C’è chi si diverte a comandare la smart home attraverso gli assistenti vocali, chi preferisce sfruttare hub dedicati (a proposito, avete già visto la nostra recensione di Homey Pro?), e chi utilizza il proprio smartphone per avere tutto a portata di mano e di occhi. C’è chi invece, come SwitchBot, pensa che un dispositivo dedicato, da poter avere sempre a portata di mano, possa essere la soluzione.

Si chiama SwitchBot Universal Remote, e come lascia sottintendere il nome è un telecomando, anche se è un termine riduttivo. È un vero e proprio centro di controllo per tutti i dispositivi SwitchBot, ma non solo, visto che le sue funzioni vanno ben oltre. Abbiamo dunque deciso di metterlo alla prova con alcuni dei dispositivi SwitchBot che abbiamo in casa, e  con altri dispositivi controllabili tramite infrarossi, per capire se davvero può essere la soluzione ideale per la smart home.

Design minimal ma efficace

Difficile che un telecomando possa stupire per il suo design, e infatti SwitchBot non ha fatto scelte particolari puntando piuttosto sul minimalismo, scelta che condividiamo visto che permette anche a chi non è un appassionato di interagire con i dispositivi della smart home. Il telecomando è realizzato in plastica di buona qualità, di colore bianco, con uno schermo a colori da 2,4 pollici nella parte superiore e ben 19 tasti con i quali controllare i vari dispositivi.

Troviamo quattro tasti posti subito sotto al display, due bilancieri per il volume e per muoversi tra i canali o tra i menu, un tasto ON e uno OFF, un pad a quattro direzioni don tasto OK al centro, un tasto Indietro, tasto Home, tasto Mute e tasto Kata di colore rosso. La batteria è integrata e non sostituibile e può essere ricaricata utilizzando la porta USB-C posta nella parte inferiore del dispositivo.

SwitchBot Universal Remote

La disposizione dei tasti è molto simile a quella di un tradizionale telecomando universale e ricalca di fatto quella di un telecomando classico, con la sola assenza del tastierino numerico. Un dispositivo pensato dunque anche per chi non vuole smanettare con le app sullo smartphone ma preferisce qualcosa di più immediato per gestire la smart home.

L’idea è dunque molto interessante, e la realizzazione, come stiamo per scoprire, è valida ma con dei limiti che al momento non sono pochi.

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Semplice, potente, ma con dei limiti

La configurazione è semplice, avviene tramite la companion app, e anche l’aggiunta di dispositivi da controllare  non richiede molto tempo, anche se vanno fatte le debite considerazioni. Nel nostro ecosistema sono presenti diversi prodotti SwitchBot, nel dettaglio una serratura Lock Pro, un robot aspirapolvere K10+, un Bot e un paio di controller motorizzati per le tende. È indispensabile inoltre avere un hub, senza il quale nopn è possibile utilizzare il telecomando.

Aggiungere nuovi dispositivi è davvero un gioco da ragazzi: tramite la companion app si procede all’importazione dei dispositivi esistenti e già presenti nell’app, che verranno mostrati sullo schermo. I pulsanti ON, OFF e OK sono più che sufficienti per gestirli, così siamo riusciti a chiudere il catenaccio della serratura, avviare la pulizia con il robot (e gestire il ritorno improvviso alla base), aprire e chiudere le tende e attivare il Bot per accendere la macchina del caffè.

Abbiamo fatto utilizzare il telecomando a persone che non hanno particolare affinità con la tecnologia e se ne sono subito innamorate, “voglio anch’io una cosa così”  è stato il commento più gettonato. In effetti è il modo migliore per controllare la smart home, soprattutto per chi non ha troppe competenze o non vuole impegnarsi particolarmente per creare automazioni più evolute.

Sotto questo punto di vista la soluzione di SwitchBot è davvero valida e utile, considerando anche la possibilità di creare delle scene da attivare col telecomando. Potete ad esempio chiudere le tende e spegnere la luce quando volete guardare un film, aprire le tende per un bagno di sole o essere sicuri di aver chiuso la serratura e spento tutte le luci prima di andare a dormire.

È possibile integrare il telecomando anche con ecosistemi di terze parti, come Alexa, Google Home o IFTTT, mentre l’utilizzo di un hub compatibile con Matter (Hub 2 o Hub Mini Matter Enabled) permette di farlo interagire con qualsiasi altro controller o ecosistema che supporti tale standard. In questo modo è possibile controllare anche dispositivi di altri produttori, rendendo davvero comodo questo telecomando.

