Kayla Ramos è una ragazzina di 11 anni che vive in California e che, negli scorsi giorni, ha veduto il suo iPhone 6 prendergli fuoco in mano. Fortunatamente l’incidente non ha causato alcun danno fisico in quanto l’iPhone 6 è stato immediatamente fatto cadere a terra ma Apple ha avviato un’indagine per scoprirne le cause.
Subito dopo l’incidente, la madre della ragazzina ha contattato Apple per spiegare la situazione e il call center le ha chiesto di inviare l’iPhone 6 bruciato al più vicino centro di assistenza per l’esecuzione di varie analisi che permetteranno di fare luce su quanto è successo.
In incidenti simili capitati in passato Apple ha affermato che generalmente ci sono diversi fattori che potrebbero causare l’esplosione di un iPhone, primi fra tutti l’uso di cavi di ricarica non autorizzati e riparazioni “fai-da-te”. Nel caso di Kayla Ramos tuttavia, la famiglia dice che nessuno di questi fattori sia collegato all’esplosione di questo modello.
C’è da dire che la linea di produzione delle batterie agli ioni di litio, per quanto controllata sia, permette lo stesso l’approvazione di unità fallate con un rapporto statistico di circa 1 ogni milione.
Rimaniamo in attesa delle conclusioni a cui arriverà Apple, con il sollievo che l’esplosione dell’iPhone 6 non ha provocato alcun danno alla ragazzina.
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