SpaceX ha presentato una richiesta alla Federal Communications Commission (FCC) per ottenere l’approvazione di modifiche al sistema Starlink che potrebbero portare la velocità di connessione fino a 1 Gbps. L’obiettivo è migliorare la copertura globale del servizio, fornendo banda larga a bassa latenza e gigabit per secondo, in particolare per le aree che attualmente non hanno accesso a Internet adeguato.

Aggiornamenti per la Gen2 di Starlink

Nel documento presentato l’11 ottobre 2024, SpaceX ha spiegato che le modifiche proposte includono piccoli ma significativi aggiornamenti alla configurazione orbitale e ai parametri operativi della seconda generazione (Gen2) dei satelliti Starlink. Questi aggiornamenti mirano a migliorare la sostenibilità spaziale e a rispondere in modo più efficiente alla crescente domanda globale di connettività. Una delle modifiche principali consiste nell’abbassare l’altitudine dei satelliti, che passeranno da circa 525 km a 480 km, il che, secondo l’azienda, ridurrà la latenza e migliorerà le prestazioni generali del sistema.

SpaceX prevede inoltre di aumentare il numero di piani orbitali, senza però superare il limite di 29.988 satelliti di seconda generazione già approvato. Finora, la FCC ha autorizzato il lancio di 7.500 satelliti Gen2.

Elon Musk, CEO di SpaceX, ha dichiarato che i nuovi satelliti Starlink, resi possibili grazie al razzo Starship, permetteranno un aumento di 10 volte della larghezza di banda, offrendo connessioni più veloci e con minore latenza. Questi progressi sono in linea con le promesse fatte nel 2016, quando SpaceX aveva anticipato che il sistema sarebbe stato in grado di offrire velocità fino a 1Gbps per ogni utente.

Attualmente, le velocità di download per la maggior parte degli utenti variano tra 25 e 220 Mbps, con una latenza media compresa tra 25 e 60 millisecondi. Lo abbiamo visto anche nella nostra recensione di Starlink.

Aggiornamenti per migliorare la copertura

Un altro aggiornamento richiesto da SpaceX riguarda l’angolazione dei satelliti, che verrebbe ridotta per migliorare la connettività tra satelliti e stazioni terrestri. Questo cambiamento consentirebbe di mantenere la connessione per un periodo più lungo mentre i satelliti sono in orbita, aumentando così la stabilità e la qualità della rete.

Inoltre, SpaceX ha richiesto maggiore flessibilità nell’uso delle licenze di spettro, includendo bande di frequenza Ka, V e E per supportare sia i servizi mobili che quelli fissi, migliorando ulteriormente la connettività globale.

L’azienda ha inoltre evidenziato che le future versioni dei satelliti Starlink Gen2 saranno dotate di hardware avanzato, inclusi sistemi di beamforming e tecnologie di elaborazione digitale più evolute. Questi miglioramenti permetteranno una copertura più mirata e robusta per i consumatori americani e globali.

Sfide e obiezioni

Nonostante l’entusiasmo per i progressi di Starlink, la FCC ha espresso scetticismo in passato riguardo alle affermazioni di SpaceX. Nel 2022, l’agenzia ha negato una richiesta di finanziamento di 886 milioni di dollari, sostenendo che il sistema Starlink non fosse ancora in grado di fornire velocità e affidabilità costanti. Inoltre, le aziende concorrenti, come AT&T e Verizon, hanno espresso preoccupazioni su possibili interferenze causate dai piani di SpaceX per espandere il servizio mobile. Vedremo se in questo caso la FCC sarà favorevole o meno alle proposte dell’azienda di Musk.