Dopo circa quattro settimane d’utilizzo quotidiano, è tempo di tirare le somme. Suunto 5 Peak è un bel prodotto (in senso lato) soprattutto per gli sportivi che non pretendono troppo, ma nemmeno cercano il solito smartwatch bello, funzionale ma che in fin dei conti mal si presta alle attività sportive outdoor. Pochi fronzoli sia fuori che dentro per un orologio che si fa piacere per il suo essere concreto, leggero (ma plasticoso) e ricco di funzioni e funzioncine che tanti sportivi sanno apprezzare.
Quattro settimane, dicevo, sono abbastanza per trarre le (prime) conclusioni su uno sportwatch che in questi ultimi giorni ho provato per bene in diverse situazioni. Vi dico già da subito che il giudizio è positivo, ma ci sono dei ma che è bene sottolineare. Comunque, mettetevi comodi che vi racconto tutto.
Indice:
Semplice ed essenziale il design, deludente lo schermo
La prima cosa che si nota aprendo la confezione è la leggerezza. Suunto 5 Peak è una piuma considerando i suoi 39 grammi: merito della costruzione prevalentemente plastica (poliammide per la precisione) che caratterizza la cassa, fatta eccezione per la ghiera, in acciaio inossidabile. La resistenza alle immersioni in acqua fino a 30 metri e il cinturino standard da 22 mm, morbido e con un pratico sistema di ritenzione, sono due pro degni di menzione.
Esteticamente parlando, Suunto 5 Peak si presenta bene, nonostante i materiali non siano di pregio e lo sport sia il suo riferimento, è anche abbastanza elegante. Peccato per i 5 tasti fisici, che non restituiscono una sensazione particolarmente piacevole al tatto, con un feedback tattile che fa storcere un po’ il naso a chi è abituato ai sistemi meccanici.
L’altra nota dolente relativa al design riguarda le cornici del display, troppo abbondanti. Peccato perché di spazio per montare uno schermo più grande dei soli 1,1″ di diametro, su un orologio da 43 mm con una ghiera così minuta, ce ne sarebbe molto.
Lo schermo del Suunto 5 Peak è a matrice, di quelli che danno il meglio di sé sotto la luce del sole. Scordatevi la resa di un OLED, qui si punta sull’autonomia, ma se si proviene da uno smartwatch (non uno sportwatch) anche di fascia bassa ci vuole qualche giorno per abituarsi a colori slavati, alla retroilluminazione bluastra, a una leggibilità davvero scarsa e, in generale, a una bassa risoluzione (di 218 x 218 pixel) che contribuisce a penalizzare di molto l’esperienza utente. Ok l’assenza del touch, ma su un dispositivo che costa 299 euro di listino, mi aspettavo qualcosa di più.
MSI Katana 17 B13VGK-1022IT,
17,3'' FHD 144Hz, i7-13620H, Nvidia RTX 4070, 8GB/1TB
Come va nello sport
In queste settimane l’ho provato svolgendo sostanzialmente quattro attività sportive differenti: corpo libero/palestra, ciclismo su strada, mountain bike e trail running. Suunto 5 Peak è uno sportwatch più che uno smartwatch, ragion per cui le aspettative sono in questo ambito più elevate del solito. Ma qui il giudizio è decisamente positivo per diversi motivi.
Al di là della presenza di tanti sport di serie (più di 80), le attività precaricate sono gestibili e personalizzabili in vario modo. Ad esempio per l’attività “bicicletta” (ma non solo) si possono collegare sensori terzi tramite Bluetooth Smart (sensori di velocità, di cadenza e misuratori di potenza), si possono impostare gli intervalli per l’allenamento e degli obiettivi di durata e di distanza, dei target delle soglie cardiache, seguire dei percorsi caricati (niente mappe cartografiche, s’intende ma la sola traccia su campo vuoto), oltre alle guide e alle funzioni extra specifiche di Suunto. Ad attività avviata oltre ai dati indicati all’interno del quadrante principale è possibile ottenere altre informazioni dalle altre pagine, opzione variabile a seconda dell’attività sportiva selezionata.
