Tagliare l’erba del proprio prato con un tosaerba è una di quelle esperienze tipicamente maschili, che impegnano generalmente il sabato mattina e che per molti sono fonte di estremo relax. Questo almeno se avete un giardino di piccole dimensioni, che vi tiene impegnati per una mezz’oretta, perché le cose cambiano decisamente di fronte a prati più grandi, nell’ordine dei 3-400 metri quadri e oltre.

In questi casi infatti il tempo necessario è decisamente superiore ed è facile accorgersi di aver buttato una mattinata, lasciando indietro tutti quegli altri lavoretti e commissioni che solitamente vengono rimandati al fine settimana. E se volete un prato ben curato, dovete mettere in conto di usare il tosaerba almeno un paio di volte al mese, il che significa almeno 15-20 volte all’anno, a seconda della latitudine e della piovosità.

Eppure c’è una categoria di prodotti pensata proprio per ovviare a questa incombenza, lasciando maggiore tempo libero da dedicare ad attività meno ripetitive ma più interessanti. Parliamo dei robot tosaerba, quelli che si occupano in maniera autonoma del taglio dell’erba senza che dobbiate minimamente preoccuparvene.

Noi abbiamo provato ECOVACS GOAT G1-2000, l’attuale ammiraglia del produttore asiatico. Ci siamo presi un paio di tempo, complice anche il meteo che non ha aiutato, per metterlo alla prova e capire se può davvero rappresentare la soluzione definitiva o se c’è ancora margine di miglioramento. Scoprite insieme a noi com’è andata.

Quando scegliere un robot tosaerba

Così come un robot aspirapolvere non è per tutti, soprattutto in case con stanze piccole, piene di mobili, o disposte su più livelli tutti di dimensioni contenute, così anche per quanto riguarda un robot tosaerba è necessario avere un prato/giardino di dimensioni adeguate affinché la spesa abbia un certo senso. Parliamo sempre di cifre che vanno dai 1.000 ai 2.000 euro, quindi se avete un piccolo appezzamento di 40-50 metri quadri, probabilmente vi converrà un tosaerba elettrico.

Se invece iniziate ad avere 200-300 metri quadri di verde da manutenere, allora la cosa inizia ad avere un certo senso, soprattutto perché vi permette di risparmiare un sacco di tempo. Dovete anche avere un prato di buona qualità, perché se è pieno di rovi, sterpaglie, fossi e buche, il robot rischierà di rimanere incastrato vanificando la spesa.

Non è ovviamente necessario avere un prato inglese, è sufficiente che il terreno sia regolare, non importa se c’è qualche saliscendi o dei rialzi, visto che un modello come ECOVACS GOAT G1-2000 può superare pendenze del 45%. L’ultimo requisito è di avere una presa di corrente all’aperto e di avere una rete WiFi che copra almeno la base di ricarica, in modo da poter controllare il robot anche quando siete fuori casa. Potreste farcela anche aprendo una finestra e utilizzando una prolunga, ma così andreste a perdere la comodità di far funzionare il robottino anche quando non siete in casa, funzione primaria di questa tipologia di prodotti.

ECOVACS GOAT G1-2000 è il robot tosaerba ideale soprattutto per chi ha giardini di grandi dimensioni, visto che riesce a gestire appezzamenti fino a 2.000 metri quadri, anche se si rivela ottimo anche su terreni più piccoli, dai 400 ai 600 metri quadri. Se avete un giardino più piccolo potete sempre ripiegare su un modello come ECOVACS GOAT G1-800 (qui trovate la nostra recensione), che vi permette inoltre di risparmiare sul prezzo di acquisto.

Caratteristiche tecniche di ECOVACS GOAT G1-2000

A differenza dei robot di generazione precedente, che richiedevano la stesura di un cavo perimetrale per delimitare l’area di lavoro, il GOAT G1-2000 lavora utilizzando dei beacon (letteralmente fari), che permettono al robot di capire come posizionarsi all’interno del giardino. Nella confezione di vendita, oltre al robot e alla base di ricarica, ne trovate due, ma è probabile che ne dovrete acquistare altri, soprattutto se avete giardini con una conformazione non lineare.

