Apple ha implementato un sistema di avviso per scoraggiare tutti coloro che hanno intenzione di effettuare il cambio batteria dei propri iPhone di ultima generazione da un fornitore di terze parti. Se la batteria non viene verificata da un Apple Store o un Centro Riparazioni Autorizzato Apple verrà visualizzato un messaggio permanente di avviso all’interno del menù Impostazioni, e non sarà possibile monitorare lo stato di salute della propria batteria.
Nello specifico, il messaggio recita:”Impossibile verificare che questo iPhone ha una batteria Apple genuina. Le informazioni sullo stato di salute non sono disponibili per questa batteria.”
È solo l’ultima presa di posizione di Apple nella sua perenne lotta alle riparazioni di terze parti, un giro d’affari che secondo l’azienda compromette l’integrità dei propri prodotti, perchè ci si affida a personale non autorizzato e pezzi di ricambio dalla dubbia provenienza, anche se su questo avremmo qualche dubbio al riguardo.
L’anno scorso Apple ha provato a citare in giudizio Henrik Huseby, il proprietario di un negozio di riparazioni in Norvegia, chiedendo che venisse sospeso l’utilizzo di schermi “contraffatti” per la riparazione di iPhone. La dogana norvegese ha infatti confiscato display sostitutivi per 64 iPhone 6/6s, dichiarando che fossero dei prodotti contraffatti. I legali di Apple in Norvegia hanno quindi consegnato una amichevole lettera del tipo Cease and Desist (cessazione e desistenza) a Huseby, intimando di pagare una penale di 27.700 Corone Norvegesi, circa 2750€, di fornire ogni informazione circa il fornitore dei prodotti dichiarati contraffatti, e intimando di non effettuare più riparazioni.
Nonostante i 5 legali di Apple presenti in aula, la potente multinazionale ha perso la battaglia legale, promettendo un ricorso in appello ad una corte di grado più elevato. La legittimità di poter effettuare riparazioni autonome è una battaglia che va avanti da anni secondo il nome Right to Repair, ovvero Diritto alla Riparazione. In molti degli Stati Americani si è combattuto affinchè il Right to Repair sia un sacrosanto diritto di ogni consumatore, il quale può e deve scegliere liberamente come poter riparare i propri beni, siano essi una moto o uno smartphone come ad esempio gli iPhone protagonisti di questo articolo.
Apple da anni invece tenta di porre un freno a questo fenomeno, nella ferma ricerca del totale controllo della catena di produzione e distribuzione dei propri prodotti. Il business delle riparazioni in negozi di terze parti è in continua ascesa, anche a causa degli alti costi di riparazione che l’azienda pratica per i suoi dispositivi elettronici, spesso effettuati da personale solo nominalmente competente, ma che in realtà non ha a disposizione le reali competenze per identificare ed operare suddette riparazioni. Ci sono centinaia di video di denuncia di persone che hanno portato in riparazioni i loro iPhone, MacBook e iPad con problemi minori, e che si sono ritrovati con i “Geni” (Genius) di Apple a sciorinare preventivi da capogiro per riparazioni completamente non rilevanti per le problematiche da loro presentate.
A questo proposito, per chi fosse interessato, consigliamo la visione di alcuni dei video-denuncia di Louis Rossmann.
La sostituzione di un display o di una batteria di un iPhone è una delle riparazioni più semplici da effettuare, ed è anche uno dei maggiori introiti per le riparazioni di iPhone effettuate negli Apple Store. Per riparare lo schermo di un iPhone XS Max ci vogliono 361,20€: per altri danni che non compredano il solo schermo, come la scheda logica, si parla di 641,20€. Persino per un iPhone 6/6s si parla rispettivamente di 151,20€ e 171,20€, rispettivamente, per la sostituzione del display.
Se andiamo su eBay possiamo trovare centinaia di display LCD per iPhone 6s a meno di 20€: risulta facile comprendere come, soprattutto per i prodotti più datati, le riparazioni per interventi non in garanzia siano notevolmente più economiche se effettuati da terzi.
Apple in passato ha provato già a rendere le riparazioni non ufficiali difficili, e credo che tutti ricordino il famoso Errore 53 che mostravano gli iPhone a cui venne sostituito il Touch ID dopo un importante aggiornamento iOS (a proposito, forse il Touch ID tornerà nel 2020). Ora Apple ci riprova con le batterie, e non importa se quella sostituita è una batteria originale Apple oppure no: la batteria deve essere accoppiata alla scheda logica degli iPhone e validata da un centro Apple Autorizzato, altrimenti visualizzerete sempre il messaggio di errore.
Sembra che l’errore per ora venga visualizzato solo sui nuovi modelli di iPhone: stiamo parlando di iPhone XR e iPhone XS/XS Max. Nel link qui in basso potete vedere il video del canale The Art of Repair che mostra in dettaglio il messaggio di errore dopo la sostituzione della batteria.
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