La registrazione della traccia è precisa, ed è possibile configurare l’intervento di diversi sistemi di geolocalizzazione (GPS + QZSS, GPS + QZSS + GLONASS, GPS + QZSS + Galileo o GPS + QZSS + BeiDou). In generale, ho notato solo qualche problema nelle attività di trail running nei sentieri più immersi nel bosco, zone in cui qualsiasi sistema fatica a restituire informazioni precise. In tutti gli altri contesti di utilizzo mi ha soddisfatto, anche la velocità di aggancio dei satelliti.
Purtroppo manca la bussola ma soprattutto l’altimetro barometrico, un elemento riservato agli sportwatch Suunto di più alta gamma che, al di là della logica assenza della funzione dei passi saliti, torna utile per ottenere delle informazioni più precise relative all’altimetria nelle attività all’aperto. Questo non vuol dire che ad esempio in un trekking l’attività registrata non mostri il dislivello o l’altimetria, significa solo che nella maggior parte dei casi i dati restituiti sono meno precisi, perché basati esclusivamente sul GPS, tutto qua.
Questione rilevazione della frequenza cardiaca (il monitoraggio è costante), Suunto 5 Peak non delude affatto. Nelle diverse attività sportive che ho svolto ho specchiato i dati con la fascia cardio e, in generale, i valori restituiti dall’orologio sono in linea. Sia nella corsa che nel ciclismo non ho rilevato picchi, qualche problemino in più è sorto con la mountain bike, per via delle numerose vibrazioni che, beninteso, falsano la rilevazione. Gli errori più vistosi li ho tuttavia riscontrati nel corpo libero/palestra, attività sportiva dove la maggior parte dei cardiofrequenzimetri da polso hanno difficoltà.
L’app companion, le funzioni smart e l’autonomia
Suunto 5 Peak non è uno smartwatch vero e proprio ma, come ribadito già fra le righe qui sopra, si colloca piuttosto nella categoria degli sportwatch. Ciò malgrado, sono presenti molte funzioni che lo rendono un prodotto piuttosto versatile e l’app companion per la gestione dello smartwatch e dei suoi diversi aspetti funziona bene e, soprattutto permette di approfondire praticamente tutto: dagli sport al sonno, dai progressi della propria forma fisica alle calorie bruciate, dalla pianificazione dei percorsi al salvataggio dei punti di interesse e così via.
L’app companion Suunto
Vale la pena spendere due parole sulle possibilità offerte dall’app. Le modalità sportive si possono personalizzare appieno proprio qui, attraverso opzioni di facile lettura con cui ordinare gli sport preferiti da visualizzare nella lista rapida (per accedere alla lista completa è necessario un passaggio ulteriore). Creando una nuova attività dall’opzione apposita è possibile inoltre personalizzare i campi dati e le diverse pagine disponibili con le informazioni che si desidera (fino a 7 campi per pagina per 4 pagine complessive).
Ai principianti sono dedicate le SuuntoPlus Guides, delle app che offrono suggerimenti in tempo reale per gli sport all’aperto, per tutti tornano comode le “Funzioni di SuuntoPlus” degli extra che possono essere aggiunti all’orologio per arricchire l’esperienza d’uso. C’è ad esempio Safe per condividere la posizione corrente con gli altri, lo Sforzo relativo di Strava e Potenza di pedalata di TrainingPeaks (app con cui è chiaramente collegabile), Burner per indicare la percentuale di energia bruciata dai grassi, e così via.
Il registro degli allenamenti è utile come storico, registro che viene replicato anche per i passi, per le calorie, per l’allenamento (risultante del rapporto fra CTL e ATL, fitness e affaticamento, rispettivamente), per il sonno, e per la forma fisica, metrica derivante dalla stima del V02max rilevato da Suunto 5 Peak per la corsa, la camminata e per il ciclismo (in quest’ultimo caso qualora l’utente abbina un misuratore di potenza).
Ultima, ma non per importanza, la sezione Mappa dell’app Suunto. Qui è possibile creare un percorso manualmente, di sana pianta (in stile Komoot, per intenderci) con tanto di mappe di calore, per orientarsi meglio nelle aree meno conosciute (non è ricco e affidabile come la soluzione dello strumento per creare percorsi su Strava, ad esempio). Il nuovo itinerario è possibile sceglierlo in base alla propria attività, con le mappe 3D o 2D e mostrando o meno i punti di interesse. In alternativa, non manca l’opzione per caricare un file .GPX già archiviato per ricreare il percorso sull’app e importarlo sul proprio Suunto.
