L’intelligenza artificiale è sempre più al centro delle discussioni a livello globale, stuzzicando la curiosità di molti per via delle infinite possibilità ma, al contempo, sollevando dubbi e perplessità su cosa succederà in futuro.
In questo articolo vi segnaliamo le più valide applicazioni con intelligenza artificiale per iPhone tra quelle disponibili in Italia, utilizzabili da chiunque senza trucchi e magheggi vari.
Indice:
Chatbot – chatta con l’intelligenza artificiale
La prima categoria di app basate sull’intelliganza artificiale, protagonista di questo articolo, è quella dei “chatbot”, programmi progettati per simulare una conversazione umana attraverso l’uso di messaggi testuali o vocali.
I chatbot vengono spesso utilizzati per fornire assistenza o rispondere a domande frequenti e sono in grado di comprendere il linguaggio naturale, rispondendo all’utente in modo coerente e contestuale a tutte le richieste.
Poe – Fast AI Chat
La prima app di questa categoria è Poe, un’app della quale abbiamo già parlato in passato in un articolo dedicato. Senza dilungarci troppo (vi rimandiamo all’articolo linkato in precedenza per maggiori dettagli), Poe è un aggregatore di chatbot.
L’app si presenta con un’interfaccia abbastanza semplice e intuitiva e permette di “chattare” gratuitamente con ChatGPT, Sage, Claude-instant Dragonfly e NeevaAI. Inoltre, sono presenti alcuni chatbot premium che limitano il numero di messaggi giornalieri, come GPT-4 (un messaggio al giorno) o Claude+ (tre messaggi al giorno).
Oltre alla versione gratuita, Poe è disponibile anche in abbonamento: il costo è pari a 22,99 euro al mese (o 229,99 euro all’anno con un risparmio del 17%) e la sottoscrizione consente di sfruttare appieno le funzionalità di GPT-4 e di Claude+. Più nel dettaglio, scorrendo i termini e condizioni dell’abbonamento, si parla di “garanzia” su 600 messaggi per GPT-4 e 1000 messaggi per Claude+ a velocità normale, cioè con priorità rispetto agli utenti non abbonati.
Scarica Poe – Fast AI Chat dall’App Store
L’app ufficiale di ChatGPT
A metà del mese di maggio OpenAI ha lanciato l’app ufficiale di ChatGPT per iPhone, rendendola disponibile (almeno per il momento) soltanto su alcuni mercati, non ancora in Italia.
Lo scopo principale dell’app è quello di facilitare l’accesso al chatbot da smartphone, nonostante questo fosse già accessibile tramite interfaccia web. Più in generale, l’app è compatibile con quella che attualmente è la più recente versione del modello di linguaggio di OpenAI, ovvero GPT-4; questo è però accessibile solo agli iscritti al servizio ChatGPT Plus.
All’inizio avevamo scritto che all’interno di questo articolo avremmo riportato esclusivamente le app utilizzabili qui in Italia senza magheggi, è vero, ma abbiamo comunque deciso di includere l’app ufficiale di ChatGPT perché, a breve, dovrebbe arrivare ufficialmente anche qua in Italia.
Scarica ChatGPT dall’App Store
App per creare testi, immagini e video
Andando oltre, l’intelligenza artificiale generativa è arrivata a un punto tale che può aiutare gli utenti non solo nel soddisfare le loro richieste all’interno di conversazioni scritte.
Come sappiamo, infatti, le intelligenze artificiali generative sono in grado di creare contenuti, come immagini e testi, fornendo spunti interessanti o, addirittura, fornendo materiale bello e pronto.
La seconda categoria trattata in questo articolo è proprio quella delle app basate sull’intelligenza artificiale generativa.
Bing: Chatta con IA & GPT-4
Microsoft è stata tra le prime aziende a rispondere presente alla chiamata dell’intelligenza artificiale generativa, pervadendo i suoi servizi delle potenzialità di un chatbot (basato su GPT-4) e di un generatore di immagini (basato su DALL-E).
L’app per iOS è abbastanza semplice e intuitiva: dalla schermata iniziale dell’app, basterà effettuare un tap sull’icona “b” (simbolo di Bing) per accedere al chatbot che si preoccuperà di soddisfare le richieste dell’utente testuali dell’utente, sia esso interessato ad effettuare ricerche o intrattenere una conversazione, sia esso interessato a generare testi o immagini.
Accedendo all’assistente vi sarà la possibilità di scegliere lo stile di conversazione tra “creativo” (spesso genera contenuti abbastanza divertenti ma al contempo forzati), “bilanciato” e “preciso” (cerca di attingere quanto più possibile dalla realtà, affidandosi a ricerche sul Web).
