È ancora una volta la pubblicazione cinese DigiTimes a riportare una nuova indiscrezione relativa ad Apple. Sembra infatti che a Cupertino non vogliano correre il rischio di arrivare in ritardo con la produzione di Apple iPhone 9.
Il coronavirus incide sulla capacità produttiva della Cina
Il coronavirus che sta flagellando la Cina, imponendo la chiusura di numerosi stabilimenti produttivi, sta creando non pochi grattacapi alle aziende di tutto il mondo. Apple in particolare di trova nei guai, con uno degli stabilimenti produttivi di Foxconn completamente chiuso e uno che lavora al 10% della capacità produttiva.
Per ovviare al problema Apple avrebbe pronto un piano di riserva che consiste nello spostare gli ordini di componenti verso le aziende situate a Taiwan, dove la produzione continua a ritmo serrato senza alcun rallentamento. Dopo lo scoppio della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sono numerose le compagnie che hanno cercato delle alternative a cui rivolgersi in caso di necessità.
La maggior parte delle aziende ha puntato su India e Vietnam, e con il coronavirus che rende difficile operare in Cina, gli stabilimenti dei due Paesi sembrano offrire la migliore soluzione, in attesa che la situazione torni alla normalità. A differenza degli scorsi anni, in cui veniva lanciato un nuovo smartphone in autunno, il lancio di iPhone 9, o comunque si chiamerà il nuovo modello economico, è previsto per la primavera e difficilmente a Cupertino qualcuno sta pensando a posticipare il lancio.
Apple al momento non ha rilasciato alcun commento e probabilmente non lo farà fino a quando non sarà annunciata ufficialmente la data di lancio del nuovo iPhone.
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Amazon regala 15 euro per il Black Friday e il Cyber Monday
- 🖥️ Intel Arrow Lake: analisi delle prestazioni, profili Intel, E-Core e tutto quello che dovete sapere
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo