Apple ha bloccato l’ultimo aggiornamento iOS di Coinbase Wallet. La decisione sarebbe dovuta alla contrarietà da parte dell’azienda di Cupertino verso la vendita di qualsiasi prodotto all’interno del suo App Store il quale avvenga senza passare attraverso il suo sistema di acquisti in-app.

In pratica, ove questo passaggio non avvenga, Apple non è in grado di riscuotere il 30% di commissione prevista, una imposizione la quale sta suscitando l’irritazione sempre più evidente da parte delle aziende che pure vorrebbero ricorrere all’App Store.

Come è del resto accaduto all’inizio dell’anno, quando il CEO di Coinbase Brian Armstrong non ha esitato nel lamentare i potenziali problemi di antitrust legati alle linee guida dell’App Store. Ad Armstrong si sono poi accodati altri leader delle aziende tecnologiche, a partire da Mark Zuckerberg e Elon Musk. Un problema il quale è tornato ad affacciarsi in questa occasione, mixandosi all’ormai evidente incompatibilità di quest’ultimo con le criptovalute.

Apple e Coinbase: cosa è accaduto

A rivelare quanto accaduto è stato lo stesso exchange, in un post che è stato pubblicato su Twitter, nel quale ha riferito il blocco operato da Apple nei confronti del suo ultimo aggiornamento del Coinbase Wallet. Uno stop che è stato possibile bypassare soltanto quando gli sviluppatori hanno provveduto a rimuovere la funzione la quale permette ai propri utenti l’invio di NFT (Non Fungible Token) mediante app.

Il motivo ricordato da Coinbase è che Apple esige il pagamento delle commissioni tramite il suo sistema di pagamento interno, in modo da poter riscuotere il 30% spettante in questo caso. Il problema, però, non è nella mancanza di volontà di procedere in tal senso da parte dello scambio di criptovalute, bensì nella pratica impossibilità a farlo.

Il sistema di pagamento dell’App Store, infatti, non è in grado di supportare gli asset digitali. È proprio Coinbase a spiegarlo a chiare note: “Per chiunque capisca come funzionano NFT e blockchain, questo chiaramente non è possibile. Il sistema di acquisto in-app proprietario di Apple non supporta le criptovalute, quindi non potremmo adeguarci anche se ci provassimo.”

A tal proposito occorre ricordare che proprio all’inizio del mese passato l’App Store ha provveduto ad aggiornare le proprie linee guida relative alle app dedicate agli NFT. Un aggiornamento il quale non ha però dato alcun contributo per la risoluzione del problema. Sarà ora Coinbase a cercare di prendere in mano la situazione, ma resta da capire se da parte di Apple ci sia la reale volontà di appianare il tutto.

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Le critiche nei confronti di Apple sono sempre più severe

La querelle tra Apple e Coinbase ha riproposto un problema ormai evidente. Già nel mese di settembre Tim Sweeney aveva affermato sempre su Twitter che Apple sta uccidendo tutte le attività NFT che non è in grado di tassare. La sua società, Epic Games, ha del resto citato in giudizio l’azienda per presunte violazioni della normativa antitrust.

Anche Yat Siu, presidente di Animoca Brands, ha a sua volta affermato che la decisione di imporre una commissione del 30% spingerebbe le realtà collegate alla blockchain a tenersi lontane dall’App Store. Al tempo stesso va ricordato che anche il Google Play Store dedicato a Android vanta una commissione altrettanto pesante.

A dolersi maggiormente di quanto sta accadendo dovrebbero però essere gli utenti di iPhone che possiedono NFT. Come ricordato da Coinbase, per chi li detiene su un wallet si trova a dover combattere con grandi difficoltà per riuscire a trasferirli in un altro portafogli. Non resta quindi che da capire come evolverà una situazione che, alla luce delle linee guida approvate da Apple, sembra al momento senza sbocco.

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