Dopo una partenza col freno a mano tirato, per via della carenza di supporto da parte dei principali brand, Matter sta decisamente crescendo tanto che è possibile rendere intelligente la propria casa utilizzando buona parte dei prodotti che supportano questo standard. Il grande vantaggio è indubbiamente l’indipendenza dalla piattaforma del produttore, visto che i dispositivi Matter possono essere integrati senza problemi in ecosistemi di terze parti e senza sforzi particolari.

Uno dei brand che ha maggiormente creduto nel nuovo standard per la domotica è indubbiamente Aqara, che vanta un portafoglio di prodotti compatibili con Matter davvero vasto e in costante evoluzione. Abbiamo quindi provato alcune delle soluzioni più recenti che, unite a un server Matter, vi permettono di rendere intelligente la casa e risparmiare sulla bolletta della luce.

Vi spieghiamo tutto nel nostro articolo/recensione, nel quale troverete anche le indicazioni relative all’unico prodotto da acquistare per sfruttare subito il nuovo protocollo.

Risparmiare in bolletta con Aqara

Una delle cose più interessanti delle luci intelligenti, oltre alla gestione con i comandi vocali o con lo smartphone, è quella di poterle spegnere al verificarsi di determinati avvenimenti, così da evitare di lasciare luci accese in pieno giorno o in una stanza vuota, spesso solo per dimenticanza o pigrizia.

Il metodo più semplice per gestire l’accensione e lo spegnimento di una lampadina, soprattutto nei corridoi o in stanze piccole, è sicuramente quello di utilizzare un sensore di movimento. La luce si accende quando viene rilevato un movimento e si spegne se per un determinato periodo non viene rilevato alcun movimento. Non è la soluzione ideale per il soggiorno o per la cucina, visto che se siete fermi, magari sul divano a guardare la TV o a tavola mentre mangiate, i movimenti ridotti potrebbero non essere rilevati e portare allo spegnimento delle luci.

Aqara Matter Lights

Meglio piuttosto un corridoio o un piccolo bagno, dove comunque ci si muove maggiormente. per tutte le altre alternative è meglio un sensore di presenza, che comunque può essere utilizzato in abbinamento al sensore di movimento. Il primo spegnerà le luci quando la stanza sarà effettivamente vuota, il secondo invece le accenderà al rilevamento di un movimento. Da questo punto di vista i sensori di movimento sono leggermente più veloci e reattivi rispetto a sensori di presenza.

Noi abbiamo preso in considerazione tre soluzioni Aqara, sia per la semplicità di installazione che per la compatibilità con Matter e quindi con altri ecosistemi. Sono due lampadine, una con il classico attacco E27 e una con attacco a baionetta GU10, e un sensore di movimento a infrarossi, visto che al momento non è disponibile, tra le proposte Aqara, un sensore di presenza con supporto a Matter. Al CES 2025 è stato presentato Aqara FP300, un sensore che combina un sensore mmWave e un sensore a infrarossi, funziona a batterie e supporta Thread e Matter, ma al momento non è in commercio.

 

Aqara Matter Lights

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Quali dispositivi servono

I dispositivi che abbiamo messo alla prova sono Aqara Motion e Light Sensor P2Aqara LED Bulb T2 E27Aqara LED Bulb GU10. Il sensore ha il grosso vantaggio di integrare anche un sensore di luminosità, indispensabile per determinare se sia o meno necessario accendere la luce, risparmiando energia elettrica quando è possibile.

Il server Matter utilizzato nei nostri test e un Aqara Hub M3, che supporta di fatto tutti i protocolli della moderna domotica, come Zigbee e Thread. Potete comunque utilizzare un qualsiasi altro server, come Homey o Home Assistant, anche se la configurazione nell’ecosistema Aqara permette di sfruttare al meglio tutte le funzioni. Dopo aver collegato tutti e tre i dispositivi alla companion app Aqara, li abbiamo condivisi sia verso il nostro server Homey che verso Home Assistant, così da poter creare le automazioni, che sono comunque possibili anche all’interno di Aqara Home.

Per quanto riguarda le due lampadine la procedura di associazione è la medesima: basta inserirle sul portalampada, avviare Aqara Home e aggiungere il dispositivo che verrà rilevato, seguendo la semplice procedura visualizzata sullo schermo. Vi consigliamo di tenere a portata di mano il foglietto illustrativo di entrambe, visto che include il codice di associazione Matter da inserire per completare la procedura.

