A distanza di 40 giorni dal rilascio di Chrome 72, gli sviluppatori di Google hanno provveduto a rilasciare la versione stabile di Google Chrome 73 per i sistemi operativi Windows, macOS e Linux. Le novità introdotte sono molte ma, senza dubbio, a spiccare è la tanto attesa Dark Mode.
Dark Mode
La Dark Mode di Chrome rispetta le impostazioni di macOS Mojave e l’opzione di Windows 10 “Colori” corrispondente. L’aspetti scuro viene applicato alla parte superiore del browser, comprese le schede, la omnibar e la barra dei preferiti, oltre al menu di overflow a tre punti.
Le pagine delle impostazioni, dei segnalibri e diversi altri settori di Google Chrome rimangono bianchi, mentre la pagina “Nuova Scheda” presenta un problema in cui il testo di scelta rapida è appena visibile. Nel complesso, è identico al tema Incognito, con la modalità di navigazione privata che adotta un badge nell’angolo in alto a destra per distinguersi.
Poiché la modalità Dark è finalizzata a conformarsi alle funzionalità a livello di sistema operativo, gli utenti devono visitare Preferenze di Sistema su Mac per impostarlo. Fortunatamente, la transizione del tema avviene immediatamente e senza interruzioni.
Altre novità
Google Chrome 73 continua la spinta alla semplificazione e all’unificazione dell’ecosistema Google introducendo una nuova sezione “Sincronizzazione e servizi Google” che riunisce tutte le opzioni relative ai dati raccolti da Google nel browser. Molte delle impostazioni erano precedentemente in “Privacy” e sono associate a tre nuove funzionalità.
Quando Chrome Sync è abilitato effettuando l’accesso con il proprio account Google, è disponibile una nuova funzionalità “Controllo ortografico avanzato” e “Navigazione estesa per rapporti estesi”. C’è anche una nuova opzione “Effettua ricerche e naviga meglio” che consente a Chrome di raccogliere URL anonimi.
Queste nuove opzioni e la riorganizzazione delle impostazioni non sono ancora ampiamente disponibili e stanno ancora venendo implementate, segno che si tratta di un aggiornamento extra lato server.
Chrome ora supporta i tasti multimediali hardware per riprodurre / mettere in pausa il contenuto sui servizi supportati. I comandi di traccia successiva / precedente richiedono che i servizi e gli sviluppatori di terze parti sfruttino le API di Media Sessions altrimenti funzionerà anche quando Chrome è in background. Questa funzione è disponibile su macOS e Windows, con il supporto di Linux in arrivo.
Google Chrome 73 inizia a testare anche il Picture-in-Picture automatico per applicazioni Web progressive “installate”. I flussi video saranno in grado di entrare e uscire automaticamente dalla modalità PiP mentre si passa attraverso diverse app e schede.
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