Man mano che ci avviciniamo all’inizio della WWDC23, l’annuale conferenza per gli sviluppatori di Apple, emergono sempre più indiscrezioni relative a iOS 17, iPadOS 17 e watchOS 10, tre dei sistemi operativi della mela morsicata di nuova generazione che verranno annunciati ufficialmente proprio durante il keynote di apertura della conferenza.
Nonostante tutti e tre siano al centro dei rumor già da alcuni mesi, sono piuttosto poche le informazioni ufficiali sul loro conto, tra forzature dettate dalla legislazione, dettagli trapelati dal codice sorgente dai sistemi operativi che andranno a sostituire e altri cambiamenti obbligati dal progresso tecnologico. Andiamo quindi a fare il punto della situazione, cercando di scorprire ciò che sappiamo finora delle prossime versioni di iOS, iPadOS e watchOS.
Indice:
Cosa aspettarci da iOS 17
iOS 17 è ormai al centro dei rumor da molti mesi, confermando il fatto che iOS sia il sistema operativo più “attraente” tra quelli della mela morsicata.
La prossima generazione del sistema operativo per iPhone dovrebbe rappresentare un punto di svolta nella storia di iOS, visto che Apple è stata costretta, ma solo nell’Unione Europea, a consentire il sideload delle app (ovvero la possibilità di scaricare e installare applicazioni tramite store alternativi).
Eppure, in un primo momento, sembrava che iOS 17 potesse configurarsi come aggiornamento minore del sistema operativo, quasi un atto dovuto per apportare le classiche (e fisiologiche) correzioni di bug. Questo, si diceva, per colpa dello sviluppo di xrOS, inedito sistema operativo dedicato alla realtà virtuale, che aveva richiesto la maggior parte delle risorse del team di sviluppo.
Mark Gurman, nota firma di Bloomberg, ha poi smentito tutto, lasciando intendere che iOS 17 avrebbe potuto introdurre alcune novità degne di nota oltre alla correzione di bug, senza tuttavia entrare nel dettaglio di quali potessero essere tali novità.
La scorsa settimana è trapelata una nuova indiscrezione secondo cui iOS 17 potrebbe integrare una inedita app di journaling (che sarebbe quindi preinstallata all’interno degli iPhone): nello specifico, si tratterebbe di un’app per consentire agli utenti di inserire le proprie attività quotidiane all’interno di una sorta di diario; questa soluzione si posiziona all’interno degli investimenti di Apple nelle tecnologie per la salute, sia mentale che fisica, rientrando nella medesima categoria di app di journaling come Day One.
Recentemente, poi, tramite un post sul social network cinese Weibo, è emerso che iOS 17 potrà contare su modifiche riguardanti la schermata di blocco, l’app di Apple Music, la libreria delle app e il centro di controllo. Eccole più nel dettaglio:
- Possibilità di modificare la dimensione del carattere nella schermata di blocco
- Nuovo pulsante per condividere la propria personalizzazione della schermata di blocco con altri utenti iPhone
- Possibilità di visualizzare i testi delle canzoni sulla schermata di blocco (tramite Apple Music)
- L’interfaccia utente di Apple Music dovrebbe essere semplificata
- L’utente potrà rinominare a piacimento le cartelle della libreria delle app
- Il centro di controllo dovrebbe essere profondamente rinnovato (e questo era già trapelato all’inizio del mese)
- Lo slider per regolare l’intensità della torcia non sarà più forzato su quattro livelli ma sarà libero come quello del volume.
L’ultima indiscrezione riguardante iOS 17 è poi venuta a galla nel pomeriggio di ieri, sempre grazie al solito Mark Gurman. Pare che il colosso di Cupertino sia al lavoro per realizzare un servizio di coaching sanitario basato sull’intelligenza artificiale (nome in codice “Quartz“).