L’interfaccia della chat è molto semplice e sarà un’alternanza di domande e risposte. Una volta che Bing genera un contenuto, vi dà la possibilità di modificarlo ulteriormente (vengono proposti anche alcuni suggerimenti); in alternativa si può avviare una nuova conversazione.
Scarica Bing: Chatta con IA & GPT-4 dall’App Store
RunwayML
RunwayML è una suite creativa di ultima generazione, pervasa dall’intelligenza artificiale, che offre tutto ciò che serve per creare video completamente nuovi a partire da un altro video esistente (è la versione app del portale web). L’app è gratuita ma prevede acquisti in-app.
Lo strumento Gen-1, l’unico attualmente disponibile, è proprio quello che consente di prendere un video esistente (selezionandolo dalla libreria foto o girandolo ad hoc sul momento) e trasformarlo in un contenuto completamente diverso, scegliendo uno stile tra quelli predefiniti, un’immagine da mixargli o del testo per richiedere alcune modifiche specifiche.
Presto verranno implementati sull’app per iOS altri due strumenti: Gen-2 consentirà di creare video a partire da una stringa di testo; Image-to-Image consentirà di modificare, su indicazione dell’utente (stili predefiniti o indicazioni testuali), un’immagine esistente, o di crearne una completamente nuova.
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Arta – Generatore di arte IA
Arta – Generatore di arte IA è un’app freemium (in realtà le funzionalità gratuite sono piuttosto limitate ma vi è la possibilità di provare gratis, per tre giorni, la versione in abbonamento).
Come suggerito dallo stesso nome dell’app, l’intelligenza artificiale generativa la fa da padrone: l’app, infatti, consente di creare avatar, generare delle immagini a partire da una stringa di testo (in alternativa è possibile scegliere “Surprise Me” e verrà generata un’immagine casuale, o è possibile aggiungere un’immagine da usare come base) selezionando uno stile tra quelli proposti (alcuni disponibili solo in abbonamento), o trarre ispirazione da altri contenuti presenti all’interno di un feed.
Rimanendo con la versione gratuita, che ogni tanto chiede all’utente di visionare un video per proseguire con l’utilizzo dell’app, le immagini generate hanno un watermark in sovrimpressione. Qua sotto potete vedere un esempio di immagine generata a partire da una stringa di testo con stile “Digital Art”.
Scarica Arta – Generatore di arte IA dall’App Store
Altre app pervase dall’intelligenza artificiale
La terza categoria di app che trattiamo in questo articolo non è una vera e propria categoria ma raggruppa in sé app di vario tipo che, in un modo o in un altro, sono pervase dall’intelligenza artificiale e possono risultare utili nella vita di tutti i giorni.
Seeing AI
Seeing AI è un’app gratuita sviluppata da Microsoft e progettata per la comunità non vedente e ipovedente. L’app sfrutta l’intelligenza artificiale per descrivere il mondo intorno all’utente, descrivendo le persone, il testo e gli oggetti nelle vicinanze. Quest’app è il classico esempio di come l’intelligenza artificiale possa essere sfruttata per rendere il mondo visivo accessibile a chi non può vederlo.
Sono tante le modalità operative dell’app che, oltre a sfruttare la fotocamera, può analizzare il contenuto presente su foto scattate in precedenza. Tra le modalità presenti in prima persona vi sono “Testo al volo” (pronuncia il testo non appena viene visualizzato davanti alla fotocamera), “Documenti” (fornisce indicazioni per acquisire una pagina stampata e riconosce il testo, oltre alla formattazione originale), “Prodotti” (permette di scansionare codici a barre), “Persone” (salva i volti delle persone per aiutare a riconoscerle, oltre a stimarne età, sesso ed espressione), “Valuta” (riconosce la valuta delle banconote), “Scene” (descrive ciò che vede e, qualora l’utente facesse dei tap sullo schermo, descriverebbe la posizione di diversi oggetti presenti nella scena).
Scarica Seeing AI dall’App Store
Brain.fm – Focus Music
Brain.fm è un’altra app basata sull’intelligenza artificiale il cui unico difetto è quello di costare troppo: funziona in abbonamento, con un costo di 6,99 euro al mese o 69,99 euro all’anno; è comunque prevista una prova gratuita di sette giorni che ve ne farà innamorare.
Infatti, l’app può rivelarsi indispensabile per chi (come me) sfrutta la musica per migliorare la concentrazione, il sonno e altro ancora. In questo caso, intelligenza artificiale e scienza fanno sì che l’app adatti il suono per modificare gli schemi delle onde cerebrali dell’utente, in modo che esso riesca a concentrarsi o addormentarti più velocemente. È presente anche una nuova modalità realizzata ad hoc per gli utenti che soffrono della ADHD (Disturbo da deficit di attenzione/iperattività).
