Qualche giorno fa vi abbiamo comunicato come Tesla abbia sporto denuncia nei confronti di un ex ingegnere che ha caricato parte del codice sorgente dell’Autopilot (la funzione di guida autonoma) sul proprio iCloud prima di venir assunto da un’azienda concorrente. Ebbene, seppur la causa è ancora in ballo, Tesla ha provveduto a richiedere ad Apple l’accesso ai dati rubati e presenti su iCloud.
Di solito una richiesta del genere non verrebbe per niente presa in considerazione da parte di Apple in quanto andrebbe a violare la privacy dell’utente coinvolto. Tuttavia, a corroborare la richiesta di Tesla vi è l’ammissione di colpa da parte dell’accusato di aver caricato copie del codice sorgente di Autopilot nel suo account iCloud personale.
C’è da dire che una situazione del genere ha un precedente: nel 2018, un ingegnere del programma Project Titan di Apple venne accusato di aver rubato segreti commerciali prima di entrare a far parte della cinese Xpeng (la stessa che ha assunto l’ex ingegnere Tesla che rubato i dati).
Se già di per se il furto di un codice proprietario è un fatto molto grave, lo è ancora di più per Tesla in quanto si tratta di una parte essenziale della tecnologia di guida autonoma su cui sta puntando fortemente.
Xpeng, che è finanziato sia da Alibaba Group Holding Ltd. che da Foxconn Technology Group, è tra le start-up in Cina che cercano di rimodellare l’industria automobilistica promuovendo veicoli elettrici e a guida autonoma nel tentativo di dare un taglio all’inquinamento ambientale e ridurre la dipendenza da importazioni di petrolio.
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