Alla WWDC 2023 della scorsa settimana Apple non ha fatto parola di sideload e app store di terze parti, una questione piuttosto attesa fra gli utenti più smaliziati che speravano in qualche indizio per un futuro adeguamento alle nuove regole europee volte a regolamentare i mercati digitali online. Ma fra le varie novità di iOS 17 e di iPadOS 17, non c’è stata traccia di alcuna apertura da parte dell’azienda di Cupertino, che al netto di cambiamenti, sarà tuttavia costretta ad adeguarsi entro il mese di marzo del prossimo anno, quantomeno nel mercato europeo.
In occasione di un’intervista, tuttavia, il vice presidente senior del reparto ingegneria del software di Apple (colui che supervisiona lo sviluppo di iOS, iPadOS e macOS) Craig Federighi ne ha parlato in maniera velata confermando non meglio precisate discussioni dell’azienda di Cupertino con l’Europa al riguardo. Nel video qui sotto potete notare come abbia eluso la domanda diretta sull’eventuale arrivo del sideloading, rispondendo con un “vogliamo assicurarci che qualsiasi cosa facciamo sia la mossa giusta per i nostri clienti” aggiungendo che Apple sta collaborando con l’UE per discutere sulla conformità in questione.
Apple didn’t mention app sideloading at #WWDC23, except for when @gruber explicitly asked Craig Federighi about it during The Talk Show.
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#iOS17 #iOS #Apple pic.twitter.com/Nr9qBHlaob— Mysk 🇨🇦🇩🇪 (@mysk_co) June 13, 2023
Craig Federighi non si è sbilanciato ulteriormente, ma lo scenario di una prossima apertura di iOS 17 al sideload e agli app store di terze parti è più che probabile considerando l’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA). Ricordiamo che si tratta di un insieme di norme finalizzate alla promozione della concorrenza equa e aperta nel mercato digitale europeo, che impediscono alle società come Apple di favorire i propri servizi e di limitare la scelta dei consumatori, tema che tocca direttamente l’impossibilità di installare app di terze parti su iPhone e iPad al di fuori dall’App Store.
Il sideloading (in questo caso l’installazione di app e software scaricati dal web fuori dagli store ufficiali) è generalmente sconsigliato anche da altri produttori, principalmente per motivi di sicurezza, pratica che Apple vieta a tutto vantaggio del proprio ecosistema e quindi delle entrate per l’azienda, una politica storica della società da sempre restia all’apertura a terzi, se non con paletti di varia entità e misura.
Pur mancando ancora notizie ufficiali, sebbene non ci sia traccia nemmeno nelle prime beta di iOS 17 e iPadOS 17, considerando che il termine per l’adeguamento alle disposizioni del DMA è previsto per il 6 marzo 2024, è lecito aspettarsi delle novità da parte di Apple almeno nell’Unione Europea, sia per quanto riguarda il sideload che per l’adozione della porta USB sulla nuova serie iPhone 15, altro punto su cui il prossimo anno l’azienda dovrà cedere, al netto di improbabili cambiamenti.
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