Apple Watch è uno smartwatch, o meglio una serie di smartwatch prodotti da Apple. Nacque nel 2014 come un’estensione di iPhone per diventare col passare degli anni sempre più un orologio autonomo, quasi indipendente. Integra numerosi sensori e un software sviluppato ad hoc, ricco di funzioni smart e sportive, che lo rendono un dispositivo molto apprezzato anche per chi vuole monitorare la propria salute e l’attività fisica.

Particolarmente iconico il design di Apple Watch, squadrato da sempre, a differenza degli orologi classici e realizzato con materiali robusti come l’alluminio o il titanio, resistenti all’acqua e alle immersioni. Fra le sue peculiarità lo schermo OLED touchscreen e la caratteristica Digital Crown (o Corona Digitale), una rotella con cui muoversi nell’interfaccia utente del suo sistema operativo, watchOS.

Negli anni è divenuto uno strumento con cui effettuare pagamenti tramite NFC e Apple Pay, in grado di ricevere telefonate, eseguire app di terze parti, controllare dispositivi di vario tipo, fare varie cose con i comandi vocali tramite l’assistente vocale Siri e tanto altro ancora. Nel 2022 Apple ha aggiunto un terzo modello alla serie, ad oggi composta da Apple Watch SE 2, Apple Watch Series 10 e Apple Watch Ultra 2.

Storia e modelli di Apple Watch

Noto anche come WATCH, il primo Apple Watch, fu presentato in occasione del keynote del 9 settembre 2014, quando Apple annunciava iPhone 6 e 6 Plus, per intenderci. Da quella prima esperienza ne è passato di tempo, nonostante molte delle sue caratteristiche siano rimaste tali o mutate di poco negli anni successivi. La più recente generazione è stata presentata nel mese di settembre 2024, e comprende 3 modelli diversi, ciascuno con differenti peculiarità: Apple Watch Series 10, Apple Watch SE 2 e Apple Watch Ultra 2.

Le tappe più significative della storia di Apple Watch

Il primo Apple Watch aveva già un display OLED touchscreen della medesima forma degli attuali, la Corona Digitale, una cassa in alluminio e vari sensori integrati, compreso un cardiofrequenzimetro, come pure la connessione Bluetooth e il Wi-Fi. Arrivava inoltre in tre varianti diverse, caratteristica che diventerà una peculiarità della serie, che dal 2020 si sdoppiò effettivamente in Apple Watch Series 6 e Apple Watch SE, una versione più economica con qualche caratteristica inferiore.

Ma torniamo un momento indietro di circa quattro anni per parlare di una delle tappe più importanti della storia di Apple Watch, quando il 7 settembre 2016 l’azienda di Cupertino presentava Apple Watch Series 2, il primo a integrare alcuni miglioramenti significativi. Raddoppia la luminosità di picco, che raggiunge in questo caso i 1000 nit, integrava per la prima volta il GPS, e ha un processore migliore oltre alla resistenza alle immersioni in acqua fino a 50 metri, un’altra peculiarità poi rimasta tale negli anni a seguire.

La connettività LTE, tramite eSIM, arriva invece su Apple Watch Series 3, caratteristica che permette all’orologio di effettuare chiamate, di usare iMessage e di ricevere i contenuti in streaming in autonomia; un passo fondamentale per una maggiore indipendenza da iPhone. Con Apple Watch Series 4 cambia il design, è il primo orologio dell’azienda di Cupertino a introdurre differenze più nette, con un display che diventa più ampio e abbracciato da cornici più sottili. Integra anche nuove funzioni di sicurezza come le chiamate di emergenza, ed è il primo Apple Watch a supportare la funzione ECG.

Come anticipato, due generazioni dopo Apple ha sdoppiato il suo orologio, con Apple Watch Series 6 affiancato da Apple Watch SE, una versione più economica, con dentro lo stesso processore del modello precedente, senza ECG e pulsossimetro e qualche altra lacuna.

Apple Watch Series 7 è un altro modello che si distingue dai precedenti, presentandosi con un display più grande, con dimensioni della scocca differenti rispetto a prima (da 41 o 45 mm anziché 40 o 44 mm), con bordi più sottili, e con una nuova CPU, la stessa di Apple Watch Series 8, versione successiva che può contare su poche novità, fra cui un sensore di temperatura. Ma nel 2022, oltre a quest’ultimo, l’azienda di Cupertino ha presentato anche la nuova generazione di Apple Watch SE e il suo primo sportwatch, Apple Watch Ultra, più resistente, grande e robusto, con un’autonomia maggiore e adatto alle attività sportive più estreme.

A settembre 2023, Apple ha presentato Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2, due orologi che, rispetto ai modelli dell’anno precedente, non introducono particolari novità, a parte il chip SiP S9, schermi più luminosi e qualche funzione inedita legata alla nuova versione di watchOS. L’anno seguente, l’azienda ha introdotto Apple Watch Series 10, un modello disponibile in due formati più grandi, da 42 e 46 mm, che ne aggiorna il design, risultando più leggero, sottile e disponibile anche in una versione in titanio.

