Presentato lo scorso 6 settembre a Berlino, in concomitanza con IFA 2024, Amazfit T-Rex 3 è lo smartphone più recente del produttore cinese, che sta realizzando prodotti sempre più curati e apprezzati anche dagli sportivi professionisti, come confermano le numerose partnership di altissimo livello.
Dopo averlo visto dal vivo lo abbiamo tenuto al polso nelle ultime 3 settimane, mettendolo alla prova sia nella vita di tutti i giorni sia per quanto riguarda lo sport, in particolare corsa e ciclismo. È dunque giunto il momento di parlarvene in maniera più approfondita nella nostra recensione completa.
Indice:
Completo e resistente
Anche se a prima vista le novità proposte da Amazfit T-Rex 3 potrebbero sembrare poche rispetto ad Amazfit T-Rex Ultra (qui trovate la nostra recensione completa), basta uno sguardo più attento alla scheda tecnica per accorgersi dei tanti miglioramenti introdotti, che vanno ben oltre al design della cassa, ottagonale piuttosto che circolare.
Lo schermo è più grande e raggiunge ora 1,5 pollici, con una risoluzione di 480 x 480 pixel che garantiscono un’ottima leggibilità. Quello che impressiona maggiormente però è il dato relativo alla luminosità massima, che raggiunge i 2.000 nit, ottimo per avere sempre una visione perfetta anche nelle giornate più luminose, sotto la luce diretta del sole. Migliorato anche il sensore di luminosità ambientale, che mantiene una luminosità più alta rispetto, ad esempio ad Amazfit Balance, consentendo di leggere con maggiore facilità anche i caratteri più piccoli.
La scheda tecnica non presenta particolari novità e include un tradizionale sensore biometrico BioTracker in grado di rilevare, oltre alla frequenza cardiaca, anche il livello di ossigeno nel sangue. Sono presenti accelerometro, giroscopio, sensore geomagnetico, altimetro barometrico, sensore di luce ambientale e di temperatura. La connettività include il Bluetooth 5.2 e il WiFi a 2,4 GHz, molto utile per il download degli aggiornamenti e per il caricamento dei dati nel cloud. Il Bluetooth permette invece di trasferire i dati sullo smartphone dove, grazie all’app Zepp, è possibile ottenere delle analisi accurate sia delle attività sportive sia del sonno, in particolare con l’ausilio di Zepp Aura e Zepp Fitness.
Il sistema di posizionamento utilizza sei sistemi satellitare a doppia banda, per una precisione decisamente soddisfacente anche in ambienti difficili, come nel sottobosco. È presente un microfono per interagire con Flow, ma non troviamo un altoparlante, quindi non è possibile ascoltare direttamente la musica o utilizzare lo smartwatch per rispondere, tramite Bluetooth, alle chiamate ricevute sul telefono.
È comunque possibile collegare un paio di cuffie Bluetooth per ascoltare la propria musica, sfruttando i circa 26 GB di spazio di archiviazione a disposizione. Oltre alla musica è possibile salvare sullo smartwatch anche le mappe, per sfruttare il sistema di navigazione integrato, molto comodo se vi piace il trail e volete esplorare nuovi percorsi o se volete essere sicuri di riuscire sempre a tornare a casa.
Oltre a poter impostare un percorso da seguire, con indicazioni passo passo, potete infatti utilizzare il ritorno al punto di partenza, con numerose funzioni che lo rendono un valido sostituto di uno smartphone.
Amazfit T-Rex 3 è il secondo smartphone del brand a supportare i pagamenti tramite Zepp Pay, una funzione che abbiamo avuto modo di sperimentare con successo senza incontrare problemi di alcuni tipo, in diversi negozi.
Per il resto lo smartwatch è in grado di tracciare oltre 170 diverse attività sportive, comprese tutte quelle acquatiche vista la resistenza alle immersioni fino a 45 metri, anche se la certificazione parla di resistenza a 10 atmosfere, così da garantire la possibilità di resistere anche a spruzzi e docce senza alcun problema. La natura da avventuriero di T-Rex 3 si nota anche dalla elevata resistenza e dalla capacità di funzionare anche in condizioni estreme, con un range di utilizzo che vai dai -30 ai 70 ℃, per potersi godere lo smartwatch in ogni condizione meteorologica.
Amazfit T-Rex 3 è inoltre rispettoso della privacy dell’utente, vista la possibilità di scegliere come gestire i dati relativi alla posizione GPS. Potete infatti disabilitare completamente l’archiviazione o scegliere di salvare i dati localmente sullo smartphone, effettuare un backup sulla posta elettronica, su un disco di rete o tramite app di terze parti.
La naturale evoluzione del Balance
Nonostante il design sia decisamente diverso da quello di Amazfit Balance, questo T-Rex 3 è indubbiamente uno smartwatch che fa tesoro dell’esperienza acquisita con lo smartwatch presentato ormai un anno fa. Zepp, la compagnia alle spalle del marchio Amazfit, sembra aver fatto una scelta chiara, cioè quella di ridurre il numero di dispositivi commercializzati, puntando sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
E questo T-Rex 3 prende quanto di buono visto sul Balance, come la funzione di pagamento, Zepp Flow con i suoi comandi vocali che rendono più semplice l’interazione con lo smartwatch, migliorando ulteriormente una autonomia che era già di tutto rispetto e portandola a un livello di eccellenza assoluta, soprattutto se la paragoniamo agli smartwatch dotati di Wear OS o agli Apple Watch, dove raggiungere i 3-4 giorni è considerato un ottimo risultato.
