Nel corso degli anni, Steam si è fatto strada nel mondo del gaming su PC diventando a tutti gli effetti la principale piattaforma di videogiochi in formato digital delivery, lasciando ben poco spazio al formato fisico, ormai vetusto e ampiamente in disuso. Brutte notizie arrivano però per i giocatori con sistemi operativi Windows meno recenti, già anticipate a inizio anno.

Steam: fine del supporto ai sistemi operativi meno recenti

Nel corso delle ultime ore, infatti, Steam ha annunciato attraverso un suo aggiornamento la cessazione del supporto al client per sistemi operativi meno recenti, comprendendo rispettivamente Windows 7 e Windows 8. I giocatori in possesso di un PC con i sopracitati sistemi operativi dovranno dunque necessariamente aggiornare a Windows 10 o Windows 11 (o eventualmente passare ad altri sistemi operativi proprietari, come nel caso di Linux o MacOS) per continuare a giocare ai propri titoli in possesso in formato digital delivery.

Ricordiamo infatti che l’ultimo client di Steam recentemente pubblicato supporta il sistema operativo macOS 10.15 Catalina, motivo per il quale è sufficiente essere in possesso di un iMac o MacBook usciti dal 2013 in poi per poter ancora giocare sulla piattaforma di Valve.

Consideriamo infatti che la stessa Microsoft ha terminato il supporto a Windows 7 e Windows 8 ormai da diversi anni, rispettivamente da gennaio 2020 e gennaio 2023. Steam aveva annunciato lo stop ai relativi aggiornamenti a partire dal 1 gennaio 2024, lasciando comunque agli utenti la possibilità di utilizzare la piattaforma, pur in assenza del supporto tecnico.

Nonostante la sua ormai significativa longevità, secondo un recente sondaggio Windows 7 conta ad oggi lo 0.28% degli utenti Steam: malgrado possa sembrare una percentuale apparentemente bassa, considerando i 132 milioni di utenti totali di Steam, parliamo di ben 350’000 giocatori. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti in merito da parte di Steam, che arriveranno durante i prossimi mesi.

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