La base del robot misura 760 x 460 x 445 millimetri, e può essere integrata con quello che ECOVACS chiama garage, una copertura da fissare alla base (con picchetti per fissarla anche al terreno) così da offrire una maggiore protezione dagli eventi atmosferici. Il robot tosaerba invece misura 650 x 432 x 420 millimetri, con un peso di 23,5 Kg.  Ovviamente la copertura è valida per i mesi in cui il robot è in funzione, mentre nel periodo autunnale e invernale è consigliato il ricovero in casa, per evitare che il freddo possa danneggiare le batterie e i circuiti interni. Va detto che il robot, così come i beacon, gode di certificazione IPX6, pertanto non teme la pioggia, mentre la stazione ha una certificazione IPX4. Nel caso di violenti acquazzoni vi consigliamo comunque di portarlo al riparo, sotto una tettoia o magari in un sottoscala, per evitare qualsiasi rischio, soprattutto legato alla grandine.

La trazione è garantita dalla coppia di ruote posteriori, del diametro di 22 centimetri, con denti gommati che assicurano un’ottima aderenza su qualsiasi fondo e la capacità di superare pendenze del 45%, mentre nella parte anteriore del robot sono presenti due ruote pivottanti, che di fatto seguono il movimento imposto da quelle posteriori. ECOVACS GOAT G1-2000 è dotato di una serie di sensori frontale, AIVI3D, con una fotocamera dotata di angolo visivo di 180 gradi e un sensore ToF, per evitare gli ostacoli, incluse persone e animali, e tornare autonomamente alla base per ricaricarsi.

Il sistema di sensori è in grado di arrestare immediatamente il robot, fermando anche la rotazione delle lame, se una persona si trova nelle immediate vicinanze, funzione che può essere abilitata o meno all’interno della companion app. Le lame vengono immediatamente fermate anche se il robot viene sollevato o se sul proprio percorso trova oggetti come sassi o altro materiale.

Nella parte superiore del robot è invece installata una fotocamera a 360 gradi, che permette al robot di valutare l’altezza dell’erba, realizzare la mappa del terreno e svolgere la funzione di sentinella, di cui vi parleremo in modo dettagliato tra poco. Tra l’altro la telecamera superiore viene pulita prima di ogni utilizzo da una spazzola presente nella base di ricarica, così da togliere eventuali residui di erba, sporco o polvere che potrebbero in qualche modo comprometterne il funzionamento.

L’altezza del taglio può essere impostata fra 30 e 60 millimetri, semplicemente ruotando una manopola posta sotto allo sportellino, messo a protezione dei comandi che permettono di far partire il robottino dopo un intervento di emergenza. È inoltre possibile impostare un codice numerico per impedire che i bambini possano avviare in maniera accidentale le operazioni di taglio.

L’ampiezza del taglio è di 22 centimetri, e la batteria ha una capacità di 8.700 mAh, che permette di raggiungere i 600 metri quadri di autonomia al iorno. Nei nostri test abbiamo usato il GOAT G1-2000 su un terreno da circa 400 metri quadri, che sono stati regolarmente manutenuti senza che il robottino dovesse tornare alla stazione per una ricarica intermedia.

beacon infine sono dotati di una grossa vite da avvitare nel terreno e alloggiano tre batterie di tipo D che garantiscono fino a un anno di autonomia prima di dover essere sostituite. Tramite l’applicazione è comunque possibile ottenere informazioni sulle batterie così come sullo stato di usura delle lamette di taglio (tre) che andranno sostituite o affilate circa ogni 80 ore di utilizzo.

La prima configurazione

Prima di affidare la cura del vostro prato a ECOVACS GOAT G1-2000 è necessario effettuare la configurazione iniziale, che questa volta inizia addirittura prima dell’acquisto. Visitando il configuratore, raggiungibile a questo indirizzo, potrete capire quanti beacon saranno necessari, in base alla conformazione del terreno e considerando che nella confezione di vendita ne trovate già quattro potreste anche essere a posto senza costi aggiuntivi.

Dovrete scegliere una posizione della base che ovviamente non dovrà essere spostata, così come i beacon che andranno fissati nel terreno seguendo le indicazioni del configuratore. Non servirà quindi stendere alcun cavo e i movimenti non si affideranno a nessun sistema satellitare. I beacon andranno abbinati al GOAT tramite applicazione, seguendo una semplicissima e chiara procedura guidata, prima di iniziare la mappatura vera e propria.

EOVACS GOAT G1-2000

Tramite lo smartphone, che andrà collegato al robottino tramite Bluetooth, dovrete utilizzare il joystick virtuale proposto dall’applicazione per far percorrere al GOAT il perimetro del giardino. Se poi sono presenti delle aree in cui il robot non deve passare, come aiuole, alberi o dislivelli che potrebbero portare alla caduta, dovrete far seguire il perimetro al robot, così da inserirli nella mappa. Nel nostro caso è stata necessaria poco meno di un’ora, vista la presenza in giardino di diversi ostacoli.

