Nonostante le premesse della vigilia che indicavano Siri come una delle novità più grandi dell’era Apple Intelligence, stiamo assistendo a un rilascio scaglionato (e meno corposo del previsto) delle nuove potenzialità smart attese per l’assistente digitale della mela morsicata.

Sappiamo già da mesi che Apple è al lavoro per colmare il gap che intercorre tra Siri e la concorrenza, rappresentata in primis da ChatGPT e Google Gemini: nelle ultime ore, il solito Mark Gurman di Bloomberg, ha fornito maggiori dettagli sulle capacità della futura versione dell’assistente e su quando questo potrebbe effettivamente debuttare.

Apple e l’approccio al settore dell’IA

Apple vuole cercare di imporsi anche nel settore dell’intelligenza artificiale. Nonostante una posizione di svantaggio (dalle parti di Cupertino, quantificano in due anni il ritardo rispetto alla concorrenza), la mela morsicata ha fatto delle scelte precise per veicolare le potenzialità di Apple Intelligence: il rilascio a scaglioni (sia per quanto riguarda le funzionalità che per quanto riguarda gli utenti) e la compatibilità con soli dispositivi che rispettassero determinate specifiche (ad esempio, facendo fuori tutti i dispositivi senza chip Silicon M e con chip più vecchi dell’A17 Pro).

iOS 18.1, iPadOS 18.1 e macOS 15.1 Sequoia hanno portato al debutto il primo set di funzionalità di Apple Intelligence, solo negli USA e in inglese per quanto riguarda iOS e iPadOS, anche in Italia (ma solo in inglese) con macOS.

Con iOS 18.2, iPadOS 18.2 e macOS 15.2 Sequoia, attesi nel mese di dicembre, arriverà il secondo set di funzionalità di IA (principalmente si tratta di IA generativa) e arriveranno nuove lingue compatibili, ma si tratta solo di inglese di diverse regioni.

Per avere un quadro più completo sulle potenzialità della prima generazione di Apple Intelligence, dovremo attendere iOS 18.4, atteso nella primavera del 2025: solo allora l’IA della mela morsicata sarà disponibile in un buon numero di lingue e dovrebbe offrire tutte le funzionalità mostrate in anteprima alla WWDC24.

E Siri?

Siri, l’assistente digitale di Apple, ha debuttato nel 2011 ma, da allora, è stato vittima di una sorta di stasi che non ha mai davvero cambiato nulla. Solo, nel tempo, qualche funzioncina in più e qualche cambiamento estetico.

Per l’assistente, la rivoluzione doveva arrivare già con i sistemi operativi di questa generazione (iOS 18, iPadOS 18 e macOS 15 Sequoia) ma le cose stanno andando in maniera leggermente diversa a quanto potessimo aspettarci.

Con il primo rilascio in forma stabile degli OS della generazione 2024, Siri è rimasto lo stesso, salvo poi “cambiare” con il primo aggiornamento intermedio dei sistemi operativi: il virgolettato è d’obbligo perché il cambiamento è puramente estetico, con un design che inganna l’occhio dell’utente (ma solo sui dispositivi che supportano Apple Intelligence). Al netto di ciò, l’assistente con iOS 18.1 ha guadagnato nuove conoscenze sui prodotti Apple (funge da supporto tecnico), una migliore comprensione del linguaggio e poco più.

Con il secondo aggiornamento intermedio (iOS 18.2 e soci), Siri guadagnerà una sorta di integrazione con ChatGPT (sarà in grado di inviare al chatbot di OpenAI le richieste che non riesce a gestire da solo o quelle forzate dall’utente).

Con il quarto aggiornamento intermedio (iOS 18.4 e soci), infine, l’assistente dovrebbe migliorare ulteriormente e guadagnare la consapevolezza del contesto personale dell’utente (per migliorare i suggerimenti), nuove azioni in-app e la comprensione del contenuto presente su una schermata.

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Apple lavora a una nuova era per Siri

Come anticipato in apertura, Mark Gurman di Bloomberg ha recentemente parlato della situazione dell’assistente digitale della mela morsicata, mettendo in chiaro ciò su cui stanno lavorando dalle parti di Cupertino e le tempistiche con cui potremo effettivamente assistere all’alba della nuova era per Siri.

Apple sta lavorando a una versione decisamente più smart dell’assistente, nota internamente come LLM Siri: come suggerito dal nome, la nuova versione potrà contare sui modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e, quindi, dovrebbe essere in grado di tenere vere e proprie conversazioni “naturali” con gli utenti.

Sembra che il team di sviluppo stia testando un’app standalone (a sé stante) per iPhone, iPad e computer Mac ma che, alla fine, questa nuova versione dell’assistente andrà a sostituire l’integrazione attuale.

Quando arriverà la nuova generazione dell’assistente?

Sul fronte delle tempistiche, il nuovo Siri potrebbe essere annunciato da Apple alla WWDC25 (che si dovrebbe svolgere, come di consueto, a giugno) in concomitanza con iOS 19, macOS 16 e tutti gli altri sistemi operativi della generazione 2025.

Nonostante questo annuncio in anteprima alla conferenza per sviluppatori, sembra improbabile che il colosso di Cupertino riesca a mettere a punto la versione finale in tempo per il primo rilascio in forma stabile dei sistemi operativi della prossima generazione (previsto per settembre 2025).

Sempre Gurman fa sapere che Apple punta a lanciare la nuova versione potenziata (e veramente intelligente) di Siri nella primavera del 2026 (probabilmente con iOS 19.4 e soci) ma i piani del colosso di Cupertino potrebbero cambiare.