L’aggiornamento ad iOS 13 è arrivato con tantissime novità, ma una su tutte manda in crisi molti utenti: le continue richieste di accesso al modulo Bluetooth da parte delle app che abbiamo installato sul nostro iPhone.
Apple ha introdotto tante novità in questa nuova versione del suo sistema operativo per smartphone (per gli iPad ora c’è iPadOS, ndr), e ce ne sono davvero tante dedicate alla tutela della privacy dei suoi utenti. L’azienda di Cupertino ha deciso di dare un taglio netto all’utilizzo improprio del Bluetooth per tracciare i vostri movimenti, e tutelare così il diritto alla privacy.
Nel tweet possiamo notare come l’applicazione Dunkin, della famosa catena di prodotti dolciari Dunkin’ Donuts, richieda l’utilizzo della connettività Bluetooth con il messaggio standard con cui iOS notifica all’utente questo genere di richiesta. Se è normale garantire il permesso Bluetooth ad app con cui ascoltiamo musica, o che comunque utilizzano la connettività Bluetooth per un determinato uso, una richiesta che arriva da una catena di negozi non sembra molto ortodossa.
Permesso Bluetooth su iOS 13: perchè le app lo richiedono?
Le app utilizzano il segnale Bluetooth anche per tracciare la vostra posizione: ad esempio, camminando in un centro commerciale, un beacon può intercettare il segnale bluetooth dell’app sul vostro telefono e così capire le vostre abitudini.
Ci sono però dei casi in cui le app potrebbero non avere doppi fini riguardo l’utilizzo del Bluetooth, ad esempio tutte quelle app che offrono supporto a Google Chromecast: lo streaming di contenuti è effettuato tramite Wi-Fi, ma è presente una modalità ospite che offre la possibilità di guardare video o ascoltare musica su TV e speaker rilevando i dispositivi Chromecast via Bluetooth.
Bisogna quindi analizzare caso per caso quale sia la ragione per cui un’app ci chiede il permesso, anche perchè spesso la richiesta sembra semplice: un’app musicale avrà bisogno del permesso Bluetooth per consentire lo streaming audio a cuffie wireless, giusto? No.
Lo streaming audio a dispositivi senza fili è integrato profondamente all’interno del sistema operativo ed utilizza un canale operativo a se stante: anche se non consentite a Spotify di utilizzare il Bluetooth, potrete comunque continuare a sentire la musica con i vostri auricolari AirPods, ad esempio.
Una maggiore trasparenza sui permessi
Le aziende dovrebbero cominciare seriamente ad informare in modo esaustivo gli utenti sulle motivazioni per cui si richiedono determinati permessi, così come fanno già alcune come ad esempio Sling TV e Fitbit.
Un messaggio personalizzato ci informa sulle funzioni per cui è necessario attivare la connettività BT: per Fitbit è fondamentale per effettuare il pairing con il fitness tracker indossabile, mentre per Sling TV è richiesta per l’accesso ai dispositivi Cast. Purtroppo, almeno in questa fase iniziale, vedrete spesso il messaggio standard di iOS 13 comparire quando un’app richiede l’accesso al modulo radio.
Il consiglio che possiamo dare è il seguente: in caso di una richiesta Bluetooth sospetta, meglio semplicemente non dare il consenso all’utilizzo. In caso di problemi di funzionamento dell’app, potrete sempre andare in Impostazioni e abilitare manualmente l’accesso al Bluetooth.
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