Giusto in tempo per un regalo last minute vi parliamo oggi della Xiaomi Smart Band 9 Pro, un misto tra orologio smart e band con dimensioni poco impegnative, qualità costruttiva e design lodevoli, posizionamento GPS per tracciare le attività ed un costo di 79 Euro di listino. Un prodotto interessante, che non promette l’impossibile ma fa tutto bene, con grande affidabilità e maturità. Sì, un regalo di Natale con cui andare sul sicuro e fare bella figura, garantito.
Indice:
Design e qualità costruttiva
Punto cruciale perché solitamente le smart band economiche è proprio qui che deludono, e guarda un po’, proprio al primo impatto. La Xiaomi Smart band 9 Pro invece no, da subito ci ha convinto perché potrebbe sembrare un prodotto molto più costoso appena la si estrae dalla (spartana) confezione. Il telaio è in alluminio, il cinturino va ad inserirsi nel corpo principale con un aggancio nascosto, il vetro protettivo del display è curvato su tutti e 4 i lati.
È leggera (24 grammi) ma non è troppo da dare l’impressione di essere economica, forse sul cinturino si poteva fare qualcosa in più ma separatamente si possono acquistare alternative più pregiate, e tra l’altro sono compatibili i vecchi cinturini della 8 Pro, che si trovano online per pochi euro. Le dimensioni sono perfette (43,27 x 32,49 x 10,8 mm), in un polso maschile forse potrebbe sembrare un filo piccola, mentre in uno femminile un filo grande, alla fine Xiaomi ha trovato un compromesso che può andar bene per tutti.
Il sottoscritto, che ha provato almeno una quindicina di smartwatch e smartband nel 2024, trova che questa via di mezzo sia quella giusta, perché è ben spendibile in tanti contesti: non è “troppo” impegnativa da indossare durante il giorno, non arreca fastidio scrivendo al PC, non si sente dormendo, ma è abbastanza grande per leggere le notifiche senza lente di ingrandimento o per dare una rapida occhiata alle statistiche mentre si fa sport.
Display
Abbiamo detto che il primo impatto è molto positivo, poi si accende e si rivela un bel display AMOLED da 1,74 pollici con risoluzione sorprendentemente elevata e una luminosità di 1200 nits. C’è un piccolo dettaglio tecnico che potrebbe passare in sordina ma è molto importante ed è il sensore di luminosità: utilissimo e ben funzionante, consente di non dover pensare mai alla regolazione della luminosità, che non sarà mai troppo blanda di giorno o troppo forte di notte.
Il picco di 1200 nits è più che sufficiente per leggere bene lo schermo anche in pieno sole. Ad impreziosire il tutto c’è poi una grafica curata soprattutto nelle watch faces, che esaltano le cornici sottili del display e si integrano coerentemente anche con l’always on display.
C’è il GNSS (GPS, BeiDou, GLONASS, Galileo e QZSS)
La differenza principale tra la Smart Band 9 e la 9 Pro, oltre al form factor è nella presenza di un modulo GNSS integrato, quello che molto spesso viene chiamato semplicemente GPS, riferendosi alla costellazione satellitare USA (qui per saperne di più). La localizzazione torna utile essenzialmente per il tracking delle attività sportive all’aperto: camminate, escursioni, corsa, bici. Per chi fa sport è essenziale che ci sia il GPS, altrimenti si può ottenere solo una stima spannometrica della distanza percorsa, oppure, ci si porta dietro lo smartphone per sfruttarne, appunto, la localizzazione.
La questione del portare con sé lo smartphone ritorna in realtà, perché forse uno dei difetti maggiori di questa band è che non supporta la funzione di riproduzione musicale, non è possibile quindi caricare musica in memoria e non è possibile collegare un paio di cuffiette Bluetooth.
Tornando alla localizzazione abbiamo rilevato delle buone performance, nell‘immagine che segue potete vedere il confronto tra la traccia della Smart Band 9 Pro (in blu) e quella di un Amazfit T-Rex 3 (in rosso), che è estremamente accurato. Come si può notare, la distanza viene leggermente sottostimata quando ci sono molte curve, che vengono talvolta tagliate. Complessivamente però la stima della distanza è precisa nell’ordine di qualche metro, risultando più che sufficiente per tracciare le attività di uno sportivo occasionale.
Nella corsa, inoltre, si può giovare di alcune statistiche extra che rendono sicuramente la band interessante per chi pratica questo sport. Il cardio è piuttosto preciso, seppur non molto reattivo ai cambiamenti, viene eseguito uno split automatico della sessione per ogni km con ritmo medio di ogni segmento, otteniamo dati di cadenza in passi al minuto, infine una scheda riepilogativa con Vo2max rilevato (molto sottostimato), carico di allenamento, ore necessarie per il recupero e un punteggio di vitalità. Rimaniamo sempre nell’ambito di un allenamento occasionale (non si possono programmare gli allenamenti, non c’è un coach virtuale in real time, non si possono seguire sessioni di allenamento contro se stessi)
Le sessioni di allenamento si possono poi esportare in formato GPX, KML o TCX, i dati si possono sincronizzare con Strava, Google Fit o Suunto app.
