macOS 11: cos'è, le novità, come si installa | TuttoTech.net
I computer Mac prodotti da Apple sono tra i più apprezzati al mondo grazie non solo all’alta qualità costruttiva e all’ottimizzazione di cui godono, ma si fanno apprezzare soprattutto per il software a bordo. Il sistema operativo che funge da cervello operativo su Mac, MacBook e Mac Pro, prende il nome di macOS. In questi paragrafi concentreremo l’attenzione sulla sua ultima evoluzione, chiamata macOS 11.0 Big Sur, presentata da Apple per la prima volta nel Giugno del 2020, in occasione della WorldWide Developers Conference.
Cos’è macOS 11
La versione software del sistema operativo denominata macOS 11.0 Big Sur viene subito dopo macOS Catalina, e porta con sé tantissime novità all’interfaccia utente: non si vedevano così tante migliorie dai tempi di Mac OS X Cheetah. La stessa azienda, in occasione dell’evento di presentazione, ha definito Big Sur “il più grande aggiornamento dopo Mac OS X“.
In sostanza, macOS 11 è il fulcro centrale di tutti i computer Macintosh che potranno installare questo update software: troverete la lista completa dei dispositivi compatibili nei paragrafi successivi. La più grande novità in assoluto è il supporto per i futuri processori Apple Silicon con architettura ARM, i quali saranno progettati direttamente da Apple, e che in futuro andranno a sostituire completamente i processori Intel utilizzati finora su desktop iMac, Mac e Mac Pro, e sui portatili MacBook.
Grazie all’architettura comune in futuro le applicazioni progettate per iPad e iPhone, ovvero rispettivamente per i sistemi operativi iPadOS e iOS, potranno essere facilmente adattate per funzionare su macOS, ma non solo. I chip basati sull’infrastruttura ARM portano con sé notevoli vantaggi dal punto di vista dell’efficienza energetica, per cui potremo aspettarci portatili dall’autonomia maggiore o più sottili e compatti.
Anche l’interfaccia utente di macOS 11 ha subito notevoli cambiamenti, mostrando un nuovo linguaggio stilistico per le icone delle applicazioni preinstallate, così come per gli elementi della dock di sistema e la barra dei menù, ma non solo. L’intento è quello di unificare il design dell’interfaccia utente di macOS e iOS, così da avere un ecosistema più omogeneo, anche per i controlli di sistema: non stupisce quindi la presenza, anche su macOS Big Sur, di un Centro di Controllo, o di un nuovo Centro Notifiche.
Indubbiamente, le novità più consistenti di macOS 11 Big Sur si trovano “sotto il cofano”, per cui la stragrande maggioranza degli utenti non noterà troppi cambiamenti, a parte quelli già citati. Si tratta però di una importante pietra miliare per l’azienda di Cupertino, che con i suoi processori Apple Silicon effettua una coraggiosa transizione verso un ecosistema sempre più coeso ed intercambiabile, con iPad, iPhone e Mac che potranno godere dei benefici di un’unica piattaforma di lavoro.
Tutti i Mac compatibili con macOS 11 Big Sur
Naturalmente, una delle prime domande che i possesso di un Mac, iMac o MacBook si chiedono, appena vengono a sapere della disponibilità di una nuova versione del sistema operativo è: quali sono i Mac compatibili con macOS? Per rispondere a questa domanda riportiamo integralmente la lista di dispositivi Apple che saranno aggiornati a macOS 11, presa direttamente dalla pagina del supporto ufficiale:
- MacBook dal 2015 in poi
- MacBook Pro dal 2013 in poi
- iMac dal 2014 in poi
- Mac Pro dal 2013 in poi
- MacBook Air dal 2013 in poi
- Mac Mini dal 2014 in poi
- iMac Pro dal 2017 in poi
Se il vostro dispositivo non è presente nella lista, non disperate: esiste un trucco per poter installare macOS 11 sui dispositivi più datati. Il metodo è perfettamente legale, e non richiede particolari competenze tecniche, basta seguire la guida che abbiamo preparato per voi. Seguendo i passaggi della guida potrete aggiornare il sistema operativo anche sui Mac non supportati come:
- MacBook Air 11″ e 13″ metà-2012
- MacBook Pro 13″ e 15″ metà-2012
- MacBook Pro Retina 15″ metà-2012
- MacBook Pro Retina 13″ 2013
- Mac mini fine 2012
- iMac 21,5″ e 27″ fine 2012
- iMac 21,5″ fine 2013 con GPU integrata Intel
- iMac 27″ fine 2013
- iMac 21,5″ fine 2013 con GPU dedicata
- Mac Pro metà-2010 e metà-2012
Come installare macOS 11 Big Sur
La release software finale sarà pronta soltanto in autunno, e si potrà installare come qualsiasi aggiornamento disponibile per macOS: un’icona di notifica segnalerà la presenza di un aggiornamento, e cliccandoci su l’utente potrà decidere di scaricarlo e installarlo immediatamente, oppure in un secondo momento.