Le funzioni smart
App a parte, lato smart dicevamo, ci sono le notifiche e la possibilità di rispondere con dei messaggi preimpostati (solo Android), c’è la possibilità di gestire la riproduzione musicale dello smartphone collegato (da cui tuttavia dipende obbligatoriamente: non è possibile archiviarci la musica), è compatibile con gli aggiornamenti firmware OTA attraverso l’app companion e così via.
Niente microfoni, assistenti vocali o funzioni per effettuare le chiamate dal polso, ma Suunto 5 Peak si fa perdonare per le tante funzioni sportive, aspetto su cui l’interfaccia utente è incentrata come abbiamo avuto modo di dimostrare. C’è modo di personalizzare i quadranti, ma scordatevi le opzioni disponibili altrove: salvo corposi aggiornamenti futuri al momento sono 12 i quadranti disponibili, watch faces di cui si possono cambiare i colori, tutto qua.
Quanti giorni dura?
La questione display ritorna a pesare quando si tocca l’argomento autonomia. Suunto 5 Peak, proprio in virtù di quanto detto per quest’ultimo, è in grado di offrire valori più che soddisfacenti, considerando anche mole e peso esigui di questo sportwatch. Qui dipende tutto dall’uso che se ne fa dell’orologio, visto che l’attività che più pesa è beninteso la registrazione degli sport all’aperto con GPS attivo, oltre al monitoraggio 24 ore su 24 della frequenza cardiaca.
Comunque, personalmente non ho avuto problemi nel superare i 5 giorni di utilizzo svolgendo in media 9 ore di attività sportiva all’aperto (quindi con GPS acceso) e cardiofrequenzimetro sempre attivo. Con un utilizzo più parsimonioso non mi sorprenderebbe ritrovarlo ancora acceso alla fine di un’intera settimana. E per inciso, la possibilità di ridurre la precisione del GPS, è un plus di indubbio valore.
Conclusioni
È tempo di tirare le somme. Come avrete intuito sono soddisfatto ma nel contempo un po’ deluso da Suunto 5 Peak. Quel display dai colori slavati, poco luminoso (per usare un eufemismo) rovina un prodotto di sicuro valido e consigliabile a chi cerca uno sportwatch che offra un ventaglio di funzioni sportive, metriche e opzioni con cui iniziare (e perché no) a praticare sport.
Non è un prodotto per i più esigenti perché mancano alcune cose: in primis l’altimetro barometrico, in secundis le funzioni (la cartografia, la musica, il touchscreen, che ormai inizia a prendere piede sugli orologi sportivi), ma anche materiali più solidi e duraturi (che per un utilizzo sportivo outdoor sono necessari) e una batteria più grande.
Sono questi tutti punti trascurabili nel caso in cui puntiate sulla leggerezza, su un prodotto sportivo ma non troppo costoso e pronto all’uso, senza fronzoli. Perché di fatto Suunto 5 Peak mi ha piacevolmente soddisfatto per tutto il resto, compresa l’interfaccia utente (scarna ma intuitiva) e l’app.
Al prezzo di listino (299 euro, ma online e su Amazon si trova anche a meno) è da comprare? Dipende, perché la concorrenza è qui agguerrita, soprattutto quella degli smartwatch, fascia in cui di valide alternative (chiaro, meno orientate sullo sport) ce ne sono a bizzeffe. Decisamente meno gli sportwatch che, esclusi i Garmin (Forerunner 245 è probabilmente il più diretto concorrente), virano su prezzi ben più elevati, riferiti a un pubblico ben diverso. Il rapporto qualità-prezzo, nella corsia di mercato di cui fa parte è dalla sua, e senza dubbio (nonostante lo schermo) rimane una valida alternativa da considerare.
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Notebook Black Friday 2024: le migliori offerte
- 🖥️ Intel Arrow Lake: analisi delle prestazioni, profili Intel, E-Core e tutto quello che dovete sapere
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo