Recensione yeedi mop station – Negli ultimi mesi yeedi, sub brand di EcoVacs, ha presentato numerose novità nel campo degli aspirapolvere robot. Il modello più interessante è indubbiamente yeedi mop station, un robot che prova a trasformarsi in lavapavimenti grazie a due dischi rotanti posizionati nella parte superiore.

Nelle ultime settimane ho avuto modo di testarlo a fondo, per capire quali sono i suoi pregi e i suoi difetti, e se effettivamente può sostituire la classica pulizia tradizionale con il mocio o quella più evoluta con una lavapavimenti. In questa recensione vi racconto come è andata e qual è il mio giudizio sul prodotto.

Idea rivoluzionaria

Ho provato diverse decine di aspirapolvere robot, molti dei quali dotati del classico panno in microfibra pensato per migliorare la qualità dell’aspirazione piuttosto che per lavare realmente i pavimenti. Questa yeedi mop station utilizza invece un approccio diverso, tanto da sembrare principalmente una lavapavimenti con funzioni di aspirazione.

Recensione yeedi Mop Station, un robot aspirapolvere può lavare il pavimento? 1

Se a prima vista il robot assomiglia a uno dei tanti “fratelli” yeedi, con telecamera al centro per la navigazione visuale, la parte inferiore svela le sue qualità. Sono presenti infatti due attacchi per i dischi in plastica sui cui fissare i panni di pulizia, dalla conformazione molto simile a quella di un classico mocio. È presente un serbatoio dell’acqua e uno per lo sporco, quindi da questo punto di vista non ci sono particolari innovazioni.

La base di pulizia invece è una cosa tutta nuova, anche se funziona in modo diverso da quanto ci si potrebbe aspettare. A differenza degli altri modelli con base di svuotamento, che aspirano lo sporco presente nel serbatoio interno, questa base si occupa esclusivamente della pulizia dei due moci rotanti, per pulire in maniera ottimale. Nella grande base sono alloggiati due contenitori da 3,5 litri, uno per l’acqua pulita e uno per quella sporca.

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Prima di iniziare la pulizia la base procede a lavare i due panni facendoli girare su una serie di griglie poste nella base, per rimuovere lo sporco e per bagnarli a dovere. A questo punto la pulizia inizia e a intervalli regolari il robot torna alla base per effettuare la pulizia, con l’acqua sporca che viene aspirata nell’apposito contenitore.

Attenzione perché non parlo di acqua raccolta dal robot, che si limita ad aspirare lo sporco, ma dell’acqua utilizzata per lavare i panni. Il fondo della base è una sorta di vasca da cui viene raccolta l’acqua sporca e nella quale viene spruzzata acqua pulita per il lavaggio.

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Il cassetto della polvere è ben isolato e sigillato, per evitare l’ingresso di acqua e contrariamente alle mie aspettative riesce a isolare alla perfezione polvere e sporco, senza che l’acqua entri creando una poltiglia difficile da rimuovere. Un plauso a yeedi per l’ingegnerizzazione, che in questo caso è di altissimo livello: il robot passa e ripassa su un pavimento bagnato ma l’acqua non finisce nel posto sbagliato.

Al termine della pulizia i due moci rotanti vengono ulteriormente risciacquati e parte una procedura di asciugatura ad aria, che dura una buona oretta, per evitare il ristagno di acqua e i cattivi odori. Nonostante il serbatoio dell’acqua sporca abbia una capienza di 3,5 litri vi consiglio di svuotarlo ad ogni lavaggio. Le guarnizioni non lasciano passare alcun odore ma se proverete a svuotarlo dopo una settimana sentirete un odore decisamente sgradevole, cosa che non avviene effettuando immediatamente l’operazione.

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Autonomia da rivedere

La batteria di yeedi mop station ha una capacità di 5.200 mAh e questo mi aveva fatto pensare a una grande facilità di pulizia della mia abitazione. Normalmente i robot che utilizzo, anche attivando la funzione di lavaggio con acqua, non usano mai più del 50 % della batteria, riuscendo a pulire casa con una singola carica.

In questo invece, complice forse la conformazione a “U” della mia casa, yeedi mop station mi ha stupito in negativo. Una volta avviata la pulizia (non la prima necessaria a creare la mappa della casa) non sono mai riuscito a completare la pulizia con una singola carica ma è sempre stato necessario un ritorno alla base per fare un pieno, procedura che impiega due ore. Successivamente il robot riprende da dove si era interrotto, e su questo non ci sono appunti da fare visto che la precisione è elevata.

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L’elevato consumo di batteria è dovuto ai frequenti ritorni alla base (nel mio caso circa ogni 10 minuti) per il lavaggio dei due panni. L’operazione richiede circa due minuti durante i quali però la batteria non può essere ricaricata, vista la presenza di acqua nella base. È probabile che in una casa dalla forma più regolare, con la base di ricarica posizionata al centro, l’autonomia possa migliorare e sia possibile pulire la casa con una singola carica.

Buona pulizia ma con tanti limiti

Se la navigazione è impeccabile, con la possibilità di pulire una singola stanza o una serie di stanze, la pulizia è un aspetto che non mi ha convinto del tutto. L’aspirazione è ottima come sempre, 2.500 Pa di potenza sono più che sufficienti per raccogliere qualsiasi tipo di sporco, ma il lavaggio non è dei migliori. Il mocio rotante esercita una buona pressione sul pavimento, rimuovendo quindi anche alcune macchie più ostinate, però i segni lasciati sono ben evidenti e per rimuoverli è necessario lavare ancora il pavimento.

Come accade sempre con gli aspirapolvere robot è necessario inserire acqua fredda nell’apposito serbatoio, senza alcun tipo di detergente. Per questo non si può parlare di una vera e propria pulizia, quanto piuttosto un lavaggio a freddo che, per esperienza, non porta alla miglior igiene possibile. Diverso sarebbe stato il discorso se fosse possibile utilizzare acqua molto calda e un detergente, o se a ogni pulizia facesse seguito un “pieno” di acqua calda e pulita nel robot.

Una buona idea quindi quella di yeedi, “rovinata” dalle tante limitazioni imposte da una tecnologia non ancora completamente matura, ma che rappresenta comunque un buon punto di partenza. Torno a ripetere che le cose migliorano decisamente in piccoli ambienti, ho provato a ridurre la pulizia ai soli ambienti principali della mia abitazione, circa 50 metri quadri, e le cose sono andate decisamente meglio, pur con i limiti imposti dal lavaggio a freddo e senza detergenti o disinfettanti.

Conclusioni

Eccoci giunti al termine di questa recensione, nella quale ho cercato di essere il più critico possibile nei confronti di un prodotto che non mi ha convinto in peno. L’idea di base è davvero eccellente ma, complice forse la particolare conformazione della mia abitazione, non ideale per la pulizia quotidiana della casa.

Si tratta comunque di un ottimo punto di partenza e di una soluzione ideale per chi ha un piccolo appartamento da pulire e poco tempo a disposizione per farlo. Potete acquistare yeedi mop station su Amazon a 549,99 euro su Amazon, grazie a una interessante offerta.