Nonostante si pensa che la tecnologia HDR sia uno standard in quanto pubblicizzato a destra e manca in questo modo, è bene sapere che esistono diverse versioni di HDR, ognuna caratterizzata dai propri pregi e dai propri difetti. In particolare, esistono 4 diversi tipi di HDR: HDR10, HDR10+, HLG e Dolby Vision.
In questa semplice guida vi mostreremo quali sono le principali differenze fra i 4 e quale sarebbe da preferire in base al tipo di contenuto. Sottolineiamo che descriveremo i vari standard dal meno qualitativo al più qualitativo, così da fornirvi anche un’indicazione base.
HLG
Iniziando da quello di qualità inferiore, lo standard HLG (Hybrid Log-Gamma) è il preferito nelle trasmissioni televisive live (ad esempio su Sky Q per le partite di Serie A o per la Formula 1) in quanto non ha bisogno di utilizzare i metadati poiché è compatibile con entrambi i display SDR e i display HDR. Ciò significa che, con un solo segnale, è possibile veicolare sia il contenuto in SDR che in HDR. Un vantaggio non da poco in termini di peso e banda necessaria.
HDR10
Si tratta dello standard più utilizzato per via del suo essere open source: chiunque voglia creare contenuti compatibili HDR10 può farlo senza pagare alcuna royalty ovvero nessun costo di licenza. A differenza dello standard HLG, con HDR10 è necessario veicolare un flusso video specifico arricchito con dei metadati statici.
I metadati statici fanno in modo di adattare tutti i parametri della TV, fra cui luminosità, colore, contrasto e gamma, una singola volta per tutta la durata del video. Non si tratta della miglior soluzione in termini qualitativi ma è sicuramente un ottimo compromesso pensando anche alla banda necessaria.
HDR10+
Diretta evoluzione dello standard HDR10, consiste in una tecnologia dotata di metadati dinamici. In altre parole, informano il TV di modificare i vari parametri con ciascun fotogramma che compone le sequenze video.
Pur utilizzando ancora lo stesso pannello a 10 bit introdotto con lo standard HDR10 (circa 1 miliardo di colori), con lo standard HDR10+ si arriva fino a 4.000 nits il livello massimo di luminosità ottenibile con un bel balzo in avanti rispetto ai 1.000 nits di HDR10.
Chiaramente tutte le TV compatibili con HDR10+ lo sono anche con HDR10. A questo indirizzo sono pubblicati i nomi di tutte le aziende che hanno deciso di abbracciare lo standard aperto HDR10+.
20th Century Fox garantisce che i nuovi film di prossimo rilascio saranno compatibili HDR10+ mentre Amazon Prime Video sta già distribuendo in streaming alcuni titoli in questo formato. Netflix ha confermato che si aggiungerà a breve.
Dolby Vision
Sviluppato da Dolby Labs e quindi non open source e soggetto al pagamento di royalties sul suo utilizzo, lo standard Dolby Vision è senza dubbio il più qualitativo di tutti. Esso abbina ai metadati dinamici l’utilizzo di un pannello a 12-bit (fino a 70 miliardi di colori), per una resa qualitativa senza paragoni.
Di contro, l’eccessiva complessità del processo di veicolazione del video e della decrittazione fanno si che il suo utilizzo sia preferibile solo attraverso dei supporti ottici (Ultra HD Blu-Ray) che non richiedono nessuna trasmissione a distanza (TV satellitare, Digitale Terrestre oppure ancora lo streaming).
Al momento solo Netflix fornisce il supporto a Dolby Vision. Fra l’altro, per utilizzare questa tecnologia è necessario passare per un processo di certificazione, pagare i costi di licenza e impiegare hardware specializzato.
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