Le polemiche sulle commissioni applicate da Apple per il suo App Store continuano e questa volta a lamentarsi non è Spotify o Epic Games, bensì Microsoft.

La Competition and Markets Authority (CMA) britannica ha pubblicato le risposte di varie aziende tecnologiche alla sua indagine di mercato sulla fornitura di browser mobili e cloud gaming disponibili nel Regno Unito.

Una risposta che non è passata inosservata è stata quella di Microsoft che ha attaccato Apple per via della commissione del 30% che addebita sugli acquisti in-app.

Il colosso di Redmond afferma che la commissione per gli acquisti in-app di Apple “non è né economicamente sostenibile né giustificabile” e secondo l’azienda rende impossibile monetizzare i suoi servizi di cloud gaming su iOS, dato che Apple non consente agli sviluppatori di addebitare un importo maggiore per recuperare la commissione.

Microsoft attacca Apple per le commissioni dell’App Store

Microsoft ora sostiene che le modifiche apportate da Apple a gennaio, marzo e aprile alle linee guida dell’App Store (sezioni 4.9 e 4.7) non sono sufficienti per far funzionare un’app nativa per Xbox Cloud Gaming su iPhone.

Microsoft contesta anche la linea guida 3.1.1 di Apple che impedisce agli sviluppatori di app iOS di collegarsi all’esterno per abilitare l’acquisto di abbonamenti per le app di cloud gaming.

Come osservato dalla CMA nel suo studio di mercato Mobile Ecosystem, la commissione del 30% imposta da Apple sugli IAP è il risultato della mancanza di concorrenza nella distribuzione di app iOS native.

La CMA sta anche valutando la possibilità di obbligare Apple e Google a consentire ai fornitori di servizi di cloud gaming di integrare i propri sistemi di pagamento in-app e di richiedere ad Apple di modificare le proprie linee guida per rimuovere gli elementi che potrebbero contenere restrizioni tecniche sulle app in questione.

Dall’altra parte Apple afferma di supportare il cloud gaming tramite app Web e sostiene inoltre che gli sviluppatori “…in genere non hanno difficoltà con il requisito IPA”

A novembre la CMA pubblicherà un rapporto provvisorio e la sua decisione finale sulla questione sarà pubblicata entro marzo 2025, quindi Apple e Microsoft avranno parecchio tempo per continuare a discutere.