Apple dovrebbe mantenere invariati gli iPhone attualmente supportati
Sebbene in un primo momento fosse trapelata l’indiscrezione secondo cui Apple avrebbe terminato il supporto agli iPhone del 2017, la notizia è successivamente rientrata e, anzi, pare che il colosso di Cupertino possa mantenere invariati i modelli di iPhone supportati. Ecco la lista completa:
- iPhone 8 e iPhone 8 Plus (2017)
- iPhone X (2017)
- iPhone XR (2018)
- iPhone Xs e iPhone Xs Max (2018)
- iPhone 11 (2019)
- iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max (2019)
- iPhone SE (2020)
- iPhone 12 e iPhone 12 mini (2020)
- iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max (2020)
- iPhone 13 e iPhone 13 mini (2021)
- iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max (2021)
- iPhone SE (2022)
- iPhone 14 e iPhone 14 Plus (2022)
- iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max (2022)
Cosa aspettarci da iPadOS 17
Non sono moltissime le notizie giunte finora sul conto di iPadOS 17, la prossima versione del sistema operativo per iPad, ovvero i tablet della mela morsicata.
In linea di massima, il focus principale dei leaker è rivolto a ciò che verrà su iOS e non su iPadOS, col passare delle generazioni sempre più staccato dalla controparte per iPhone e sempre più vicino a macOS, il sistema operativo per i computer del colosso di Cupertino.
Nel mese di marzo, Parker Ortolani ha condiviso la propria personalissima idea di iPadOS 17, immaginandolo come un sistema operativo più affinato, rispetto al precedente iPadOS 16, e più personalizzabile grazie all’introduzione della schermata personalizzabile, caratteristica che verrebbe mutuata da iOS 16.
Secondo quanto condiviso dal leaker @analyst941 su Twitter nella giornata di ieri, pare che il desiderio di Ortolani di vedere la schermata di blocco personalizzabile anche sulla prossima versione di iPadOS possa essere seriamente esaudito.
Pare, inoltre, che le potenzialità della funzionalità non si limiteranno a copiare quelle di iOS 16 ma andranno oltre, emulando in toto quelle che permetterà iOS 17. In generale, iPadOS 17 dovrebbe consentire di:
- Inserire widget nella schermata di blocco
- Sfruttare nuove tipologie di sfondi (serie di immagini, sfondi emoji, sfondi meteo)
- Modificare tinte e stili delle foto
- Scegliere di applicare (o meno) l’effetto di profondità
- Personalizzare lo stile dell’orologio
- Assegnare le varie schermate di blocco alle modalità Full Immersion
- Creare una galleria di sfondi
- Modificare la dimensione carattere sulla schermata di blocco
- Condividere il design personalizzato con altri utenti
Da notizie diffuse ieri sera, inoltre, sembra che iPadOS 17 possa ricevere, per la prima volta nella storia del sistema operativo, l’app Salute, la stessa presente all’interno di iOS, oltre a nuove funzionalità di accessibilità per sfruttare il display più grande messo a disposizione dai tablet.
Nella nottata, infine, sono emerse nuove indiscrezioni su iPadOS 17, condivise nuovamente dal leaker @analyst941: pare che il sistema operativo possa “sdoppiarsi” e arrivare anche in una edizione speciale ottimizzata per gli iPad più grandi, con probabile riferimento all’inedito iPad Pro da 14 pollici, già da tempo protagonista di alcune voci di corridoio.
Sempre grazie al leaker, poi, scopriamo che questo iPad potrebbe essere plasmato attorno al SoC Apple Silicon M3 Pro e offrire il supporto ad un massimo di due display esterni con risoluzione 6K a 60 Hz. Restano da capire due cose: questa possibilità verrà resa possibile dall’introduzione di una seconda porta USB Type-C (Thunderbolt 4) o no? Come chiameranno questo nuovo tablet, visto che potrebbe andare addirittura oltre agli iPad Pro? Tra i nomi papabili sembrano rientrare anche iPad Studio e iPad Ultra. Solo il tempo ci dirà quali saranno le scelte dalle parti di Cupertino.
Apple potrebbe interrompere il supporto ad alcuni iPad
La notizia era già trapelata in precedenza e sarebbe stata recentemente “confermata” al portale francese iPhoneSoft da una fonte interna ad Apple.
Con iPadOS 17, il colosso di Cupertino dovrebbe terminare il supporto all’iPad di quinta generazione e ai due primi iPad Pro (il 12,9 pollici del 2015 e il 9,7 pollici del 2016). I modelli supportati sarebbero, dunque, i seguenti:
- Apple iPad (dalla sesta generazione, 2018)
- Apple iPad mini (dalla quinta generazione, 2019)
- Apple iPad Air (dalla terza generazione, 2019)
- Apple iPad Pro (dalla seconda generazione, 2017)
Cosa aspettarci da watchOS 10
In base a ciò che è emerso finora, sembra che watchOS 10 possa essere un aggiornamento piuttosto importante per watchOS, introducendo in primo luogo corpose novità per l’interfaccia utente.