Apple Watch Series 10 colori

Tutti i modelli di Apple Watch dal 2014 ad oggi

Ora che conosciamo per sommi capi le tappe più importanti della storia di Apple Watch, andiamo a vedere i modelli che compongono una serie presentata dall’azienda di Cupertino nel 2014, diventata un’icona e un modello per la maggior parte dei produttori di smartwatch.

Le funzioni di Apple Watch e watchOS

Alla base del successo di Apple Watch c’è watchOS, un sistema operativo basato su iOS con cui quindi condivide molto. La prima versione venne rilasciata il 24 aprile 2015 in occasione del lancio della prima generazione di Apple Watch, versione a cui seguì pochi mesi dopo watchOS 2, nel 2016 watchOS 3 e così via fino ad arrivare a watchOS 10, la più recente, rilasciata a settembre 2023.

Già dalla seconda reiterazione includeva il supporto per le app di terze parti, ma è con la quinta, rilasciata nel 2018 che Apple introdusse su watchOS più applicazioni, la modalità Walkie-Talkie e nuove funzioni di allenamento, una delle caratteristiche che ha reso Apple Watch un dispositivo particolarmente apprezzato anche da chi pratica sport.

Al di là del monitoraggio della frequenza cardiaca, già da watchOS 4 Apple offre stime del VO2max, una metrica che descrive il proprio stato di allenamento e le capacità nella corsa (e in altri sport). Ma sono altrettanto rilevanti anche le funzioni per la salute quali il tracciamento del ciclo mestruale di watchOS 6, l’analisi della saturazione dell’ossigeno nel sangue (SpO2), aggiunta con watchOS 7, versione che ha integrato inoltre anche il monitoraggio del sonno e della frequenza di respirazione.

Le più recenti hanno poi completato quello che già prima era un sistema operativo molto completo, intuitivo ed efficace, con alcune novità come il supporto alla tecnologia Ultra Wideband che apre ad alcune funzioni particolari come la possibilità di aprire e chiudere le porte di casa o dell’auto e di fare altre cose. watchOS 8 ha portato inoltre anche nuove modalità di allenamento, cambiamenti per l’app Casa e per Messaggi, dando la possibilità all’utente di usare nello stesso messaggio la scrittura a mano, la dettatura e le emoji, di modificare il testo dettato o di scegliere tra centinaia di GIF. Con watchOS 9 sono arrivate nuove watch face su Apple Watch, un’app Allenamento aggiornata e più ricca, la funzione Cronologia fibrillazione atriale e altre novità e ritocchi a diverse applicazioni integrate. Con watchOS 10 arrivano i widget dinamici e interattivi, nuovi quadranti, nuovi strumenti per chi fa trekking e ciclismo, nuove funzioni per la salute, NameDrop per condividere velocemente informazioni di contatto fra dispositivi vicini e altro. La versione più recente, watchOS 11, introduce invece le nuove app Traduci e Vitals, alcune novità per Raccolta smart e il quadrante Foto, e le nuove funzionalità dedicate allo sport, con carichi di allenamento, nuove opzioni per gli anelli Attività, la scala relativa agli sforzi, nuove tipologie di workout per l’app Allenamento e altro.

Apple watchOS 11

Forte della stretta integrazione con iOS, il sistema operativo di Apple Watch è stato e continua a essere un riferimento per il settore degli smartwatch, seppur non senza limiti (in primis la compatibilità esclusiva con iPhone). Ma può fare praticamente di tutto, dalle chiamate al rilevamento di incidenti, dal monitoraggio delle fasi del sonno al tracciamento degli allenamenti, dalle indicazioni stradali delle mappe alle risposte dell’assistente vocale Siri, passando per i pagamenti con Apple Pay, e le infinite personalizzazioni sia fisiche (tramite cinturini e opzioni varie) che digitali (con le watch face); il tutto con gran semplicità e fluidità, specie con i modelli più recenti e potenti. La possibilità di scaricare nuove app dall’App Store e gli aggiornamenti puntuali garantiti da Apple negli anni rappresentano due dei pilastri del successo di uno smartwatch che rappresenta ancora oggi il riferimento del settore.

Cosa ci riserva Apple in futuro?

In futuro vedremo nuovi Apple Watch e nuove versioni del suo sistema operativo, questo è poco ma sicuro. L’azienda di Cupertino punta molto sul suo orologio, che nel 2025 vedrà l’arrivo di watchOS 12 e di nuovi modelli: Apple Watch Series 11 e, probabilmente, anche Watch Ultra 3 e un nuovo Watch SE. Sia per il software che per l’hardware gli appuntamenti sono fissati per il prossimo anno, per la WWDC 2025 di giugno e per il consueto keynote di settembre.