Oltre a queste funzioni, tipicamente smart, SwitchBot Universal Remote è in grado di gestire anche una grande quantità (oltre 100.000) di dispositivi controllabili tramite infrarossi. La funzione non nasce direttamente dal telecomando, che non è in grado di registrare i segnali a infrarossi, ma bisogna passare per uno dei tre hub prodotti dal brand, Hub Mini, Hub Mini Matter Enabled o Hub 2, tutti in grado di registrare il segnale proveniente da un telecomando a infrarossi. Successivamente potrete indicare al telecomando di effettuare una determinata azione, che richiamerà il trasmettitore a infrarossi dell’hub su cui avete registrato le funzioni. L’integrazione su alcuni ecosistemi, sfruttando Matter, è a volte macchinosa, e su questo SwitchBot dovrà lavorare.

Con 5.000 diversi brand e oltre 100.000 codici a infrarossi, potete controllare praticamente ogni dispositivi che avete in casa, dal condizionatore alla TV, dal lettore DVD al proiettore o a un dispositivo di streaming. Se pensate che anche questi prodotti possono essere aggiunti alle scene, capite quanto possa essere potente questo telecomando. Immaginate di voler guardare un film con gli amici e di avere un proiettore, un telo motorizzato, tende SwitchBot e una lampadina dello stesso marchio. Vi basta creare una scena in cui spegnete la TV, accendete il proiettore, fate scendere il telo, chiudete le tende o spegnete la luce per iniziare a godervi il film proveniente da una qualsiasi piattaforma di streaming, il cui player potete ovviamente controllare col telecomando stesso. Una grandissima comodità che stupirà anche gli amici più avvezzi alla tecnologia.

Noi abbiamo provato a collegare una vecchia TV, uno stereo e un paio di box TV, e in tutti i casi non abbiamo avuto problemi di sorta, nonostante un paio di prodotti fossero di brand di nicchia.

E se avete un dispositivo di streaming più evoluto, come Apple TV, Fire TV, NVIDIA SHIELD o una Google TV? Nessun problema, grazie anche all’aggiornamento del firmware, arrivato alla versione 4.2, che ha aggiunto il supporto a tutti questi prodotti. Noi ne abbiamo approfittato per aggiungere il controllo della nostra nuova Google TV targata TCL (a breve troverete anche la nostra recensione), e vedere cosa è effettivamente in grado di fare il telecomando.

La prima cosa da dare è aggiungere una Google TV generica tra i dispositivi controllati nel telecomando, utilizzando l’apposita funzione nella companion app di SwitchBot. Successivamente basta entrare nelle impostazioni della TV, entrare nel menu dedicato ai telecomandi Bluetooth e aggiungere lo SwitchBot, che sarà subito visibile e abbinato. La procedura è immediata e permette di utilizzare i tasti fisici del telecomando per cambiare canale e regolare il volume, spegnere la TV e attivare il menu smart. Funziona correttamente anche il D-Pad centrale per muoversi all’interno dei vari menu, anche se ovviamente mancano i tasti dedicati presenti nel telecomando originale. In questo caso, se il telecomando universale utilizza anche gli infrarossi, potete utilizzare un hub SwitchBot per memorizzare i controlli e utilizzarli dopo averli assegnati al telecomando tramite la companion app.

Nel complesso però ci è piaciuto il modo di gestire la TV, una comoda aggiunta quando non si riesce a trovare il telecomando originale, ma anche per averne solo uno con cui controllare tutto, lasciando l’originale solo per le eventuali configurazioni particolari.

Considerazioni finali

SwitchBot Universal Remote offre un diverso punto di vista in merito alla gestione della smart Home e prova a farlo con una soluzione alla portata di tutti. Siamo abituati ad avere un telecomando da molti anni, per cui controllare la smart home in questo modo può essere sicuramente semplice, soprattutto per chi non ama smanettare o per chi ha familiari poco inclini a usare la tecnologia o a “combatterla”.

Il supporto tramite gli infrarossi è davvero ottimo, anche se va rivisto il supporto a Matter, con un prossimo aggiornamento. L’integrazione con Google Home e Alexa esiste ma utilizzarlo su controller più evoluti è decisamente complicato. Le premesse sono buone, ma c’è ancora qualcosa su cui lavorare. Ovviamente sono considerazioni relative all’integrazione con sistemi esterni, visto che per quanto riguarda l’ecosistema SwitchBot non abbiamo alcun appunto. Facile da configurare, potente da utilizzare.

Per chi, come noi, ama creare mille automazioni per far interagire tra di loro i dispositivi in maniera silenziosa, con sensori e pulsanti, un telecomando è forse riduttivo e limitante, ma probabilmente non è questo il pubblico a cui pensa SwitchBot con questo prodotto. Con qualche aggiustamento siamo sicuri che potrà dimostrarsi un valido aiuto per molti.

Pro:

    • grandi potenzialità
    • ottimo controller a infrarossi

Contro:

    Voto finale:

    7.7