Quando uno degli smartphone più diffusi in Europa e al mondo viene improvvisamente ritirato dal commercio per motivazioni legate alla salute dei consumatori è normale farsi alcune domande e ancor di più è lecito essere preoccupati. Se ho un iPhone 12 in tasca cosa devo fare? Come è possibile che per 3 anni un prodotto diffusissimo ma potenzialmente dannoso sia stato liberamente commercializzato? Siamo tutelati? Gli smartphone fanno male? Ecco, proveremo con questo approfondimento a fare chiarezza su tutte le questioni aperte e risolte che ha sollevato la vicenda.
iPhone 12 ritirato e poi riammesso sul mercato
Il 13 settembre l’ANFR (Agenzia Nazionale per le radiofrequenze francese) ha sospeso le vendite di iPhone 12 a seguito di una verifica sui valori SAR del modello di Cupertino: durante i test sono emersi livelli di assorbimento di 5,74 Watt/Kg sul corpo, ben al di sopra del limite di 4 Watt/Kg fissato per legge.
Immediatamente la mela morsicata è intervenuta tranquillizzando gli utenti e promettendo un aggiornamento software correttivo, anche per scongiurare il rischio di un richiamo in massa degli iPhone 12 già venduti sul territorio francese, che avrebbe avuto conseguenze drammatiche a livello di immagine. Nel giro di qualche giorno l’agenzia francese ha avuto la possibilità di ripetere i test su un modello aggiornato e ne ha verificato la regolarità.
In questi giorni è dunque in arrivo per tutti gli utenti francesi un update software per iPhone 12, che va a diminuire l’emissione elettromagnetica per rientrare nei limiti di legge, quando l’aggiornamento sarà completamente diffuso (entro il 24 ottobre) anche la libera vendita del modello verrà ripristinata.
Anche altri paesi europei si sono allarmati, Belgio e Olanda hanno avviato test indipendenti per verificare i risultati della Francia, la Germania ha chiesto una soluzione comune per tutti gli utenti europei e anche l’Italia, stando ad una fonte governativa che ha parlato con Reuters, ha intenzione di richiedere che venga veicolato anche da noi l’aggiornamento software correttivo.
Cosa è successo veramente
Fin qui la storia appare quantomeno strana, parliamo di Apple, insomma, non di un piccolo produttore sconosciuto che cerca di aggirare la legge sfruttando le maglie larghe della normativa. Ma soprattutto parliamo di un dispositivo che è sul mercato ormai da 3 anni, che ha per forza di cosa passato tutte le verifiche necessarie a suo tempo per poter essere commercializzato. Solo adesso ci si accorge che può essere pericoloso? Impensabile.
Ebbene, è proprio la casa di Cupertino a suggerire un punto di vista risolutivo: “Con iPhone 12 non c’è un problema di sicurezza ma un problema di metodo di misurazione”. Dando per scontata la buona fede di Apple, per la quale sarebbe totalmente controproducente produrre uno smartphone fuori legge, abbiamo cercato di vederci chiaro e sono emersi dettagli interessanti, trovate tutto nel seguente video.
Leggi anche: Recensione iPhone 15: poche scelte discutibili, tante cose buone
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