La fase successiva vedrà il robot impegnato a effettuare una sorta di apprendimento del giardino, al fine di studiare la strategia migliore per il taglio dell’erba, anche in funzione agli ostacoli e alla conformazione del terreno. Al termine di questa procedura potrete iniziare il taglio vero e proprio, oppure suddividere il giardino in zone, magari per pianificare il taglio in giorni diversi.

Ecovacs Goat G1-800

Come lavora

Il terreno di prova di ECOVACS GOAT G1-2000 è stato un giardino di poco meno di 400 metri quadri, con una forma a “C” e alcuni ostacoli (aiuole, alberi, tappeto elastico) nel mezzo. Il fondo era adeguatamente livellato con un dislivello massimo inferiore a un metro tra la parte più alta e quella più bassa. Come anticipato in precedenza, la carica è sempre stata sufficiente per effettuare un taglio completo, fatto salvo il primo avvenuto subito dopo la configurazione iniziale. In ogni caso il robot è in grado di tornare autonomamente alla base per ricaricarsi e riprendere dal punto in cui si era interrotto, portando a termine il compito assegnatogli.

Il taglio avviene con un algoritmo che fa seguire al robot un percorso molto lineare, ripassando sui bordi e nelle aree lasciate indietro, senza che vengano fatti percorsi particolarmente arzigogolati. Nonostante le dimensioni sensibilmente inferiori rispetto al tosaerba con motore a scoppio utilizzato in precedenza, non ci sono stati problemi particolari, grazie anche a un terreno tutto sommato regolare. Nel caso fossero presenti zolle o rialzi nel terreno, è probabile che li vedrete più facilmente, proprio a causa della ridotta ampiezza di taglio.

Il problema principale, comune comunque anche con un tosaerba tradizionale, resta sempre quello dei bordi, leggermente amplificato. Per evitare problemi il produttore consiglia di lasciare un discreto margine sui bordi, e unito al comportamento attento del robot questo si traduce in almeno 25-30 centimetri di prato non tagliato. Dovrete quindi munirvi di un tagliabordi e premurarvi di effettuare il taglio in maniera regolare, così da evitare di dover trovare troppa erba sul prato.

È possibile pianificare a proprio piacimento il taglio del prato, anche se vi consigliamo di lasciar fare tutto all’app, che crea un programma di lavoro molto accurato, così da evitare che si noti troppo la ricrescita dell’erba, cosa che comporterebbe più lavoro per il robot, che dà il meglio di sé con un’erba poco alta.

Il guardiano del prato

Molto comoda infine la modalità sentinella, attivabile nelle ore notturne, che permette di controllare il proprio giardino quando non siamo in casa. Basta creare dei punti nei quali il robot dovrà recarsi, attivando una sorta di sorveglianza alla ricerca di persone, inviando una notifica qualora dovesse rilevare degli intrusi. Tramire l’app è inoltre possibile guardare in tempo reale quello che sta succedendo, utile sia per controllare la casa che per verificare eventuali blocchi dovuti a oggetti imprevisti sul terreno.

Anche questa funzione può essere pianificata, solo durante il giorno visto che mancano completamente i sensori dedicati alla navigazione col buio. Diventa anche un modo per tenere sotto controllo i bambini che giocano nel prato o per scoprire animali indesiderati all’interno del proprio giardino. Dovrete programmare con attenzione i punti di controllo, in quanto GOAT G1-2000 è in grado di rilevare presenze umane nel raggio di circa sette metri.

Considerazioni finali

ECOVACS GOAT G1-2000 non è quindi un robot per tutti, visto che richiede innanzitutto giardini o prati con un fondo regolare, e con l’erba non troppo alta (noi abbiamo dovuto accorciarla prima di iniziare la configurazione). È pensato per la manutenzione del prato, visto che è pensato per lavorare a giorni alterni, così da lasciare sul prato solo pochissima erba, che aiuterà il prato a rimanere in perfetta salute. Il prezzo non è alla portata di tutti, ma non è difficile trovarlo in promozione in occasione di eventi particolari, che vi consentiranno di risparmiare qualche centinaio di euro. Il prezzo di listino comunque è di 1.999 euro.

Pro:

    • non richiede fili
    • moltissime regolazioni
    • modalità sentinella

Contro:

    • mappatura iniziale lunga e macchinosa
    • richiede prati ben curati
    • non arriva al bordo del prato

Voto finale:

8.5