Costa poco, è abbastanza potente, ha un sistema LiDAR, e anche la stazione di ricarica con lo svuotamento automatico, caratteristiche chiave che ci hanno convinto a provare un robot aspirapolvere appena arrivato sul mercato italiano, un oggettino per le pulizie dall’elevato rapporto qualità/prezzo, almeno sulla carta.

Si chiama Roborock Q5 Max+ ed è un robot che stiamo provando da un paio di settimane. Qui sotto vi raccontiamo come è andata, cosa ci è piaciuto (e cosa no) e, soprattutto, se vale la pena prenderlo in considerazione fra i tanti robot aspirapolvere che ormai affollano il mercato.

Come è fatto Roborock Q5 Max+: design e materiali

Arriva dentro uno scatolone abbastanza grande e pesante, complice la stazione di svuotamento automatico, un po’ ingombrante ma decisamente utile. Vi si nasconde innanzitutto Roborock Q5 Max+, un robot aspirapolvere classico, che non presenta note distintive che lo distinguono esteticamente dagli altri, con i tre tasti fisici per controllarlo manualmente posti fra il paraurti ammortizzato anteriore e la torretta contenente il LiDAR, che sporge di circa 2 centimetri.

Di particolare ha tuttavia il contenitore della polvere perché piuttosto capiente considerando i 770 ml di capacità dichiarata dal produttore, volume utile che è praticamente doppio se non triplo rispetto ai cestini installati nella maggior parte dei robottini in circolazione.

Roborock Q5 Max+ spazzole

Non manca il DuoRoller, un sistema composto da due spazzole che ruotano in direzione opposta, montato anche sui prodotti più costosi di Roborock, sistema affiancato e supportato da una classica spazzola laterale rotante che serve per spostare lo sporco verso quest’ultima per l’aspirazione.

La stazione di autosvuotamento, realizzata in plastica come il robottino, è dello stesso grigio scuro, poco appariscente e allo stesso modo semplice, con un sistema per nascondere il cavo di alimentazione posteriormente e un cestino della polvere da 2,5 litri, con sacchetto di ricambio incluso in confezione.

Roborock Q5 Max+ base svuotamento

Le principali caratteristiche di Roborock Q5 Max+:

  • dimensioni
    • robot: 350 x 353 x 96,5 mm
    • base/stazione di ricarica: 305 x 440 x 448 mm
  • aspirazione: 5.500 Pa e sistema DuoRoller a doppia spazzola
  • cestino della polvere da 770 ml, da 2,5 litri il sacchetto della stazione di ricarica per lo svuotamento automatico
  • sistema LiDAR PreciSense per la navigazione
  • batteria da 5.200 mAh che gli consente di pulire fino a 350 mq con una carica
  • controlli vocali: compatibile con Amazon Alexa, Apple Siri e Google Assistant
  • contenitore d’acqua da 180 ml per il lavaggio (venduto separatamente)

Roborock Q5 Max+ cestino polvere

Funzioni e app Roborock

L’app di Roborock è la solita proposta dall’azienda per gestire i suoi robot aspirapolvere. Si tratta di un software ben fatto, esteticamente gradevole e semplice da utilizzare. La prima configurazione di Roborock Q5 Max+ è questione di un paio di minuti: basta creare un account, o accedere con le proprie credenziali se si è già in possesso di un profilo, e seguire la procedura guidata per collegare il dispositivo.

Fatto questo, l’utente ha accesso a tutte le funzioni e opzioni per personalizzare le operazioni di pulizia del robot. Ma far mappare l’ambiente è la prima cosa da fare, passaggio che necessita di alcuni minuti (dipende dalla metratura della casa, naturalmente), mappa gestibile in vario modo impostando la sequenza preferita delle stanze, che è possibile unire o dividere, indicando le zone vietate (aree che il robot evita come se si trovasse di fronte delle barriere virtuali), inserendo i mobili per ricreare gli ambienti, o modificando la superficie per indicare il tipo di pavimento (fra piastrelle, pavimento con incavi orizzontali, verticali o misti). Volendo è possibile anche aggiungere alla mappa eventuali soglie di un massimo di due centimetri per intralciare meno i movimenti del robot.

Roborock Q5 Max+ base svuotamento

L’app di Roborock consente inoltre di scegliere fra il percorso standard, quello che segue la sequenza impostata dall’utente, o il percorso veloce, un’opzione di pulizia più rapida che non tiene conto dei confini virtuali delle stanze ma ha l’obiettivo di ridurre i tempi il più possibile (del 30% secondo il produttore), utile magari quando si è di fretta e bisogna dare una ripulita alla svelta.

È inoltre possibile scegliere fra cinque livelli di potenza per l’aspirazione (Silenzioso, Bilanciato, Turbo, Max e Max+), programmare la pulizia e impostare dei flussi di lavoro per pulire aree specifiche in momenti della giornata specifici (la cucina dopo i pasti, per esempio), attivare la modalità tappeto in cui viene applicata la massima potenza per aspirarli adeguatamente, o ancora, scegliere il tipo di svuotamento automatico fra quattro livelli per adattarlo al tipo di ambiente e alla quantità di sporcizia presente.

Roborock Q5 Max+ si può gestire con i tre pulsanti fisici, che permettono di avviare la pulizia e di farlo tornare alla base di ricarica, oppure con la companion app o anche con i comandi vocali, essendo compatibile con Google Assistant, Apple Siri e Amazon Alexa. Da segnalare anche la possibilità di impostare la voce del robot in italiano e di gestirne il volume, di tenere d’occhio l’usura dei vari componenti per la manutenzione, di attivare la modalità non disturbare (per silenziare gli avvisi vocali e disabilitare la ricarica automatica), o di scegliere di abilitare la ricarica quando l’energia elettrica costa meno, impostando il relativo intervallo nelle fasce orarie non di punta.