La schermata iniziale dell’app, oltre a mostrare le sessioni di ascolto iniziate in precedenza, farà scegliere la tipologia di obiettivo prefissato tra concentrazione, relax, sonno e meditazione. Una volta scelta la tipologia di obiettivo, l’app chiederà di scegliere un timer (tra 30, 60, 90, 120 minuti o infinito) e a cosa serva questa sessione (ad esempio, nel caso della concentrazione, chiede se serve per lavoro pesante, per flusso creativo, per studio e lettura o lavoro leggero).
Impostati tutti i parametri, inizierà la sessione d’ascolto (molto meglio tramite cuffie). Dal lettore, che consente di mettere pausa, cambiare traccia, abilitare lo shuffle, scaricare una traccia, condividerla o aggiungerla ai preferiti, è possibile filtrare la musica che l’intelligenza artificiale inserirà all’interno della playlist, scegliendo uno o più generi e uno o più effetti.
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Microsoft Edge
Microsoft Edge è il browser di Microsoft che ha risposto a Safari e Google Chrome implementando tutte le nuove potenzialità dell’app Bing (di cui abbiamo parlato poco sopra) all’interno di un browser.
Oltre a comportarsi da normalissimo browser per la navigazione tra le pagine web, lui consente di richiamare, da qualsiasi schermata, il “copilot” (ovvero l’assistente Bing).
Bing ha le stesse potenzialità proposte con l’app dedicata, permettendo all’utente di scegliere tra tre livelli (creativo, bilanciato, preciso) di stile di conversazione per potere soddisfare le richieste, tramite risposte testuali o tramite immagini generate.
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Gli assistenti digitali: a che punto siamo?
L’ultimo capitolo di questo articolo, più per “storia e blasone” che per meriti, è dedicato ai tre principali assistenti digitali: Google Assistant, Amazon Alexa e Siri.
L’obiettivo principale, in questo caso, non è quello di consigliarvi le app in sé; ci proponiamo, invece, di aiutarvi a capire a che punto siamo e se mai queste tre app riusciranno a tornare al passo coi tempi (qualche tempo fa avevamo pubblicato un articolo al riguardo).
Google Assistant
In attesa che vengano inglobate al suo interno le potenzialità di Bard (o che lo stesso Bard ne prenda il posto), l’assistente digitale di Google, ovvero Google Assistant, resta comunque una valida app per gli iPhone di casa Apple.
In generale si tratta, in tutto e per tutto, di un assistente digitale che cercherà di soddisfare le richieste, poste tramite voce (effettuando un tap sull’icona del microfono) o tramite testo (effettuando un tap sull’icona della tastiera) dall’utente, affidandosi a ricerche sul web o a banali comandi (come l’attivazione di un timer).
Scarica Google Assistant dall’App Store
Amazon Alexa
Già da alcune settimane siamo a conoscenza del fatto che Amazon stia lavorando per rivoluzionare il proprio assistente digitale Alexa, dandogli nuova linfa grazie ad un modello di linguaggio LLM (Large Language Model) proprietario che gli consentirebbe di sfidare ad armi pari ChatGPT ed entrare di diritto nell’era dell’intelligenza artificiale.
In attesa che questi cambiamenti si concretizzino, l’app Amazon Alexa consente agli utenti iPhone di gestire dispositivi, controllare la musica, le liste della spesa, i promemoria e i timer. Attivando la modalità A mani libere, è possibile utilizzare Alexa semplicemente dicendo “Alexa” mentre l’app è aperta. Più si utilizza Alexa, più l’assistente si adatta alla voce, al vocabolario e alle preferenze personali dell’utente.
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Siri, nella speranza che diventi presto più smart
L’ultima protagonista di questa nostra rassegna è Siri, l’assistente digitale di Apple che troviamo a bordo di tutti i dispositivi della mela morsicata.
Al momento della stesura di questo articolo, avvenuta prima degli annunci della WWDC23 che potrebbero rivoluzionare l’essenza dell’assistente digitale, Siri è indubbiamente rimasta indietro rispetto ai concorrenti che, nel tempo, si sono sempre più aperti all’intelligenza artificiale.
Solo il tempo ci dirà se Apple abbia in serbo alcune novità legate all’intelligenza artificiale per Siri che, qualora diventasse più smart, potrebbe tornare a dire la sua, ritagliandosi nuovamente un ruolo da protagonista, almeno sui dispositivi della mela morsicata.
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