Windows 11 è un sistema operativo in continua evoluzione e lo dimostra la mole di aggiornamenti, specialmente sul canale Dev che esso sta ricevendo grazie al lavoro degli ingegneri Microsoft, i quali nella build 22563 hanno portato miglioramenti alla taskbar sui tablet, ai widget e altri piccoli accorgimenti. La build 22557 è stata rilasciata soltanto una settimana fa e anch’essa portava importanti novità, le quali è lecito augurarsi che arrivino vista l’importanza, ad esempio, delle cartelle nel menù Start. Gli utenti che dispongono di un dispositivo ARM64 però vedranno tutte le novità assieme in una sola build ovvero quella rilasciata in queste ore.
Come detto, l’interfaccia studiata per i tablet è stata la protagonista per questo aggiornamento, che già in quello precedente aveva visto miglioramenti alle gesture. La nuova taskbar, quando si usa il tablet o un 2 in 1 senza la tastiera viene rimpicciolita, mostrando solo alcune icone di sistema come internet, volume e batteria. Per tornare alla visualizzazione classica basta semplicemente uno swipe su di essa dal basso verso l’alto. Purtroppo questo cambiamento non verrà applicato ad altri dispositivi come ad esempio i laptop, sicuramente per la mancanza di un display touch che renderebbe il gesto molto più scomodo e meno intuitivo.
Anche il pannello dei widget è soggetto a rimaneggiamento, che ora mostra i contenuti personalizzati e le news in maniera più omogenea. Questo ovviamente permette la visione di più contenuti ed è decisamente più gradevole alla vista. Tra le altre cose, rimane anche la funzione che lascia selezionare quali finestre vogliamo che rimangano nella parte alta del pannello.
Nel caso siate utenti di Edge, browser che ormai è davvero ricco di funzioni utili, sarete contenti di sapere che ora la funzione Snap Assist è in grado di visualizzare specifici tab di Edge come suggerimenti che ora possono essere organizzati in varie finestre così da poterli visualizzare contemporaneamente.
Un’altra novità che ha fatto capolino sulla build 22563 di Windows 11 è il design rinnovato per la finestra di dialogo che viene mostrata per la scelta dell’app da utilizzare per eseguire le varie operazioni. Come per altre parti di sistema (l’interfaccia del livello del volume è l’esempio più lampante) si passa dallo stile piatto e squadrato, residuo di Windows 10, ad uno più omogeneo con lo stile grafico di Windows 11, con bordi smussati e sfondo traslucido che segue l’impostazione chiara o scura del resto del sistema.
Per poter visualizzare questa nuova interfaccia però serve un applicativo, ViVeTool, il quale serve per configurare gli ID delle funzionalità di Windows. Questi ID possono essere usati per attivare e disattivare funzionalità in fase di test e spesso vengono aggiunti ad esse quando sono non sono ancora del tutto pronte per essere utilizzate o quando Microsoft ha bisogno di fare test comparativi. Per abilitare questa nuova interfaccia di selezione delle app bisogna estrarre ViVeTool ed eseguire il comando vivetool addconfig 36302090 2 in quella cartella.
Viene aggiunto anche il supporto a Unicode 14.0, l’ultimo standard utilizzato per le emoji che ne aggiunge 37 mai viste, mentre si arriva a 112 se contiamo anche quelle aggiunte che riguardano le diverse carnagioni. Altre novità minori riguardano nuove opzioni per le notifiche degli aggiornamenti di Windows Update e l’aggiunta, per la barra di ricerca di Esplora Risorse in Accesso Rapido, della possibilità di avere risultati di ricerca da OneDrive, la cartella Downloads e altre cartelle. Inoltre i file presenti in Accesso Rapido che non sono salvati localmente ma accessibili solo tramite OneDrive, mostreranno l’anteprima e potranno essere condivisi sul servizio cloud di Microsoft.
Il colosso di Redmond ha recentemente fatto sapere che chi volesse passare dalle release Dev alla Beta di Windows 11 avranno presto a disposizione una finestra temporale che permetterà questo passaggio senza dover effettuare un’installazione pulita del sistema operativo. Al momento però non c’è ancora una data certa cosa che potrebbe suggerire l’arrivo delle feature menzionate in un unico aggiornamento stabile non troppo distante nel tempo. Come sempre comunque, non è detto che tutto ciò che fa capolino nel canale Dev, finisca poi nella versione stabile.
Leggi anche: Come tornare a Windows 10 se non ti piace Windows 11
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