Microsoft ha annunciato ufficialmente che l’assistente virtuale Cortana non sarà più supportato su Windows. La notizia arriva dopo l’annuncio di Windows Copilot, un nuovo strumento di intelligenza artificiale presentato alla conferenza Build 2023 qualche giorno fa. Sebbene Copilot sia stato presentato come un prodotto diverso da Cortana, sembra che abbia sostituito gradualmente l’assistente virtuale in molte funzioni.
L’azienda di Redmond aveva inizialmente negato qualunque indiscrezione sulla fine di Cortana, ma tramite un post sulla pagina di supporto del sito Microsoft ha confermato in queste ore le voci degli ultimi mesi. Cortana è stato lanciato per la prima volta come assistente virtuale per Windows Phone 8.1 nel 2014, arrivando poi su desktop nel 2015 con il lancio di Windows 10.
Tuttavia non è mai riuscito a tenere il passo di assistenti virtuali più blasonati come Siri di Apple o Alexa di Amazon, e l’azienda col tempo è arrivata a ritirare gradualmente l’assistente vocale dal mercato, fino a renderlo un’applicazione autonoma attualmente installata di default su tutti i dispositivi con Windows 11.
La fine di Cortana non rappresenta la fine dell’intelligenza artificiale su Windows
Nonostante la fine dell’era di Cortana, Microsoft ha sottolineato che l’intelligenza artificiale continuerà ad essere un elemento importante di Windows 11. In particolare, l’azienda ha investito in nuovi strumenti di intelligenza artificiale come Bing, Microsoft 365 Copilot e l’accesso vocale in Windows, che consente di controllare il PC con la voce.
Tra questi strumenti, Windows Copilot sembra essere il successore di Cortana. Si tratta di un assistente virtuale avanzato che, posizionandosi a lato del desktop e sovrapponibile a qualunque applicazione, permette di conversare in maniera simile a Bing Chat, rispondendo alle domande e aiutando l’utente a regolare anche determinate impostazioni di Windows stesso con il supporto di ChatGPT.
Microsoft ha anche sottolineato che Cortana continuerà ad essere disponibile su alcune applicazioni mobili, come Outlook e Teams. Tuttavia, l’azienda ha consigliato agli utenti di non basare i propri flussi di lavoro su di esso, poiché l’assistente virtuale non riceverà più aggiornamenti e potrebbe smettere di funzionare in futuro.
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