La Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha rilasciato a SpaceX il permesso per poter utilizzare il sistema satellitare Internet Starlink su auto, camion, camper, aerei e navi. Con la pubblicazione sul sito istituzionale della commissione del documento “IB Grants SpaceX and Kepler Earth Station In Motion Authorizations”, l’autorizzazione viene estesa anche a Kepler, un servizio internet satellitare concorrente di stanza a Toronto.
Il consenso rilasciato va in pratica a rigettare una richiesta di Dish Network tesa ad impedire a Starlink e Kepler di poter accedere alla frequenza nella banda a 12GHz. Al tempo stesso, la commissione ha garantito che non cesserà il suo monitoraggio della situazione, teso a costringere entrambe le società a rispettare per filo e per segno quanto stabilito in modo da non avere una rendita di posizione nel settore, a discapito della concorrenza.
L’utilizzo dei sistemi satellitari per la navigazione in movimento è considerato dalla FCC di “interesse pubblico”, in quanto rappresenta un passo fondamentale per poter ampliare la gamma di capacità a banda larga e andare incontro ad una domanda sempre crescente da parte di utenti i quali ora richiedono connettività nel corso dei propri spostamenti. Un servizio che riguarda, appunto, auto, camper, camion, navi e aerei. In particolare proprio su questi ultimi, i test proseguono da diverso tempo, tanto da aver spinto SpaceX ad allacciare trattative tese portare Starlink a bordo dei primi modelli di aeromobile.
Cos’è Starlink
Starlink è un’iniziativa dispiegata da SpaceX nel preciso intento di lanciare una vera e propria costellazione formata da migliaia di satelliti nella bassa e media orbita terrestre. In tal modo è possibile fornire una copertura a banda larga a bassa latenza al territorio terrestre sottostante. Al momento sono già più di 2.400 i satelliti in orbita, i quali forniscono il loro servizio a non meno di 400mila utenti, almeno stando ai dati che sono stati forniti dall’azienda di Elon Musk.
Per usufruire del sistema e ricevere la copertura Internet a banda larga, i clienti devono acquistare un’antenna, progettata in modo da poter essere connessa con qualsiasi satellite Starlink in orbita. Se sinora il sistema doveva restare in una postazione fissa, per risolvere il problema SpaceX ha provveduto ad inoltrare la richiesta per l’esonero da quest’obbligo alla FCC nel marzo dello scorso anno, tesa ad avere il permesso di utilizzare i terminali Starlink Earth Stations in Motion (ESIM) nei veicoli in movimento.
Il servizio è disponibile sotto forma di kit, il quale viene fornito con un terminale utente ad un costo di 644 euro per l’hardware, con un canone mensile pari a ulteriori 99 euro. Se sinora l’uso era confinato al residenziale, la stessa azienda ha dal suo canto affermato l’intenzione di espanderlo, come dimostra del resto la rete di trattative dispiegate con svariate compagnie aeree sull’utilizzo del servizio Internet Starlink. Inoltre ha già firmato accordi con Hawaiian Airlines e il servizio di jet privato JSX teso alla fornitura di connettività nel prossimo biennio.
Inoltre, l’azienda ha appena lanciato un nuovo livello di servizio speciale per i camper, il quale consegna agli utenti la possibilità di connettersi con i satelliti Starlink da più posizioni come campeggi o cabine per le vacanze, senza la necessità di fornire un domicilio domestico. In questo caso il costo è di 644 euro una tantum e di 124 euro al mese per un abbonamento il quale, però, può essere sospeso e riattivato a seconda delle personali esigenze. Al momento del lancio, però, gli abbonati non potevano usare i dispositivi nelle fasi in cui i loro camper o furgoni si trovavano in movimento. Con la sentenza di FCC il problema può dirsi finalmente superato.
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