Questa notizia è stata diffusa all’inizio di aprile dal solito Mark Gurman di Bloomberg che ha motivato i presunti cambiamenti lato software sottolineando che quest’anno ci sarano poche novità lato hardware sugli smartwatch della mela morsicata.
In ogni caso, è indubbio che una rinfrescata all’aspetto di watchOS non possa che giovare nel complesso a tutto il panorama Apple Watch; il sistema operativo ha infatti beneficiato di pochi cambiamenti negli ultimi anni.
Parker Ortolani ha realizzato alcuni concept anche per il sistema operativo da polso del colosso di Cupertino: il primo, presentato nell’ottobre del 2022 (quando eravamo ancora “freschi” di watchOS 9, verteva su alcune nuove funzionalità legate a Siri e al Fitness e ipotizzava un paio di novità esclusive per gli Apple Watch Ultra.
Il secondo, risalente ad un paio di settimane fa, regala una rinnovata veste grafica all’interfaccia utente di watchOS, rivoluzionando del tutto l’interfaccia alla quale siamo abituati.
Come potete vedere dalla seguente immagine, il designer ha pensato watchOS 10 con widget, nuove icone e design rinnovato per molte delle app. Vedremo se le scelte di Apple si avvicineranno, anche solo in parte, a quelle ipotizzate attraverso questo concept.
Nella nottata, il solito @analyst941 ha condiviso alcuni dettagli su una interessante funzionalità di cui avrebbe “appena sentito parlare” e che potrebbe presto essere introdotta all’interno di watchOS, magari già in occasione del prossimo major update o, al più tardi, nel 2024.
A quanto pare, gli Apple Watch saranno in grado di sincronizzarsi con altri dispositivi della mela morsicata (come iPad e computer Mac) e non saranno più legati ad un singolo iPhone. Resta da capire se e come, dalle parti di Cupertino, implementeranno questa funzionalità (magari sincronizzazione tramite iCloud) che potrebbe tornare molto utile a coloro che hanno più dispositivi Apple (magari personali e di lavoro) e vorrebbero tenere sotto controllo le notifiche attraverso il solo smartwatch.
Quali Apple Watch potrebbero supportare il prossimo watchOS?
Stando alle indiscrezioni circolate finora, pare che Apple stia valutando di aggiornare a watchOS 10 tutti i modelli che supportano l’attuale watchOS 9.
Sulla carta, sembra una scelta ragionevole visto che, lo scorso anno, è stato fatto fuori dal supporto il modello highlander che, tuttavia, era anche quello messo decisamente “peggio” dal punto di vista hardware.
Se tutto ciò venisse confermato, watchOS 10 dovrebbe arrivare sui seguenti modelli:
- Apple Watch 4 (2018)
- Apple Watch 5 (2019)
- Apple Watch SE e (2020)
- Apple Watch 6 (2020)
- Apple Watch 7 (2021)
- Apple Watch SE 2 (2022)
- Apple Watch 8 (2022)
- Apple Watch Ultra (2022)
Quando arriveranno i prossimi OS targati Apple?
Come anticipato in apertura, i prossimi sistemi operativi targati Apple verranno presentati, al netto di sorprese, il 5 giugno 2023 in occasione del keynote di apertura della WWDC23.
A quel punto, come di consueto, verranno avviati i cicli di sviluppo che inizieranno con il rilascio della prima versione in anteprima (beta 1) ai soli sviluppatori registrati, già al termine del keynote del 5 giugno.
Dopo alcune settimane, storicamente a luglio e con la beta 3, il ciclo di sviluppo verrà esteso anche ai beta tester pubblici registrati attraverso il programma Apple Beta.
Una volta che il ciclo di sviluppo sarà concluso, Apple avvierà il rilascio in forma stabile dei vari iOS 17, iPadOS 17 e watchOS 10 (ma anche di macOS 14 e tvOS 17). Il mese designato per i rilasci è il mese di settembre, solitamente subito prima dell’annuncio della nuova generazione di iPhone (quest’anno arriveranno gli iPhone 15) e della nuova generazione di Apple Watch.
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