
Nothing ha fatto i compiti a casa, li ha fatti in un solo anno e c’è da ammettere, in maniera sorprendente. Le Nothing Ear (2) suonano molto meglio delle Ear (1) e vengono proposte allo stesso prezzo della precedente generazione di 149 Euro (prezzo iniziale delle prime Ear (1) di 99 Euro, alzato a 149 in un secondo momento).
Per 149 Euro le Nothing Ear (2) sono da tenere in serissima considerazione per rapporto qualità-prezzo. In termini puramente di suono non sono distanti dalle migliori proposte Apple e Sony ma con la differenza di costare molto meno avendo un look estetico unico e disarmante in confronto alla concorrenza.
I miglioramenti sono stati fatti nella direzione giusta, è un bel segnale sul come sta lavorando Nothing. In un mercato sempre più piatto, se il buon Carl Pei ingrana la marcia ci potrebbe essere qualche buona chance per un Nothing Phone (2) da abbinare a queste Ear (2), il tutto senza nessuna rinuncia di qualità, ad un prezzo onesto e con un tratto estetico decisamente distintivo.
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