Nella giornata di ieri, 2 settembre, la Corte Suprema brasiliana ha confermato il blocco di X (ex Twitter) ordinato venerdì 30 agosto, social network che poche ore dopo è stato via via reso inaccessibile dalle compagnie che offrono i servizi di connessione a internet. Ma non da Starlink, il servizio di internet satellitare di Elon Musk, che ha dichiarato di non voler sospendere X fino a che i conti di quest’ultimo non saranno sbloccati.

Si tratta dell’ennesimo capitolo della disputa fra Musk e il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes, una contesa che prosegue da alcuni mesi le cui conseguenze, in questi ultimi giorni, stanno riguardando molte più persone, sia i milioni di utenti brasiliani di X che, forse, le centinaia di migliaia che usano Starlink, che rischia a sua volta di essere sospeso in Brasile.

La sospensione di X in Brasile: i motivi, le conseguenze e le ultime novità

La sospensione di X in Brasile deriva dalla diffusione di notizie false e di messaggi d’odio da parte di alcune persone di estrema destra legate all’ex presidente Jair Bolsonaro, caso da cui partì lo scorso aprile un’indagine da parte di Moraes, giudice molto noto anche per via della sua intransigenza nei confronti degli attacchi alle istituzioni e alla giustizia.

Dopo una serie di ripercussioni che hanno riguardato principalmente l’azienda (delle multe e la chiusura della sede brasiliana di X), dallo scorso settimana la disputa ha avuto conseguenze più gravi e diffuse. Come anticipato gli utenti del social network non possono infatti più accedere a X e, forse, varie persone che usano Starlink non potranno connettersi più a internet col servizio satellitare di SpaceX.

C’entra il fatto che, nonostante la sospensione di X da parte della Corte Suprema brasiliana, Starlink ha fatto sapere all’Anatel (l’agenzia governativa brasiliana per le telecomunicazioni che ha il compito di supervisionare l’effettiva sospensione da parte delle compagnie di servizi di connessione a internet) che non rispetterà il divieto finché i conti di Elon Musk in Brasile rimarranno congelati.

Oltre alla revoca della licenza, rischiano anche gli oltre 200 mila clienti brasiliani di Starlink, che potrebbe essere di conseguenza bandito sul territorio nazionale. La Corte Suprema ha dato come termine ultimo per adeguarsi alla sospensione di X domani, mercoledì 4 settembre, sia per i provider internet come Starlink che per gli app store di Apple e Google.

Intanto, alcuni dei molti utenti di X (circa 24 milioni di profili attivi per 217 milioni di abitanti), a cui è vietato accedere anche tramite VPN (rischiano delle multe da 50 mila real brasiliani, circa 8 mila euro) nonostante i suggerimenti di Musk, si sono già adeguati. A distanza di poche ore dal blocco di X, milioni di persone hanno iniziato a usare social network alternativi, come Threads di Meta e Bluesky, piattaforma che poco fa ha annunciato di aver contato circa due milioni di nuovi iscritti in pochi giorni. Considerando che Bluesky ne ha al momento 8,45 milioni, si tratta di una crescita notevole, benché spiegabile proprio con il blocco di X.

Questa decisione del giudice Alexandre de Moraes è stata tuttavia abbondantemente criticata da parte di molti politici, associazioni e utenti di X, soprattutto perché reputata sproporzionata oltre che dannosa per le tante persone che utilizzavano quotidianamente il social network, considerando in particolare l’ampia diffusione di X in Brasile.

Non è la prima volta che X e Twitter vengono sospesi, come in Nigeria nel giugno del 2021 per censura, in India l’anno successivo per mancata risposta ad alcune ingiunzioni legali, e in seguito anche altrove, durante alcuni periodi di proteste. Il blocco in Brasile, tuttavia, potrebbe causare all’azienda danni ingenti visto che riguarda uno dei più grandi mercati di X, social network già in difficoltà da tempo, il cui valore è già da tempo sceso notevolmente secondo quanto ricostruito dal Washington Post negli scorsi giorni.

Aggiornamento del 4 settembre 2024: Starlink blocca l’accesso a X in Brasile

A distanza di poche ore dalla dichiarata volontà di non conformarsi agli ordini, un po’ a sorpresa Starlink ha fatto sapere su X che bloccherà l’accesso al social network in Brasile, seguendo l’esempio degli altri provider: “A seguito dell’ordine della scorsa settimana di Alexandre de Moraes che ha congelato le finanze di Starlink e impedito a Starlink di effettuare transazioni finanziarie in Brasile, abbiamo immediatamente avviato un procedimento legale presso la Corte Suprema brasiliana per la grave illegalità di questo ordine e chiedendo alla Corte di sbloccare i nostri beni. Indipendentemente dal trattamento illegale riservato a Starlink nel congelamento dei nostri beni, stiamo rispettando l’ordine di bloccare l’accesso a X in Brasile. Continueremo a perseguire tutte le vie legali, come altri che concordano sul fatto che i recenti ordini di Moraes violano la Costituzione brasiliana”.