Come pulisce Roborock Q5 Max+?

In poche parole: Roborock Q5 Max+ è veloce, abbastanza potente, non molto rumoroso, ma un po’ troppo irruento in alcuni casi. Il LiDAR garantisce una mappatura accurata e precisa, uno strumento non sempre presente nei prodotti che rientrano nella fascia di prezzo di questo robot. Discreta invece la navigazione, complice la mancanza di una telecamera e di altri sensori utili per districarsi fra i vari oggetti e ostacoli che potrebbe trovarsi di fronte.

Da ciò deriva l’irruenza cui accennavamo. Se c’è un oggetto posizionato in un’area in cui durante la mappatura non c’era nulla (una sedia, ma anche una ciabatta o un calzino) il robot non lo riconosce né può evitarlo finendoci di conseguenza contro. Vuol dire che può capitare che si senta qualche botta durante la pulizia e che sposti alcuni oggetti leggeri, non che li rovini considerato che, pur non essendo delicatissimo, il robot ha comunque il paraurti ammortizzato anteriore che attutisce. A parte ciò, e i graffi che già si notano, soprattutto davanti (visibili nell’immagine che segue), considerando la fascia di prezzo in cui rientra, Roborock Q5 Max+ si muove bene comunque, è in grado di oltrepassare le soglie di un massimo di due centimetri seguendo ottimamente il perimetro degli ambienti registrati durante la mappatura.

Roborock Q5 Max+ paraurti

Ottima anche l’aspirazione. La potenza c’è, non è ai livelli dei robot aspirapolvere di fascia superiore, che in alcuni casi garantiscono livelli di potenza anche doppia (come il cugino Roborock Qrevo Slim, che abbiamo recensito di recente), ma è a nostro avviso abbastanza per la maggior parte delle persone. I suoi 5.500 Pa e il sistema a due spazzole centrali, supportato dalla spazzolina laterale, non hanno avuto problemi a rimuovere lo sporco incanalato nelle fughe e negli incavi di una pavimentazione che, come visibile anche dalle immagini, risulta piuttosto ostica rispetto ai tipi di pavimenti più diffusi. È stato necessario tuttavia usarlo alla massima potenza o al livello subito inferiore, modalità che non risultano comunque eccessivamente rumorose. Così facendo non abbiamo trovato residui né riscontrato problemi durante la prova, nemmeno con i tappeti, prova che Roborock Q5 Max+ ha superato a pieni voti nel complesso.

Nulla da eccepire nemmeno per quanto riguarda i contenitori: il cestino della polvere è molto abbondante, come anticipato, e la stazione di ricarica con base di svuotamento con sacchetto da 2,5 litri è un bel plus per un prodotto di fascia economica, una gran comodità per evitare di dover svuotare a mano il contenitore di frequente (il produttore promette una durata massima di sette settimane, cosa di cui avremo contezza fra circa un mese), attività di svuotamento un po’ rumorosa ma comunque efficace e veloce.

Roborock Q5 Max+ con base

Per il resto, vale la pena menzionare la velocità di pulizia, abbastanza elevata considerando che è in grado di aspirare un appartamento di circa 90 metri quadrati in meno di un’ora. Volendo, è possibile anche attivare la modalità di pulizia rapida che riduce ulteriormente i tempi, di circa il 30%. Ottima anche l’autonomia di Roborock Q5 Max+, che monta una batteria da 5.200 mAh che, secondo Roborock, consente di pulire fino a 350 metri quadrati con una singola carica, cosa possibile solo impostando il livello di potenza d’aspirazione al minimo, è bene precisarlo.

In base alle nostre prove, se usato a livelli di potenza elevati, al massimo o poco sotto, la batteria del robot è comunque in grado di garantire una sessione di pulizia completa di un’abitazione di 150 metri quadri o poco oltre. Dunque, garantisce un’autonomia molto buona, in linea con quanto ci aspettavamo considerando il prodotto e la potenza di aspirazione; basta e avanza per la maggior parte delle persone garantendo in molti casi anche due pulizie senza doverlo ricaricare.

Roborock Q5 Max+ cestino

In conclusione

Di listino Roborock Q5 Max+ costa 349 euro, ma in occasione del lancio e delle festività natalizie è in offerta a 299 euro da MediaWorld, offerta disponibile da oggi fino al 31 dicembre. Difficile trovare di meglio a queste cifre, soprattutto considerando che si tratta di un prodotto appena uscito sul mercato e molto valido che vanta un elevato rapporto fra qualità e prezzo.

A parte la mancanza di una telecamera e di sensori adatti che gli avrebbero permesso di evitare gli ostacoli e di essere un po’ più delicato negli spostamenti, problema aggirabile riordinando un po’ la casa, per il resto è un ottimo robot aspirapolvere con pochi fronzoli ma tanta sostanza: non ha alcun sistema di lavaggio (è acquistabile a parte un kit, tuttavia praticamente inutile su prodotti del genere) ma è potente abbastanza, veloce, facilmente gestibile e con inclusa la comodità della stazione di ricarica con base di svuotamento automatico. Bene così.

Pro:

    • aspirazione e autonomia
    • stazione di ricarica con autosvuotamento
    • ottima app
    • rapporto qualità/prezzo

Contro:

    • c'è il LiDAR ma mancano telecamere/sensori per la navigazione
    • un po' irruento

Voto finale:

8,5