Se liberare la memoria su Google Foto non è più una soluzione praticabile perché avete finito i GB a vostra disposizione e non volete pagare ulteriormente questo servizio (un tempo gratuito) allora siete capitati nel posto giusto perché Immich potrebbe essere la soluzione al vostro problema.
Immich è infatti una piattaforma open-source per la gestione e il backup di foto e video, progettata per essere ospitata autonomamente dagli utenti, in locale. Offre funzionalità avanzate come il caricamento automatico, la visualizzazione, l’organizzazione di contenuti multimediali e un’interfaccia moderna e decisamente ispirata ai grandi servizi come Google Foto, garantendo però al contempo la privacy e il controllo totale sui propri dati. Disponibile su piattaforme web, Android e iOS, Immich si propone come alternativa a servizi cloud commerciali, permettendo a tutti di gestire le proprie librerie multimediali senza affidarsi a terze parti.
Indice:
Storia di Immich e acquisizione da parte di FUTO: cosa è cambiato
Prima della partnership con FUTO, Immich era un progetto indipendente, sviluppato inizialmente da un piccolo team di appassionati di software open-source. Il progetto è nato per rispondere all’esigenza di una piattaforma di backup e gestione di foto e video che non richiedesse il compromesso della privacy tipico dei servizi cloud più noti. Con risorse limitate e una comunità in crescita, Immich ha visto un’adozione crescente soprattutto tra utenti con competenze tecniche, interessati a soluzioni di archiviazione autogestite, ma la sua evoluzione era rallentata dalla mancanza di fondi e dal bisogno di supporto tecnico stabile.
Con l’acquisizione da parte di FUTO, avvenuta nel maggio 2024, Immich ha beneficiato di risorse e infrastrutture in grado di accelerare il progetto, offrendo al team l’opportunità di lavorare a tempo pieno e su una scala più ampia. Pur mantenendo il modello gratuito e open-source, Immich ha potuto sviluppare nuove funzionalità e migliorare la stabilità del software. Inoltre, FUTO, da sempre impegnata nel supportare tecnologie rispettose della privacy, ha sostenuto il progetto affinché rimanesse fedele alla sua missione originale, garantendo che Immich potesse evolversi senza introdurre abbonamenti o pubblicità, distinguendosi come una vera alternativa alle piattaforme commerciali.
A chi è consigliato Immich
Immich è ideale per coloro che desiderano una soluzione di backup e gestione multimediale che offra:
- Controllo totale sui dati: ospitando il software su un proprio server, gli utenti mantengono la proprietà e il controllo completo delle proprie foto e video.
- Privacy: a differenza di servizi cloud commerciali, Immich non raccoglie né vende dati degli utenti, garantendo una gestione sicura e privata dei contenuti.
- Personalizzazione: essendo open-source, Immich permette agli utenti di adattare e modificare il software in base alle proprie esigenze specifiche.
Inoltre, è particolarmente adatto a chi possiede competenze tecniche di base e desidera evitare abbonamenti a servizi cloud, preferendo una soluzione autonoma e personalizzabile.
Perché serve una alternativa a Google Foto?
Google Foto, pur essendo una delle piattaforme di archiviazione più diffuse, ha due aspetti che possiamo definire critici, uno meno e l’altro più grave.
Partendo da quello meno grave ci stiamo riferendo ai costi. Google Foto è stato reso disponibile inizialmente come un servizio gratuito per coloro che aveva un account Google/Gmail, con la possibilità di effettuare il backup illimitato di foto in formato compresso senza perdita di qualità. Col tempo però le cose sono cambiate e dopo un periodo intermedio in cui questa gratuità venne poi offerta solo a chi aveva uno smartphone Google Pixel, a partire dal 2022 non è di fatto più possibile per nessuno caricare foto in maniera illimitata senza pagare. Ciascun account Google infatti ha uno spazio gratuito pari a 15 GB condiviso tra Google Foto, Drive e Gmail, con l’inevitabile saturazione col passare dei mesi. L’unica soluzione, prima o poi è quella di sottoscrivere un abbonamento Google One per aumentare la capacità dello spazio dell’account Google. Insomma, a meno che non siate certosini nel cancellare foto, mail e file ogni giorno, prima o poi vi capiterà di avere spazio pieno con conseguente impossibilità di fare il backup di altre foto o persino di ricevere email su Gmail.
Il secondo aspetto, in genere sottovalutato ma forse più importante (soprattutto nel momento in cui bisogna anche pagare questo servizio) riguarda alcuni aspetti critici per la privacy:
- Raccolta di dati e metadati: ogni immagine caricata su Google Foto include dati aggiuntivi, come posizione geografica e orario, che Google raccoglie e potrebbe usare per scopi pubblicitari e di profilazione degli utenti (Google conferma invece che le foto non vengono processate per eventuali scopi diversi da quelli di catalogazione);
- Analisi dei contenuti tramite intelligenza artificiale: le immagini sono analizzate per rilevare soggetti, luoghi e attività, arricchendo il profilo utente con dettagli sulla sua vita quotidiana;
- Integrazione nell’ecosistema Google e pubblicità: i dati raccolti in Google Foto possono essere condivisi con altre piattaforme di Google, creando un profilo ancora più dettagliato. Anche se non vengono usate le immagini stesse, Google utilizza i dati derivati per personalizzare gli annunci pubblicitari;
- Accesso e controllo limitati: le persone non hanno modo di gestire direttamente i server di Google Foto o sapere esattamente dove risiedono i propri dati, e non hanno certezze sulla cancellazione definitiva delle foto.