Zepp OS ha ormai raggiunto una stabilità impareggiabile, è veloce in ogni situazione e non ha nulla a che vedere con il sistema operativo di qualche anno fa, che rendeva meno soddisfacente l’esperienza d’uso. C’è tutto quello che si può chiedere da uno smartwatch, manca giusto qualche funzione che probabilmente vedremo nei prossimi anni, come la misurazione della pressione sanguigna (Amazfit ha già iniziato i testi in questo senso) o il cardiogramma, novità che spesso sono ostacolate dalle tante leggi legate al trattamento dei dati sensibili.
Oltre a una migliore autonomia, cosa di cui vi parliamo tra poco, T-Rex 3 offre una luminosità dello schermo decisamente superiore, caratteristica molto utile in uno smartwatch che nasce per essere utilizzato soprattutto all’aria aperta. Zepp merita inoltre una nota di merito per il cinturino, o meglio per gli adattatori forniti nella confezione di vendita.
Il produttore infatti ha inserito uno strumento per rimuovere il cinturino originale, tenuto in sede da una vite ben salda, e installare due adattatori che permettono di montare qualsiasi cinturino da 22 millimetri. In questo modo è possibile scegliere tra le tante soluzioni in commercio, con cinturini in metallo o in tessuto, come quelli del Balance.
Tracciamento attività
Anche se qualcuno potrebbe trovarlo ingombrante per l’utilizzo durante le attività sportive, questo T-Rex 3 si comporta bene e con un peso di appena 68 grammi, non si sente quasi al polso. Lo abbiamo utilizzato principalmente per tracciare attività di camminata, corsa e ciclismo e i risultati sono stati sicuramente soddisfacenti.
Agganciare i satelliti è una procedura che richiede giusto qualche secondo e non abbiamo mai avuto problemi di stabilità nemmeno passando in mezzo a qualche bosco decisamente fitto, con la traccia che è sempre rimasta coerente. Ottima la precisione del segnale ricevuto, in linea con gli altri modelli del brand che negli ultimi tempi hanno una qualità davvero elevata sotto questo punto di vista.
La presenza di tasti fisici su entrambi i lati rende più semplice scorrere tra i menu o regolare le impostazioni anche con i guanti interi da bici, riducendo le distrazioni. Ottima la visibilità dei dati anche nelle giornate più soleggiate, senza che sia necessario schermare il display per leggere i valori, basta davvero un’occhiata per leggere i dati che interessano in un attimo.
Una volta a casa i dati possono essere sincronizzati con l’app Zepp installata sullo smartphone, utilizzata anche per installare nuovi firmware e gli aggiornamenti delle applicazioni, che sono decisamente frequenti.
Se contiamo il fatto che può essere utilizzato anche con temperature estreme, è indubbiamente un ottimo compagno per qualsiasi tipo di attività fisica, dallo sci al nuoto, alle ultramaratone estive.
Autonomia da record
Il pezzo forte di Amazfit T-Rex 3 è indubbiamente l’autonomia, grazie a una batteria da ben 700 mAh, un valore che difficilmente si vede all’interno di uno smartwatch. Si tratta di un valore superiore del 50% circa rispetto a quello di Amazfit Balance che però sulla carta si traduce in un’autonomia doppia.
In queste settimane abbiamo tenuto al polso entrambi i dispositivi, con le stesse identiche impostazioni, AoD attivo 14 ore al giorno, misurazione della frequenza cardiaca, livello di ossigeno nel sangue, qualità del sonno e stress. I due smartwatch sono stati collegati allo stesso smartphone, così da avere un ambiente uniforme, e risultati realistici.
Se Amazfit Balance ha richiesto una carica dopo 7 giorni di utilizzo impegnativo (senza GPS), Amazfit T-Rex 3 è riuscito a resistere per ben 16 giorni, un risultato inatteso quanto apprezzato. E anche mettendolo di fronte a un utilizzo più impegnativo, con 4 ore di GPS alla settimana, siamo comunque riusciti a raggiungere i 13 giorni, un risultato decisamente sorprendente ma soddisfacente.
Ottima anche l’idea di semplificare la basetta di ricarica, compatibile anche con gli smartwatch precedenti, ma priva ora del cavo USB integrato. Al suo posto una porta USB-C che permette la ricarica con lo stesso carica batterie dello smartphone, riducendo l’ingombro nei cassetti o nello zaino, qualora vi trovaste a viaggiare spesso.
Le maggiori dimensioni della batteria hanno portato a un incremento dei tempi di ricarica che sono comunque leggermente inferiori rispetto a quanto afferma Amazfit. Il brand parla di circa 3 ore ma, almeno nel nostro caso, siamo sempre riusciti a completare la ricarica in poco più di due ore e mezza.
In conclusione
Amazfit T-Rex 3 può di fatto essere considerato una versione rugged di Amazfit Balance, per i motivi che vi abbiamo spiegato poco fa. Questo significa una soluzione perfetta per chi ama questa tipologia di orologi, e per chi pratica attività all’aria aperta e vuole un dispositivo in grado di resistere a sollecitazioni e maltrattamenti.
Mancano dunque novità eclatanti, se escludiamo un’ottima autonomia, visto che di fatto sono state riprese tutte le funzioni del Balance. Il design poco si addice alle occasioni importanti, dove un Balance è sicuramente più indicato e anche per lo sport ci sono valide alternative, come Cheetah Pro. Ma se vi piace lo stile e volete il meglio della tecnologia Amazfit, e soprattutto non avete già un prodotto recente, allora questo Amazfit T-Rex 3 è sicuramente un ottimo prodotto, da acquistare senza pensarci troppo.
Pro:
- autonomia strepitosa anche con AoD
- dotazione completa
- completamente controllabile con i tasti
Contro:
- design particolare
- poche novità tecnologiche
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