Recentemente però sono state rilasciate le versioni beta pubbliche del software presentato durante la WWDC 2020: stiamo parlando delle future versioni di iOS 14, macOS Big Sur, iPadOS 14 e tvOS 14. Le beta pubbliche differiscono dalle beta per sviluppatori in quanto non è necessario possedere un account sviluppatore per poterle provare, ma attenzione: potrebbero presentarsi incompatibilità con programmi e/o instabilità del sistema. Ecco perché consigliamo di effettuare un backup dei dati con iTunes.
Se siete intenzionati a provare comunque la beta pubblica di macOS 11 vi rimandiamo alla nostra guida.
Le novità di macOS 11 Big Sur
Come anticipato nei paragrafi precedenti, secondo Apple macOS 11 è uno degli update più grandi degli ultimi anni, ma molte migliorie riguardano parti del sistema operativo che non sono immediatamente visibili agli utenti, seppur ci siano anche modifiche sostanziali nell’interfaccia utente e per le app di sistema come Mail e Foto.
Non mancano neanche elementi presi direttamente da iOS e iPadOS, come il Centro di Controllo e la gestione del Centro Notifiche, con una visualizzazione inedita per i computer della casa di Cupertino. Di seguito enumeriamo le novità più importanti di macOS 11 Big Sur; se volete, potete dare uno sguardo al nostro articolo dedicato alla nuova interfaccia e alle novità di Big Sur cliccando qui.
App di sistema
L’attenzione di Apple per la privacy è ormai una costante in continua crescita, aggiornamento su aggiornamento: Safari ora proverà a prevenire il tracciamento e profiling degli utenti durante la navigazione web. Le estensioni sono state aggiornate, e ora gli utenti potranno anche scegliere quale di queste consentire e per quanto tempo: sarà anche più facile ricercarne di nuove dall’apposita sezione del Mac App Store.
Rinnovata anche la Home di Safari, con la possibilità di aggiungere scorciatoie rapidi a indirizzi web, ma che comprende anche una reading list e molto altro. Le pagine web potranno essere tradotte da altre lingue, proprio come accade anche su Google Chrome, e Safari avvertirà gli utenti se le password salvate sono state compromesse in una fuga di dati. Secondo Apple, la prossima versione di Safari sarà del 50% più performante di Chrome in termini di consumo energetico e tempi di caricamento web.
Tutte le novità che abbiamo visto introdotte in iOS 14 per l’app Messaggi e Mappe verranno trasferite in toto anche su macOS 11 Big Sur, consentendo ad esempio di poter mettere in evidenza le conversazioni individuali o di gruppo che riteniamo più importanti, o ricercare un percorso da affrontare in bicicletta evidenziando anche le mappe interne di location pubbliche, come aeroporti e centri commerciali.
L’App Store ora mostra quali tipi di dati vengono utilizzati dalle app ancora prima di scaricarle, mostrando ad esempio i permessi per localizzazione, informazioni di contatto, identificatori univoci e tutte le voci collegate al nostro account. Chi possiede dispositivi multipli targati Apple, come ad esempio MacBook, iPad e iPhone, troverà comodo lo switch automatico per le AirPods , che passeranno in automatico al prodotto utilizzato, senza la necessità di dover eseguire alcuna azione.
Interfaccia utente
Con l’annuncio del futuro supporto a Apple Silicon e l’intenzione di avvicinare sempre più il mondo iPhone/iPad a quello dei Mac, l’interfaccia utente e quello delle app si avvicina, come linguaggio stilistico, a quella di iOS e iPadOS. All’interno delle app troveremo barre laterali a tutta altezza, divise per categoria, che focalizzano l’attenzione nella parte centrale ma risultano più comode da utilizzare.
La Dock è stata aggiornata, con nuove icone e uno stile che ricorda molto quello di iPadOS 14, pur però mantenendo uno stile unico per i prodotti Macintosh. Il Centro di Controllo ed il Centro Notifiche emulano in tutto e per tutto quello dei dispositivi mobile, così da avere i controlli più spesso utilizzati a portata di mano.
Le notifiche ora sono raggruppate in base all’app, e sono anche interattive, mentre i widget disponibili in tre differenti dimensioni permettono di avere sotto controllo, in ogni momento, le informazioni più importanti.
Apple Silicon
La novità più grande annunciata per il debutto di macOS 11 è sicuramente la transizione dai SoC (System on Chip) Intel a Apple Silicon: si tratta di interi sistemi di calcolo progettati dall’azienda, che andranno man mano a sostituire i processori installati nelle soluzioni desktop e laptop dell’azienda.
Il primo Mac con a bordo un chip ARM e macOS 11.0 Big Sur dovrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno, e darà inizio ad una transizione che durerà almeno due anni, in cui la line-up di prodotti basati su processori Intel x86/64 verrà rimpiazzata da soluzioni Apple Silicon.
Gli sviluppatori interessati a familiarizzare con il nuovo processore Apple possono usufruire di un Developer Transition Kit, ovvero un Mac Mini dotato del SoC A12Z Bionic di Apple, lo stesso che ritroviamo in alcuni iPad. Il DTK viene dato in lease al costo di 500$, e deve essere restituito nel momento in cui saranno disponibili sul mercato Mac con a bordo processori ARM.