Funzioni smart
Da questo punto di vista non ci sono differenze significative rispetto alla Smart Band 0, la band sarà sempre un “notificatore”, capace di portare tutte le notifiche delle app prescelte al polso, ma lo schermo più grande darà una mano nella lettura. Si può leggere il testo dei messaggi e mail per intero, le notifiche vengono raggruppate per app e per quelle di messaggistica anche per mittente. Continua a non essere possibile rispondere e le immagini all’interno dei messaggi non vengono visualizzate. Bisogna poi tenere presente che le notifiche verranno sincronizzate solo in una direzione, cioè dal telefono alla band, per cui eliminando la notifica dalla band comunque continuerà ad essere presente sullo smartphone associato.
La Smart Band 9 pro non può fungere da dispositivo per le chiamate vivavoce, non dispone di speaker e microfono per cui le chiamate si potranno solamente silenziare con una risposta preimpostata da inviare come sms, oppure accettare ma bisognerà utilizzare lo smartphone per chiamare.
Le watch faces sono molte e personalizzabili, ben disegnate e coerenti anche in versione AOD. Xiaomi ha migliorato molto l’aspetto grafico di Hyper OS su questi dispositivi indossabili, con testi in grassetto ben visibili, nuove animazioni gradevoli e un’ottima reattività del sistema.
Tra le applicazioni installate (non se ne possono aggiungere altre) troviamo la sveglia, calendario, meteo, attività, eventi, cronometro, controllo della musica, orologio, timer, torcia, controllo remoto della fotocamera dello smartphone, controllo vibrazione/audio del telefono. Immancabile poi il “trova telefono” che lo fa squillare, purché sia connesso via Bluetooth.
La band si può associare sia agli smartphone Android che agli iPhone, in ogni caso bisognerà installare sullo smartphone l’app Mi Fitness che sarà il contenitore di tutti i dati relativi alla salute e consentirà anche di accedere ad ulteriori impostazioni di utilizzo della band e agli aggiornamenti.
Fitness e salute
Il monitoraggio dell’attività sportiva è impreziosito dal GPS, particolarmente adatto per le attività all’aperto, Xiaomi però ha reso la Smart Band 9 Pro compatibile con ben 150 diverse attività, compreso il tracciamento automatico del nuoto con conteggio delle vasche. Il dispositivo è dunque adatto per un utilizzo sportivo variegato, per quanto comunque rimanga indicato per gli sportivi amatoriali.
Nell’ambito della salute è possibile dunque tenere sotto controllo “a spot” oppure in modo continuativo il battito cardiaco, SpO2, livelli di stress, qualità del sonno e l’attività giornaliera (passi, calorie). La band è anche in grado di analizzare la frequenza di respirazione e guidare l’utente in sessioni di controllo del respiro per diminuire i livelli di stress e favorire la concentrazione. Per il battito cardiaco e la concentrazione di ossigeno nel sangue si possono attivare avvisi di superamento soglia verso l’alto o verso il basso.
Particolarmente evolute sono le statistiche sul sonno con rilevamento delle diverse fasi (leggero, profondo, REM), i cicli del sonno sul lungo periodo e consigli per migliorare le abitudini sotto forma di un profilo di “animale”, un modo simpatico per rendere consapevole l’utente di quanto sia importante dormire bene, nel limite del possibile.
Batteria e autonomia
L’autonomia si attesta attorno ai 10 giorni di utilizzo di media, ma può salire o scendere in base a quante e quali funzioni decidiamo di attivare. Il sistema si appoggia ad un generoso modulo da 350 mAh e ad un SoC che gestisce bene tutto il sistema, risparmiando energia dove possibile.
Le funzionalità più “energivore” sono il tracciamento continuo del cardio e SpO2, esoso anche il monitoraggio avanzato del sonno con controllo del respiro, così come l’always on display. Abbiamo notato anche un certo impatto delle notifiche, specialmente se si è impostato di riaccendere il display al ricevimento.
Con un po’ di accortezze, magari impostando di ricevere al polso solo le notifiche dalle app importanti e disattivando il rilevamento SpO2 continuo (poco utile a meno che non si soffra di patologie particolari), allora le due settimane con una sola carica sono tranquillamente alla portata.
In conclusione
Siamo alle battute finali della recensione di Xiaomi Smart Band 9 Pro, proposta a 79,99 Euro di listino. È un ottimo prodotto, ben diverso dalle smart band economiche, ben lontano anche dall’ingombro degli smartwatch. Adatta veramente a tutti e molto versatile, ci è piaciuta e per Natale potrebbe magari risolvervi il problema del “cosa regalo”.
Pro:
- Qualità costruttiva e design curati
- GNSS per lo sport
- Lunga autonomia
Contro:
- Area smart molto basilare
- Niente vivavoce e supporto alle cuffie BT
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Windows 11 e 10: le novità del Patch Tuesday di dicembre 2024
- 💻 Troppi portatili al Black Friday? Andate sul sicuro con queste offerte MSI
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo