Nuovo tentativo di truffa: questi messaggi non arrivano da Poste Italiane

Poste Italiane ATM

Ci risiamo: un nuovo tentativo di truffa è in atto in questi giorni e questa volta i malintenzionati di turno hanno scelto di spacciarsi per Poste Italiane, che ovviamente con i messaggi allarmistici ricevuti da non pochi utenti non ha niente a che fare.

Una decina di giorni fa vi avevamo parlato del tentativo di sfruttare il nome di BNL, ebbene anche questa volta le modalità operative e le finalità perseguite sono fondamentalmente le stesse.

Come riportato da MondoMobileWeb, alcuni utenti hanno segnalato l’arrivo di SMS sospetti, il cui mittente si firma “Poste Italiane”. Niente di nuovo: viene lanciato l’allarme di fantomatici problemi con il conto del cliente, invitando quest’ultimo a cliccare su un link per risolverli (non fatelo). Ecco il testo del messaggio, visibile anche nell’immagine seguente:

«Poste Info. Gentile cliente, risulta un’anomalia sul suo conto, la invitiamo a verificare al seguente link: https…”. Poste Italiane».

truffa no poste italiane

Come sempre accade in questi casi, il link inserito nel messaggio non ha alcun collegamento con Poste Italiane e non c’è niente di vero: il tutto è finalizzato a carpire i dati sensibili degli utenti meno smaliziati che cadono nel tranello.

Un clic sul link presente nel messaggio in questione, infatti, rimanderà l’utente ad una pagina fake che un occhio poco attento potrebbe scambiare per il sito di Poste Italiane. Qui un testo – peraltro non privo di errori grammaticali – cercherà di allarmare ulteriormente il cliente invitandolo a compilare un modulo coi propri dati per non incorrere in blocchi et similia.

Ecco il testo presente nella suddetta pagina fake: «Gentile Cliente, Abbiamo notato delle anomalie presenti sul vostro conto Postale. La invitiamo quindi a compilare il modulo che segue dove le sarà sottoscritto le problematiche riscontrate. La mancata compilazione del modulo porterà il blocco della sua carta postale in quanto risulta in fase di revisione di sicurezza».

phishing truffa poste italiane

Insomma, non è altro che l’ennesimo tentativo di truffa, più precisamente di smishing (phishing via SMS), a fronte del quale vale il solito consiglio: invitate amici e parenti a tenere gli occhi aperti e magari fate personalmente una rapida verifica sugli smartphone di utenti anziani e meno esperti.

Avete ricevuto anche voi questi SMS nei giorni scorsi? Fatecelo sapere nel box dei commenti.

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Attenzione al “pacco” col finto SMS di Poste Italiane

Hacker

Una nuova truffa sta circolando nel nostro Paese tramite SMS, l’ennesimo tentativo di carpire credenziali agli utenti meno accorti da parte di organizzazioni criminali. L’ultima truffa è legata a Poste Italiane, che ovviamente non ha nulla a che vedere con la situazione, e con l’ipotetica consegna di un pacco.

Nel testo del messaggio si chiede alla vittima di confermare le credenziali di accesso per ottenere la consegna in giornata di un fantomatico pacco, che in assenza di informazioni sarà restituito al mittente. Il link allegato al messaggio rimanda a un sito, che riporta il nome di Poste Italiane nel tentativo di trarre definitivamente in inganno l’utente.

In realtà si tratta di una classica operazione di phishing destinata a ottenere in maniera truffaldina l’accesso all’account di Poste Italiane della vittima. In questo modo sarà possibile ottenere informazioni riservate e personali che possono essere utilizzate per altre truffe o rivendute al mercato nero.

La segnalazione arriva dall’associazione Codici, Centro per i Diritti del Cittadino, che ricorda come sia importante non cliccare mai sui link presenti negli SMS, non fornire codici personali, password, codici OTP, PIN, credenziali di accesso, codici per l’home banking e altre informazioni personali e importanti.

In caso di dubbio potete inviare una segnalazione a segreteria.sportello@codici.org oppure contattare direttamente Poste Italiane all’indirizzo mail CERT@posteitaliane.it, fornendo in entrambi i casi quanti più dettagli possibile sulla comunicazione sospetta.

Nonostante simili raccomandazioni vengano ripetute da tempo anche dagli organi di informazione, è evidente che sono ancora troppi gli utenti che si fidano di qualsiasi messaggio arrivi lori, fornendo a perfetti sconosciuti i propri dati personali.

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