A differenza di Google Foto, Immich è un sistema autogestito che consente di ospitare i propri dati su server controllati personalmente, evitando qualsiasi forma di profilazione, pubblicità o analisi non autorizzata. Questo garantisce un livello di privacy superiore e il controllo totale sui contenuti.
Cosa offre IMMICH
Come dicevamo, IMMICH è una piattaforma open-source progettata per gestire e archiviare foto e video in totale autonomia e privacy, direttamente sul vostro server personale. L’interfaccia è intuitiva e molto simile a quella di Google Foto, con foto organizzate cronologicamente e funzioni avanzate di ricerca tramite riconoscimento facciale, posizionamento geografico e parole chiave. Potete creare album, catalogare automaticamente le foto per persona, aggiungere tag, condividere i contenuti con altri utenti registrati e consultare le informazioni tecniche degli scatti. IMMICH supporta anche i video, permette di effettuare backup automatici dallo smartphone e consente la gestione multi-account per un utilizzo familiare. Inoltre, grazie alla modalità notte e alle opzioni avanzate di configurazione tramite API, è uno strumento flessibile e adatto sia a utenti comuni che a sviluppatori.
Di seguito alcuni screenshot di IMMICH da Browser, tuttavia è disponibile anche tramite applicazione Android (Play Store) e iPhone (App Store):
Come installare IMMICH
Installare IMMICH è un processo semplice grazie all’uso di Docker Compose ma potrebbe non essere molto intuitivo. È possibile però installarlo su qualsiasi computer che abbia Linux, MacOS o Windows, perché basandosi su Docker quest’ultimo è multipiattaforma. Per chi non lo conoscesse Docker permette di virtualizzare ambienti di sviluppo chiamati container, ogni container in base alle istruzioni fornite nel Dockerfile avrà un suo sistema operativo virtualizzato con eventuali servizi essenziali per far funzionare il programma che si vuole eseguire (in questo caso IMMICH).
Ecco gli step principali per configurare il vostro server IMMICH:
- Installare Docker
- Scaricate Docker Desktop dal sito ufficiale di Docker;
- Installatelo seguendo la procedura guidata senza personalizzazioni;
- Avviate Docker Desktop e assicuratevi che sia in esecuzione (non serve registrarsi né fare login, premete skip, dopodiché verificate che sia in esecuzione cercando l’icona della balena nella toolbar in basso a destra).
- Creare la cartella per IMMICH
- Sul desktop, create una nuova cartella chiamata
immich-app
(potete scegliere anche un altro nome).
- Sul desktop, create una nuova cartella chiamata
- Scaricare i file di configurazione
- Dal sito ufficiale di IMMICH, scaricate i file
docker-compose.yml
e.env.example
. - Rinominare il file
.env.example
in.env
.
- Dal sito ufficiale di IMMICH, scaricate i file
- Modificare il file
.env
(opzionale)- Aprite il file
.env
con un editor di testo. - Se necessario, modificate la password di default per il database PostgreSQL.
- Aprite il file
- Avviare IMMICH con Docker Compose
- Aprite il Prompt dei Comandi o Terminale.
- Spostatevi nella cartella appena creata usando il comando:
- Avviate IMMICH con il seguente comando:
- Docker scaricherà e configurerà tutti i componenti necessari, al termine avrete una serie di scritte verdi che vi confermeranno l’avvio di IMMICH.
- Accedere a IMMICH dal browser
- Una volta completata l’installazione, aprite il browser e digitate:
- Seguite la procedura guidata per creare l’account amministratore inserendo email, password e nome.
- Configurare l’app mobile (opzionale)
- A questo punto potete configurare l’applicazione su Smartphone per iniziare a fare il backup delle foto. Scaricate l’app IMMICH dal Play Store.
- Collegate l’app al vostro server inserendo l’indirizzo IP locale (
192.168.X.X:2283
). (verificate di essere sotto la stessa connessione WiFi) - Effettuate il login con le credenziali appena create.
Ora avete IMMICH installato e pronto per l’uso. Potete iniziare a caricare le vostre foto, organizzare album e sfruttare tutte le funzionalità della piattaforma.
Seguirà prossimamente una guida per poter usare IMMICH anche da remoto, così da non dover essere per forza sotto la stessa connessione Wi-Fi per fare il backup delle foto e consultarle. Per i più tecnici, sono disponibili varie guide sul sito ufficiale immich.app.
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