Molto simile anche la procedura per il sensore di movimento, anche in questo caso tenete a disposizione il codice Matter così da inserirlo al momento opportuno. Le tre procedure richiedono un massimo di un minuto ciascuna, sono semplici e comunque ben documentate all’interno dell’app. Una volta configurate le lampadine potrete subito impostare la luminosità e la temperatura colore, ma anche attivare una delle scene predefinite(ce ne sono quattro ma potete crearne ulteriori con impostazione personalizzate.

Il sensore di movimento espone tramite Matter anche il valore della luminosità nella stanza e, a differenza dei vecchi sensori Aqara, lo fa anche senza che sia stato rilevato un movimento. È un’ottima soluzione per accendere le luci solo quando è necessario, spegnerle se non c’è nessuno o se in una stanza la luminosità è elevata e non serve lasciare accese le lampadine. L’alimentazione avviene tramite due batterie CR2450, che possono essere sostituite molto semplicemente e che garantiscono non meno di un paio d’anni di autonomia, anche se con altri sensori di movimento Aqara abbiamo superato agevolmente i tre anni prima di dover intervenire.

Le nostre impressioni

Abbiamo montato le due lampadine e il sensore di movimento in un bagno, utilizzando Aqara Motion & Light Sensor P2 per accendere al nostro ingresso. Lo spegnimento invece è affidato a un Aqara FP1E, sensore di presenza mmWave che abbiamo recensito qualche tempo fa, decisamente più affidabile in un ambiente come il bagno.

Pur avendo una potenza limitata, 10,5 watt per il modello con attacco E27 e 4,9 watt per quello HU10, la luce prodotta è più che sufficiente per un bagno di dimensioni medio/piccole, in particolare per illuminare il lavandino posizionandola sopra lo specchio, ma gli utilizzi sono davvero molteplici. Noi abbiamo preferito una luce bianca ma è possibile regolare la temperatura colore tra i 2700K e i 6500K, così da creare l’illuminazione perfetta.

È possibile selezionare una transizione iniziale e finale, se preferite l’effetto di illuminazione o spegnimento graduale, e come deve comportarsi la lampadina nel caso dovesse mancare la corrente. Ovviamente potete regolare anche l’intensità luminosa, agendo sull’apposito controllo all’interno dell’app, ma anche con software di terze parti o con accessori come questo interruttore touch di Aqara. Il tutto senza ovviamente dimenticare la possibilità di utilizzare i comandi vocali per accendere o spegnere le luci, grazie alla compatibilità con Alexa e Google Home, a cui si aggiungono la compatibilità con Samsung SmartThings e Apple Home.

Il sensore di movimento è decisamente reattivo , non ha mai rilevato falsi movimenti, anche in condizioni di luce molto scarsa, peccato solo che non sia possibile in alcun modo regolare il tempo di cool-down, che Aqara ha impostato a un minuto. Questo significa che dovrete regolare le vostre automazioni contando che se spegnete in altro modo le luci e passate davanti al sensore, quest’ultimo non rileverà il movimento se non dopo 60 secondi. Allo stesso modo se volete utilizzare la mancanza di movimento per spegnere le luci, dovete mettere in conto un’attesa di 60 secondi prima che l’area venga considerata libera.

Abbiamo apprezzato il fatto che il sensore di luminosità sia indipendente da quello di movimento, visto che permette di creare delle automazioni indipendentemente dalla presenza di qualcuno. È utile ad esempio per accendere una luce esterna di sera, o per spegnere una luce qualora la stanza fosse troppo luminosa, ma anche per accendere le luci quando chiudete le tende nelle giornate estive con tanto sole.

Abbiamo installato tutti e tre i dispositivi relativamente vicini all’hub Aqara M3 che svolge le funzioni di server Matter, ma anche spostando tutto in una stanza distante 7-8 metri, non abbiamo osservato alcuna differenza né ritardo, nell’accensione delle luci così come nel rilevamento dei movimenti. Il tutto sia dall’app Aqara Home che da Home Assistant e Homey, i due ecosistemi che utilizziamo maggiormente per gestire la domotica.

Considerazioni finali

Ancora una volta Aqara ha fatto centro e ha dimostrato di essere un passo avanti rispetto alla concorrenza, soprattutto sul fronte del supporto a Thread e Matter, standard supportati da un numero sempre crescente di prodotti e sensori, che ne rendono decisamente semplice l’integrazione con dispositivi di terze parti, così da creare le combinazioni perfette in casa.