Il team di ricerca sullo sviluppo dell’IA di Amazon Alexa ha sviluppato un nuovo metodo di apprendimento per migliorare drasticamente la sua abilità nel riconoscere e rispondere a quesiti complessi, un sistema basato sull’utilizzo in tandem di due metodologie largamente diffuse ma spesso utilizzate in competizione tra di loro.
Gli assistenti digitali ormai fanno parte della nostra vita quotidiana, e ne faranno sempre più parte. La linea di prodotti Amazon Echo e Google Home sono degli esempi perfetti di come i nostri spazi fisici stanno cambiando rapidamente, abbracciando quella che è una vera e propria rivoluzione digitale.
Possiamo dire di essere nella fase natale dello sviluppo di questa tecnologia, eppure i risultati ottenuti sono già straordinari: possiamo utilizzare Amazon Alexa per comandare i nostri dispositivi smart, chiedere di ascoltare una playlist musicale, effettuare ricerche su tutto ciò che è conosciuto all’uomo e tanto altro.
Ci sono dei limiti però: provate a chiedere ad Alexa una domanda complessa, una richiesta che nel linguaggio naturale non porrebbe alcun tipo di problema se l’interlocutore fosse umano. Ad esempio, se volessimo chiedere ad Alexa “Quale film di Nolan ha vinto un Oscar ma non un Golden Globe?“, potremmo constatare subito come per il nostro assistente digitale la domanda in questione è estremamente complessa da risolvere.
Alexa deve infatti comprendere che il Nolan di cui parliamo è Christopher Nolan, effettuare una ricerca dei film che ha diretto personalmente, estrapolare questi dati e incrociare i dati dei film che hanno vinto un Oscar ma non un Golden Globe.
Il nuovo sistema sviluppato dal team di ricerca IA Amazon Alexa sfrutta insieme due metodologie: la costruzione di un knowledge graph e quella di una ricerca testuale. Inizialmente, il sistema effettua una scansione utilizzando l’intera frase in cerca dei risultati web utilizzando motori di ricerca come Google (anche se non esclusivamente), estrapolando i risultati delle prime 10 pagine e ispezionandole per suddividerle in nomi e unità grammaticali, mentre l’IA di Alexa analizza e da un peso alle frasi significanti, come ad esempio “Nolan ha scritto e diretto Inception“. In tal modo, a partire dalla ricerca testuale, viene costruito un knowledge graph fatto appositamente per la nostra query di ricerca, e analizzando ulteriormente i risultati otteniamo finalmente il risultato finale, ovvero Inception.
Questo sistema combinato batte tutti gli altri approcci che utilizzano una soltanto delle due metodologie. Il leader del team di ricerca, Abdalghani Abujabal, pensa che si possa affinare ulteriormente l’approccio di Alexa, una splendida notizia per tutti coloro che fanno affidamento sull’assistente digitale di Amazon.
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